mercoledì 3 agosto 2011

Camera dei Deputati, appello del Codacons al Papa: c'è crisi, no al pellegrinaggio (Ansa)

Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

CAMERA:APPELLO CODACONS A PAPA, C'E' CRISI,NO PELLEGRINAGGIO

(ANSA) - ROMA, 2 AGO

Il Papa faccia una ''moral suasion'' sui politici italiani perche', vista la crisi, evitino il
pellegrinaggio in Terra Santa, che farebbe slittare la riapertura della Camera al 12 settembre. E' l'appello che il Codacons rivolge a Benedetto XVI.
''Chiediamo al Pontefice di fare un moral suasion sui politici italiani affinche', se proprio sentono il bisogno di fare un pellegrinaggio, lo facciano a San Pietro senza recarsi in Terra Santa - afferma il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi - considerata la grave situazione di crisi in cui versa l'Italia, e lo scenario economico mondiale tutt'altro che rassicurante, e' inconcepibile tardare la riapertura dei lavori parlamentari. Per tale motivo rivolgiamo questo appello al Papa, affinche' in favore dei cittadini italiani e per il bene dell'intero paese''.

© Copyright (ANSA).

24 commenti:

SERAPHICUS ha detto...

Posso ridere? Che paese di ...

Propongo di sospendere le facoltà decisionali del parlamento, lo scioglimento delle camere nonché la destituzione del presidente del consiglio e il commissariamento delle istituzioni da parte del Papa e della Santa Sede. Il Pontefice potrebbe traslocare al Quirinale e dividere la responsabilità per l'Italia con il presidente onorario della repubblica. Propongo inoltre la reistituzione della Guardia Palatina a difesa di Roma e del nuovo Stato Pontificio che stavolta si estende dalle alpi fino a Lampedusa. Sarebbe auspicabile una fusione della Banca d'Italia con lo IOR. Saranno richiamati tutti gli ambasciatori della ex-repubblica italiana. Le loro funzioni saranno svolti dai nunzi apostolici (tra l'altro meglio inseriti nei vari contesti culturali). Sarà un bel risparmio.

Nelle aziende e multinazionali italiane saranno istituiti corsi di dottrina sociale cattolica. I manager dovranno superare particolari esami. Il Papa non solo sarà il reggente d'Italia ma anche e in particolare di Roma, Milano, Torino, Venezia, Firenze, Napoli, Reggio Calabria e Palermo. Le Guardie Svizzere prenderanno servizio ai confini della ex-repubblica italiana per controllare - insieme alle autorità dello IOR - i flussi dei capitali. La marina pontificia potrà occuparsi della gestione dei flussi dei migranti nel mediterraneo.

Dimenticavo: C'è bisogno di un nuovo inno pontificio. Ennio Morricone potrebbe lavorare assieme a Claudio Abbado.

Raffaella ha detto...

:-)))
R.

Anonimo ha detto...

@seraphicus

non male come idea! Tanto peggio di così non possiamo finire!
;-)
jacu

Fabiola ha detto...

Ridicolo e patetico. E chi interverrà per convincere quelli che non parteciperanno ad alcun pellegrinaggio a non andare alle Maldive?
Tra l'altro è assurdo affermare che le Camere non riapriranno a causa di questo pellegrinaggio che sembra dar fastidio in quanto tale. E' di stamattina un corsivo di Gramellini che mette alla berlina proprio questo pellegrinaggio e coloro che vi parteciperanno.

Anonimo ha detto...

Eheheheheh! grande proposta quella di Seraphicus :-)
Alessia

Anonimo ha detto...

Beh, ce n'è abbastanza per sbertucciare il codacons a vita, vista l'eclatante prova della tanto strombazzata laicità che stanno dando.
Alessia

Anonimo ha detto...

Credo che il problema non sia tanto il pellegrinaggio in sè, non c'è nulla di male soprattutto se il pellegrinaggio in Terrasanta lo pagano di tasca loro, quanto il protrarsi delle ferie dei nostri parlamentari. Diverso sarebbe se decidessero di affiancare l'Unitalsi nell'accompagnare i malati a Lourdes.
Alessia

Anonimo ha detto...

Tutti i giornali di oggi, molti in prima, danno la colpa al pellegrinaggio, per le vacanze del Parlamento. E a pensare che ieri il povero Lupi si era subito detto disponibile ad anticipare il pellegrinaggio. Non resta che ripristinare i leoni a sbranare i cristiani, per la gioia dei moralisti e del Codacons, Eufemia

Anonimo ha detto...

