venerdì 18 novembre 2011

“Un omaggio con riconoscenza” a mons. Christophe Adimou e mons. Isidore de Sousa

BENEDETTO XVI: CATTEDRALE DI COTONOU, “OMAGGIO” A MONS. ADIMOU E MONS. DE SOUSA

“Un omaggio con riconoscenza”: è quello che ha voluto rendere stasera durante la visita alla cattedrale di Nostra Signora della Misericordia a Cotonou, in Benin, Benedetto XVI agli arcivescovi che vi riposano: mons. Christophe Adimou e mons. Isidore de Sousa. “Essi – ha ricordato il Papa - sono stati valorosi operai nella Vigna del Signore, e la loro memoria resta ancora viva nel cuore dei cattolici e di numerosi abitanti del Benin.
Questi due presuli sono stati, ciascuno a suo modo, Pastori pieni di zelo e di carità. Si sono spesi senza risparmio al servizio del Vangelo e del Popolo di Dio, soprattutto delle persone più vulnerabili”. “Tutti voi sapete – ha aggiunto - che mons. de Sousa è stato un amico della verità e che ha avuto un ruolo determinante nella transizione democratica del vostro Paese”. Il Pontefice ha quindi invitato a “meditare” sulla “misericordia infinita” di Dio. “La misericordia divina – ha osservato il Santo Padre - non consiste solamente nella remissione dei nostri peccati: essa consiste anche nel fatto che Dio, nostro Padre, ci riconduce, talvolta non senza dolore, afflizione e timore da parte nostra, sulla via della verità e della luce, perché non vuole che ci perdiamo”.
“Questa duplice manifestazione della misericordia divina – ha dichiarato - mostra come Dio è fedele all’alleanza sigillata con ogni cristiano nel Battesimo”.
“La Vergine Maria – ha affermato Benedetto XVI - ha sperimentato al massimo livello il mistero dell’amore divino”. Tramite il suo sì alla chiamata di Dio, “ella ha contribuito alla manifestazione dell’amore divino tra gli uomini. In questo senso, è Madre di Misericordia per partecipazione alla missione del suo Figlio; ha ricevuto il privilegio di poterci soccorrere sempre e dovunque”. “Al riparo della sua misericordia – ha ricordato il Papa -, i cuori feriti guariscono, le insidie del Maligno sono sventate e i nemici si riconciliano. In Maria abbiamo non soltanto un modello di perfezione, ma anche un aiuto per realizzare la comunione con Dio e con i nostri fratelli e le nostre sorelle”. “Madre di misericordia, ella – ha aggiunto il Pontefice - è una guida sicura dei discepoli di suo Figlio che vogliono essere a servizio della giustizia, della riconciliazione e della pace. Ella ci indica, con semplicità e con cuore materno, l’unica Luce e l’unica Verità: suo Figlio, Cristo Gesù che conduce l’umanità verso la sua piena realizzazione nel Padre suo”. Invitando a invocarla con fiducia, il Santo Padre, nella sua preghiera alla Vergine, le ha chiesto di esaudire “le più nobili aspirazioni dei giovani africani”, “i cuori assetati di giustizia, di pace e di riconciliazione”, “le speranze dei bambini vittime della fame e della guerra”.

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