giovedì 9 giugno 2011

Libia, il vicario apostolico di Tripoli: il rischio è una guerra fra le tribù. Inimmaginabile ospitare Gheddafi (Izzo)

LIBIA: VICARIO TRIPOLI, IL RISCHIO E' UNA GUERRA TRA LE TRIBU'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 giu.

Il rischio in Libia e' che la situazione si cristallizzi nella "lotta tra fazioni all'interno del popolo libico". Lo afferma il vicario apostolico di Tripoli, monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli in un'intervista all'agenzia vaticana Fides.
"Se cominciano a battersi l'uno contro l'altro sara' terribile", prevede Maerinelli per il quale a questo punto "il quadro politico non e' chiaro". "Siamo in attesa - spiega il vescovo - di sviluppi e di progressi nel dialogo e nella pace".
Per monsignor Martinelli, "sbaglia chi pensa di risolvere tutto con le bombe". "Io ancora credo nel dialogo", assicura polemizzando con " qualche alto esponente politico occidentale" che un mese fa, aveva detto che la caduta di Gheddafi e' una questione di ore.
"Non so quanto siano lunghe queste ore", ironizza il presule. Nell'intervista il vescovo francescano ridimensiona inoltre la notizia sui danni subiti dal cimitero italiano di Tripoli. "Ho visitato il cimitero. Le tombe non sono state profanate. L'ossario e' in ordine. Hanno solo tracciato delle scritte sui muri della casa del custode. Che quei morti ci proteggano, perche' sono tutte persone che hanno dato il loro sangue per la Libia".

© Copyright (AGI)

LIBIA: MONS. MARTINELLI, INIMMAGINABILE OSPITARE GHEDDAFI

Salvatore Izzo

(AGI) - Tripoli, 8 giu.

Non e' vero che Gheddafi abbia chiesto protezione al vicario apostolico di Tripoli. "E' una notizia totalmente infondata, quasi inimmaginabile. E potrebbe anche nuocere alla Chiesa perche' potrebbe indurre un'azione Nato", afferma monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli che assicura: "non ho avuto assolutamente contatti di recente con Gheddafi o altre autorita' libiche, ma solo con i giornalisti occidentali a Tripoli".

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