Ma non c'entra nulla la cristianofobia su, se fossero andati alla fiera della salsiccia sarebbe stato uguale. Non è il momento di farsi 40 giorni di ferie con la crisi terribile che stiamo vivendo e a forza di tirare in ballo la cristianofobia a sproposito finisce che non ci crede più nessuno.

Anonimo ha detto...

@anonimo 11:25

Lei crede che sarebbe nata la polemica se i nostri parlamentari fossero partiti per la Mecca, in qualche santuario ebraico o ad Auschwitz?
E poi ora che vanno in Terra Santa scoprono che i parlamentari non ci sono mai?

un passante ha detto...

E per la fiera della salsiccia l'appello a chi lo avrebbero fatto? Forse al porcellum..

gemma ha detto...

a me risulta che quando uno di noi va in pellegrinaggio, in Terra Santa, come a Lourdes o Medjugorie o altrove, se lavora, ci va nel periodo di ferie, rinunciando magari a qualche giorno di mare, montagna o semplicemente di ozio. Perchè costoro per un atto di devozione, che in quanto tale ha più senso se comporta anche la rinuncia a qualche altro impegno godereccio, devono prolungarsi lo svacco feriale?

Anonimo ha detto...

Caro Passante, se lo ritiene utile, lo può sempre fare lei l'appello per la fiera della porchetta.
Per il resto come dice Gemma i pellegrinaggi si fanno nei giorni di ferie non in quelli lavorativi. O voi avete dei permessi speciali????

azzeccagarbugli ha detto...

in ogni caso è chiaro di chi sarà la colpa se i parlamentari, più o meno a scrocco, faranno questo pellegrinaggio.
Visto che il Papa non va più in montagna e non lo possono accusare di far pesare le sue personali vacanze sul portafoglio pubblico, ora lo si accuserà di sottrarre risorse allo Stato per i pellegrinaggi altrui.

un passante ha detto...

caro anonimo, mi pare di intuire che lei o ha fatto confusione o non ha capito nulla di ciò che ho scritto. Non vedo perchè dovrei avere permessi speciali, visto che non sono un parlamentare . E non vedo perchè dovrei fare l'appello per la fiera della porchetta, visto che la mia non era una lode alla libera fiera ma una velata critica a chi fa appelli stupidi al Papa e che semmai andrebbero fatti ai parlamentari in questione (eletti con la legge del porcellum. appunto)

Anonimo ha detto...

In fatto di appelli stupidi al Papa mi pare che i cattolici non siano secondi a nessuno di questi tempi. Per il resto se vi sembra giusto che il parlamento debba rimanere chiuso 40 giorni proprio mentre rischiamo di fare la fine della Grecia fate voi. per me quest'anno le dovevano saltare proprio le ferie, altroché 40 giorni e il pellegrinaggio.

Fabiola ha detto...

E'UNA FALSITA' PATENTE CHE IL PELLEGRINAGGIO SIA LA CAUSA DEL PROLUNGAMENTO DELLA CHIUSURA DELLE CAMERE !!!
Lo si tiene da quattro anni ed è previsto nel periodo delle ferie, qualunque esso sia.
Da sempre le Camere riaprono a metà settembre. Maurizio Lupi ha dichiarato a chiare lettere che, qualora il periodo di vacanza venga abbreviato, anche la data del pellegrinaggio sarà spostata.
Il resto è polemica in malafede: forse 170 parlamentari in Terrasanta disturbano qualcuno. Meglio Cortina, Capalbio e crociere in barca a vela o immersioni subacquee.

Anonimo ha detto...

Meglio Lourdes, Fabiola, ad accompagnare gente che soffre in un pellegrinaggio di speranza.
Alessia

Fabiola ha detto...

Caspita, Alessia, ma che senso ha questa reiterata graduatoria tra pellegrinaggi?
Perchè in Terra Santa non c'è forse gente che soffre (innanzitutto cristiani) e per la quale i pellegrinaggi sono un conforto spirituale e un aiuto concreto indispensabile?

gemma ha detto...

il pellegrinaggio è stato sicuramente strumentalizzato, concordo con Fabiola su questo, ma era cosa prevedibile, e meglio sarebbe stato non fornire il fianco e organizzarlo prima. Fosse stato a La Mecca probabilmente sarebbe stato interpretato come un bel gesto di apertura e fatto passare per evento di pubblica utilità. Comunque, forse la polemica è chiusa:
si anticipa di una settimana la riapertura, pare
http://www.freenewsonline.it/2011/08/03/camera-dei-deputati-i-lavori-riprendono-il-6-settembre/

Anonimo ha detto...

