Papa/ Pasqua significa superare egoismo, immoralità, impurità
All'udienza generale cita San Paolo e "le cose di lassù"
San Paolo "precisa molto bene ciò che intende per 'le cose di lassù', che il cristiano deve ricercare, e 'le cose della terra', dalle quali deve guardarsi".
Il Papa è tornato ai fondamenti dell'insegnamento cristiano, per l'udienza generale del mercoledì dedicata ancora al tema della Pasqua. "Le cose della terra da evitare - ha proseguito Benedetto XVI citando l'apostolo delle genti - sono l'impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria.
Far morire in noi il desiderio insaziabile di beni materiali, l'egoismo, radice di ogni peccato. Dunque, quando l'Apostolo invita i cristiani a distaccarsi con decisione dalle 'cose della terra', vuole chiaramente far capire ciò che appartiene all''uomo vecchio' di cui il cristiano deve spogliarsi, per rivestirsi di Cristo". San Paolo, al contempo, "ci ricorda quali sono le virtù che devono accompagnare la vita cristiana; al vertice c'è la carità, alla quale tutte le altre sono correlate come alla fonte e alla matrice. Essa riassume e compendia 'le cose del cielo': la carità che, con la fede e la speranza, rappresenta la grande regola di vita del cristiano e ne definisce la natura profonda".
"La Pasqua - ha concluso il Papa - porta la novità di un passaggio profondo e totale da una vita soggetta alla schiavitù del peccato ad una vita di libertà, animata dall'amore, forza che abbatte ogni barriera e costruisce una nuova armonia nel proprio cuore e nel rapporto con gli altri e con le cose". Ogni cristiano "se vive l'esperienza di questo passaggio di risurrezione, non può non essere fermento nuovo nel mondo, donandosi senza riserve per le cause più urgenti e più giuste, come dimostrano le testimonianze dei Santi in ogni epoca e in ogni luogo".
TMNews
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