venerdì 8 aprile 2011

Crocifisso, il patriarca Kirill ringrazia l'ambasciatore italiano. L'arcivescovo di Firenze invia una reliquia al patriarca di Mosca (Izzo)

CROCIFISSO: PATRIARCA KIRILL RINGRAZIA L'AMBASCIATORE ITALIANO

Salvatore Izzo

(AGI) - Mosca, 7 apr.

Gratitudine all'Italia per l'impegno in difesa del Crocifisso e' stata espressa dal patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill, che ha ricevuto l'ambasciatore italiano nella Federazione Russa, Antonio Zanardi Landi. Il diplomatico, riferisce l'Osservatore Romano, "ha portato i saluti del presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, e del presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi".
A sua volta Antonio Zanardi Landi ha espresso la riconoscenza del Governo italiano a Cirillo per la solidarieta' dimostrata nella difesa delle radici cristiane nel caso "Lautsi contro Italia", presso la Corte europea dei diritti dell'uomo.
"In quanto rappresentante della Repubblica italiana - ha detto - vorrei esprimerle la mia gratitudine per il sostegno dimostrato al Governo italiano riguardo il caso Lautsi. In fin dei conti questa impresa, che abbiamo affrontato assieme, ha avuto un esito positivo. Ci ha aiutato a capire cio' che abbiamo in comune e che puo' essere sviluppato in futuro, poiche' e' evidente che il futuro dell'Europa e' strettamente legato al suo passato".
"Il popolo italiano, insieme a quelli di altri Paesi europei che hanno appoggiato l'Italia e insieme al popolo russo, ha mostrato all'Europa e al mondo intero che la tradizione cristiana e' necessaria agli europei contemporanei e che, quando serve, siamo pronti a difendere pacificamente la presenza di questa tradizione nella societa'", ha messo in evidenza a sua volta il patriarca ortodosso.
Cirillo ha poi ringraziato Antonio Zanardi Landi per il libro "Identita' religiosa e culturale europea" del prof. Carlo Cardia, docente di diritto canonico all'Universita' di Roma Tre, che tratta tra l'altro proprio la questione del crocifisso. Per Kirill, "e' molto importante che quest'opera venga tradotta in russo. Aspettero' con impazienza la traduzione - ha aggiunto - e spero che l'edizione russa esca con una prefazione di un rappresentante del Patriarcato di Mosca, proprio per il fatto che la Chiesa ortodossa russa ha partecipato attivamente all'esame del caso presentato davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo".
Nel suo discorso, il Patriarca ha espresso la sua gioia per le relazioni proficue fra i popoli dei due Paesi. I rapporti si sviluppano in particolare nell'ambito del Foro di dialogo italo-russo delle societa' civili, un'istituzione che, secondo Kirill, ha un grande futuro.

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MOSCA: ARCIVESCOVO FIRENZE INVIA RELIQUIA A PATRIARCA KIRILL

Salvatore Izzo

(AGI) - Mosca, 7 apr.

L'ambasciatore d'Italia Antonio Zanardi Landi ha consegnato a Kirill un frammento delle reliquie del santo martire Pantaleone, dono dell'arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori, alla Chiesa ortodossa russa, e alcune reliquie dei santi martiri di Aquileia. Ne da' notizia l'Osservatore Romano. Il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia ha assicurato che verranno custodite come oggetti di grande valore sacro. "Sono molto colpito da questo dono, simbolo delle nostre comuni radici cristiane e della nostra storia comune: il fatto che due popoli venerino gli stessi santi non puo' essere ignorato. I martiri di Aquileia, il protomartire Pantaleone e san Nicola Taumaturgo, le cui reliquie sono conservate a Bari, sono personalita' venerate sia dai credenti italiani che dai fedeli ortodossi russi".
La storia, ha sottolineato Kirill, "appartiene a un passato che arriva a noi attraverso i monumenti e gli scritti trasmessici. Ma la storia rivive in maniera particolare nella Chiesa, dal momento che in essa diviene attuale: noi ci rivolgiamo ai santi martiri non come a persone vissute in passato, li veneriamo non come eroi o autorita' di tempi antichi, ma come persone viventi. E' proprio attraverso la loro venerazione che la storia diviene parte della nostra vita. Probabilmente, questo e' un particolare che caratterizza esclusivamente la Chiesa e, come crediamo, scaturisce dalla forza dello Spirito Santo". In proposito il patriarca ha voluto ricordare le parole di Giovanni XXIII, il quale amava ripetere che la Chiesa non e' un museo da conservare ma un giardino da coltivare, perche' sia in grado di assicurare in ogni epoca un efficace annuncio di Cristo, Cirillo ha ribadito che "nella Chiesa le tradizioni rivivono" e questa osservazione "vale non soltanto per i martiri e per la storia cristiana ma, in primo luogo, per i valori morali che sono presenti nella Chiesa stessa. L'omelia liturgica li riporta alla coscienza dell'uomo contemporaneo".
Il Patriarca ha rilevato inoltre come, in diversi periodi della storia, i richiami che si levavano da parte della societa' e di singoli individui abbiano contraddetto i valori morali della vita dell'uomo: "Oggi pero' viviamo in un'epoca particolare, nella quale il modello di vita delle persone spesso e' rappresentato da richiami a valori morali negativi", ha sottolineato Cirillo ricordando la diffusione, in certi ambiti della societa', dell'opinione secondo la quale i valori morali apparterrebbero al passato.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi sembra che il grande patriarca di msca e tutte le Russie Kirill sia più cattolico di certi vescovi che si dicono...a parole cattolici!
grazie alla Russia unico baluardo su cui possiamo contare contro il laicismo e l'invasione islamica.