giovedì 21 aprile 2011

Domande al Papa. Per andare oltre (Sir)

DOMANDE AL PAPA

Per andare oltre
Domani "A sua immagine" su Rai Uno


“Tra le domande che verranno proposte, una è arrivata da una donna musulmana che scrive dalla Costa D’Avorio chiedendo un consiglio a Gesù, uomo e profeta di pace, per il suo Paese in guerra. Se una musulmana rivolge al Papa una simile domanda, ebbene questo ci dice che almeno il Venerdì Santo davanti alla figura di Gesù possiamo sentirci tutti quanti in ascolto e uniti”. Così Rosario Carello, giornalista e conduttore televisivo, presenta al SIR la puntata di “A Sua Immagine – Speciale Venerdì Santo” che andrà in onda domani su Rai Uno a partire dalle ore 14.10. La trasmissione, condotta da Carello, vedrà per la prima volta il Papa ospite di un programma televisivo per rispondere a sei domande provenienti da tutto il mondo. Da alcuni anni, ricorda Carello, “abbiamo ripreso un programma storico di Rai Uno dal titolo ‘Domande su Gesù’”.
“Benedetto XVI, già nel suo primo libro su Gesù di Nazaret, affermava che dobbiamo conoscere Cristo per amarlo” e così abbiamo pensato di mettere insieme “la nostra voglia di parlare di Gesù nel giorno del Venerdì Santo e lo stile del Papa, che essendo un professore universitario è abituato al dialogo e al confronto”.
“Il Santo Padre ha accettato in tempi molto brevi la nostra proposta – prosegue Carello –, dimostrando grande genio comunicativo e umiltà”. “Se pensiamo alle autorità politiche ma non solo, scopriamo che non è consuetudine rispondere alle domande dei telespettatori. Anche in questo – sottolinea il conduttore –, Benedetto XVI dimostra con grande semplicità che è possibile rompere tale abitudine per andare oltre”.
Nel corso della selezione, sono state ricevute circa 3 mila domande: “È stato compiuto un lavoro di divisione in macrogeneri secondo i temi più ricorrenti. Quindi, è stata individuata la domanda più significativa all’interno di ciascuna area. Il dolore innocente dal Giappone, nelle parole di una bambina, era ad esempio la soluzione migliore per raccontare il dramma vissuto dal Paese. Tutte le domande sono una rappresentanza di tematiche ripetute con tanti altri quesiti”. Infine, Carello si dice “profondamente grato al Papa” ed “emozionato e gioioso perché riporteremo Gesù al centro nel giorno e nell’ora della sua morte”. Tra le domande ricevute, precisa, “numerose sono di persone che non credono ma sono affascinate dalla figura di Gesù”. In tal senso, “sono convinto che grazie al Papa daremo la possibilità a tutto il mondo (il programma è trasmesso in eurovisione, ndr) di fermarsi un attimo davanti all’uomo più affascinante di tutti i tempi, senza divisioni di alcun tipo”.

Dalla vostra parte. È un Papa che “parla con Dio” quello a cui si rivolge nella prima domanda Elena, la bambina giapponese di sette anni che chiede al Santo Padre perché “devo avere tanta paura” e “i bambini devono avere tanta tristezza?”. Nelle anticipazioni diffuse oggi, il Pontefice afferma che “non abbiamo le risposte, ma sappiamo che Gesù ha sofferto come voi, innocente, che il Dio vero che si mostra in Gesù, sta dalla vostra parte”. Un giorno, prosegue, “possiamo anche capire perché era così” ma “in questo momento mi sembra importante che sappiate: 'Dio mi ama', anche se sembra che non mi conosca. No, mi ama, sta dalla mia parte, ed essere sicuri che nel mondo, nell’universo, tanti sono con voi, pensano a voi, fanno per quanto possono qualcosa per voi, per aiutarvi”. Inoltre, prosegue il Pontefice, bisogna “essere consapevoli che un giorno, io capirò che questa sofferenza non era vuota, non era invano, ma che c’è un progetto buono, un progetto di amore dietro”. Intanto “stai sicura, noi siamo con te, con tutti i bambini giapponesi che soffrono, vogliamo aiutarvi con la preghiera, con i nostri atti e siate sicuri che Dio vi aiuta”.

Servizio all’umanità. “Santità l’anima di questo mio figlio Francesco, in stato vegetativo dal giorno di Pasqua 2009, ha abbandonato il suo corpo, visto che lui non è più cosciente, o è ancora vicino a lui?”. È la seconda domanda che Maria Teresa, mamma italiana di un figlio in stato vegetativo, pone a Benedetto XVI. “Certamente l’anima è ancora presente nel corpo. La situazione, forse, è come quella di una chitarra le cui corde sono spezzate – spiega il Papa –, così non si possono suonare. Così anche lo strumento del corpo è fragile, è vulnerabile, e l’anima non può suonare, per così dire, ma rimane presente. Io sono anche sicuro che quest’anima nascosta sente in profondità il vostro amore, anche se non capisce i dettagli, le parole, eccetera; ma la presenza di un amore la sente”. Per questo, conclude il Santo Padre, “vi incoraggio a continuare, a sapere che fate un grande servizio all’umanità con questo segno di fiducia, con questo segno di rispetto della vita, con questo amore per un corpo lacerato, un’anima sofferente”. La terza domanda, alla quale si è già accennato, è formulata da una donna musulmana che vive in Costa d’Avorio mentre la quarta viene da sette giovani studenti iracheni di Baghdad che ogni giorno, per il solo fatto di essere cristiani, rischiano la vita. Le altre tre domande riguardano più da vicino il mistero della Pasqua. In particolare, una di quelle giunte da telespettatori italiani propone la difficoltà dell’uomo moderno nel comprendere sino in fondo il mistero della risurrezione. E per finire non poteva mancare una domanda sul Venerdì Santo vissuto dalla Madre di Gesù ai piedi della croce.

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