A me sembra chiaro Fabiola: ne Cortina e Capalbio né la Terrasanta. In questo momento ci sono priorità che riguardano il futuro di famiglie e individui che possono (e devono) essere aiutati anche attraverso la politica, non solo con i pellegrinaggi.
Che poi Cameron non è stato criticato per le vacanze in Toscana, e Michelle Obama l'anno scorso non è stata paragonata a Maria Antonietta per le lussuosissime vacanze in Spagna??
Di questo si tratta non di cristianesimo, a chi vuoi che dia fastidio il viaggio in Terrasanta che fanno da quasi 10 anni senza che nessuno avesse da ridire??

Anonimo ha detto...

Scusatemi, dai commenti di alcuni mi pare di capire che questo pellegrinaggio si fa ogni anno.... Ma ogni anno sempre in Terra Santa? Io è la prima volta che ne sento parlare nei tg e non capisco se sono io che vivo fuori dal mondo oppure è diventata una notizia solo quest'anno. Spiegatemi qualcosa, per piacere.
Sonia

Anonimo ha detto...

Brava Eufemia risparmiamo: teniamola chiusa sempre non solo ad Agosto.

Anonimo ha detto...

La rinunciabilissima transumanza spirituale degli eletti (non da Dio)

Anche in periodi precedenti “il falò della casta” che adesso quotidianamente s’attizza, una certa saggezza popolare poco aveva da spartire con la pratica politica. E così, se è noto (e persino saggio) che “chi vuole Cristo se lo prega”, in Parlamento avevano deciso altrimenti: chi vuole Cristo se lo va a cercare in torpedone. La singolare faccenda che la Camera riapriva una settimana dopo perché i deputati dovevano andare in pellegrinaggio in Terrasanta (si mettessero in cammino ad agosto, o pensano che il Padreterno sia in ferie pure Lui?), è di quelle che possono far finire nel ridicolo anche le meglio e più elevate intenzioni. A volte, se le vanno proprio a cercare. Questa sorta di transumanza spirituale degli eletti ha preso piede da qualche anno, precisamente dal 2004, su iniziativa dell’allora “cappellano di Montecitorio”, monsignor Fisichella – al momento impegnato nella rievangelizzazione dell’occidente, compito magari persino meno gravoso della rievangelizzazione parlamentare, e quindi ha affidato tanto il gregge quanto il tour al suo successore, monsignor Leuzzi – e con il fervido supporto organizzativo dell’onorevole ciellino Lupi. Iniziativa meritoria, si capisce – anche se, e senza voler mancare di rispetto, sul monte Sinai probabilmente non staranno smaniando per veder comparire all’orizzonte l’onorevole Giovanardi.

Meritoria ma pure un po’ buffa: le intenzioni non si discutono, i risultati spirituali appaiono al momento incerti. C’è qualcosa di gita aziendale fantozziana nella visione di centinaia di parlamentari che s’avviano, opportunamente salmodiando, verso i luoghi sacri. In questi anni si è andati per ogni dove, da Damasco a Lourdes, da Mosca al lago di Tiberiade, da Santiago di Compostela a Betlemme, dalla Turchia al monte Athos – e se ne trovano tracce e giusto vanto nei siti dei singoli eletti e partecipanti (“è l’onorevole Carlo Ciccioli a rappresentare le Marche nel pellegrinaggio…”), in certe foto ammonitrici con la Binetti e la Turco sulla riva del mar Morto, in preziose informative che giacciono negli archivi del Tg1: “A proprie spese vanno alla ricerca delle radici della fede…” – e ci mancherebbe: che volevano, la fede spesata?

Ora, visto che il presidente Fini ha deciso che la settimana extra di ferie salta, pellegrinaggio o non pellegrinaggio, restano poche alternative: a) partire prima, intorno a Ferragosto: il solleone fortifica la fede; b) radunarsi in una chiesa dalla parti di Montecitorio, a portata di convocazione: Dio è in ogni dove, l’eletto è meglio che stia dove deve stare; c) attendere tempi migliori per mettersi in moto a proprio piacere: per esempio, quando non si sarà più onorevole. Certo, dovesse saltare il pellegrinaggio – la bellezza di 170 eletti che si porteranno dietro per tutto l’autunno il rimpianto di Betania e dei “momenti di raccoglimento” messi a punto da monsignor Leuzzi – sarebbe disdicevole, ma sarebbe anche opportuno. Del resto monsignor Fisichella, quando organizzò il primo viaggio, propose agli onorevoli una meditazione sulla lettera di san Clemente ai Corinzi: “Ciascuno al suo posto…”. Meditazione utilissima e opportuna: perciò, ciascuno al suo posto a settembre si faccia trovare.

© - FOGLIO QUOTIDIANO

di Stefano Di Michele


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