mercoledì 25 maggio 2011

Firmata Convenzione tra Santa Sede e Croazia che tutela il diritto di insegnamento delle scuole cattoliche nel Paese (R.V.)

Firmata Convenzione tra Santa Sede e Croazia che tutela il diritto di insegnamento delle scuole cattoliche nel Paese

Sul fronte diplomatico quella di ieri è stata una giornata importante per la Santa Sede, che ha siglato la Convenzione attuativa dell’Accordo firmato 15 anni fa con la Repubblica croata circa la collaborazione in campo educativo e culturale. Il documento riconosce in sostanza alla Chiesa cattolica il diritto di istituire scuole di ogni ordine e grado e stabilisce i corrispettivi obblighi dello Stato, compresi gli stipendi degli insegnanti. La Convenzione fissa inoltre le regole per le iscrizioni, il tipo di istruzione fornita, la nomina dei presidi e l’approvazione degli statuti delle scuole cattoliche in conformità con l’ordinamento dello Stato croato e i principi fondamentali dell’educazione cattolica. Nel suo intervento alla cerimonia, il primo ministro croato, la signora Jadranka Kosor, ha messo in rilievo l’importanza dell’Accordo, raggiunto nell’imminenza della visita apostolica che Benedetto XVI compirà in Croazia il 4 e il 5 giugno prossimi.

Il premier Kosor ha parlato dell’importante ruolo svolto dagli istituti educativi cattolici nella promozione del sentimento patriottico e della consapevolezza delle proprie radici culturali e religiose, tanto più importante oggi – ha affermato – che la Croazia si appresta ad entrare nell’Unione Europea. Anche il presidente della Conferenza episcopale croata, l’arcivescovo Marin Srakić, ha preso la parola ricordando come le scuole cattoliche non siano chiuse e citando in proposito l’esempio del Kosovo, dove il 90 per cento degli studenti delle scuole cattoliche sono musulmani. Alla firma della Convenzione – riferisce l’agenzia dei vescovi Ika - erano presenti anche il segretario generale della Conferenza episcopale locale, mons. Enco Rodinis, mons. Ante Ivas, vescovo di Sebenico, e mons. Antun Škvorčević, vescovo di Požegail. Per il governo ha presenziato il ministro della Scienza, dell’educazione dello Sport, Radovan Fuchs. (A cura di Alessandro De Carolis)

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