martedì 9 agosto 2011

Cresce in Svezia la popolarità di Benedetto XVI (Izzo)

PAPA: CRESCE IN SVEZIA LA POPOLARITA' DI BENEDETTO XVI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 9 ago.

"Nei media e nella vita pubblica l'influenza della Chiesa cattolica, se non del tutto ignorata, e' di solito descritta, in termini peggiorativi, come ininfluente o addirittura dannosa".
Lo rileva l'Osservatore Romano che registra pero' nella sua prima pagina di oggi il fatto che "Dagens Nyheter", il maggiore quotidiano svedese, abbia dedicato ampio spazio in questi giorni a Benedetto XVI, presentato come "un Papa dialettico" da Ulla Gudmundson, ambasciatrice di Svezia presso la Santa Sede, nel libro "Papa Benedetto, la Chiesa e il mondo" da poco pubblicato nella collana "Questioni di politica mondiale contemporanea" dell'Istituto Svedese degli Affari Internazionali. Si tratta, precisa l'editoriale del quotidiano vaticano, di un'analisi sul Papa e sul ruolo della Chiesa Cattolica nella scena globale contemporanea.
"Lo scandalo degli abusi sessuali da parte di alcuni esponenti del clero cattolico in diverse parti del mondo hanno di recente contribuito a rafforzare vecchi sentimenti anticattolici", ammette l'articolo che sottolinea pero' che per l'autrice, "in questo contesto per alcuni versi non facile", e' possibile che tali avvenimenti abbiano portato Benedetto XVI a esprimere più chiaramente la propria posizione su varie questioni, mentre cercava di risolvere i problemi emersi da questi momenti di crisi nella Chiesa e nei suoi rapporti con altre realta'".
Inoltre, continua l'articolo, "molte risposte come il libro-intervista, i documenti scritti in un linguaggio piu' personale, le umili scuse per fallimenti ed errori sono descritte come un modo piu' moderno di reagire ai problemi".
Nel libro sono approfonditi i primi cinque anni del pontificato di Benedetto XVI: l'ermeneutica della continuita', il dialogo tra le religioni, i cambiamenti climatici, l'etica sessuale cattolica, il Vaticano e il Medio Oriente, la crisi della pedofilia sono alcuni tra gli argomenti trattati, con molte informazioni e spunti interessanti sulla posizione del Papa a proposito di diverse questioni pressanti del nostro tempo.
Un'attenzione speciale e' rivolta poi a episodi che hanno suscitato reazioni eccezionali nei media, come il discorso di Ratisbona nel 2006 e l'odiosa intervista sulla Shoah del vescovo lefebvriano Richard Williamson trasmessa proprio dalla televisione svedese nel gennaio 2009.
Secondo l'ambasciatrice, la necessita' di affrontare questi e altri frangenti eccezionali ha suggerito al Pontefice uno stile piu' moderno e attento nel trattare questi problemi.
"I fatti - riconosce il giornale vaticano - vengono riportati correttamente e il tono e' sempre rispettoso, anche quando l'autrice spiega perche' vede le cose in modo diverso dalla Chiesa". L'ambasciatrice mette comunque in luce da parte sua che "alcune decisioni nate da queste crisi hanno in effetti aperto nuove possibilita' di futuri sviluppi positivi nella Chiesa".

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