lunedì 25 aprile 2011

Il card. Bertone smantella la leggenda intorno alla Dominus Jesus (Magister). Con undici anni di ritardo (Raffaella)

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Ancora una volta siamo posti davanti alla verita' ed all'evidenza: in questa come in altre occasioni, il card. Ratzinger assunse su di se' la responsabilita' di un documento da lui scritto ma approvato in forma specifica dal Papa. In questa, come in altre occasioni, incasso' critiche e offese senza fiatare. La leggenda, come la chiama Magister, sulla Dominus Iesus non e' mai stata scalfita. Il 2 ottobre 2000 (il giorno successivo all'Angelus di Giovanni Paolo II) i media arrivarono a scrivere che "Il Papa aveva corretto il card. Ratzinger" (si veda qui, per esempio).
Sappiamo noi prendere esempio da un uomo di Dio come Benedetto XVI? Abbiamo un briciolo della sua umilta'? E, soprattutto, la Chiesa Cattolica, intesa come gerarchia, si rende conto della grandezza del Vicario di Cristo?
Mi fa piacere questa precisazione del card. Bertone. Arriva con undici anni di ritardo e probabilmente non servira' a scalfire la leggenda sulla Dominus Jesus.

18 commenti:

Francesco B. ha detto...

Gentile Raffaella, scusi l'O.T. Il blog Messainlatino ha appena pubblicato un post dedicato alla triste e ormai ben nota vicenda relativa alla mancata applicazione del motu proprio Summorum Pontificum da parte della Curia di Treviso in relazione ad una Messa in rito antico programmata nella parrocchia di Vetrego (comune di Mirano)e annullata all'ultimo momento da un pesante intervento del vicario generale. Della vicenda se ne è occupato anche Andrea Tornielli nel suo blog Sacri Palazzi, il Corriere della Sera (edizione veneta) e altri siti legati alla tradizione.
Sarebbe così gentile da riportare anche nel suo blog un rimando a questa esemplare vicenda? Penso sia significativa e possa fungere da ottimo spunto di riflessione per molti, fuori e dentro le Sacre Mura. La ringrazio infinitamente e buon Lunedì dell'Angelo.

Raffaella ha detto...

Grazie a Lei, Francesco!
Fra poco devo andare, ma ci occuperemo del caso nel tardo o pomeriggio o stasera.
R.

mariateresa ha detto...

cari amici la vicenda di cui si parla è emblematica. Ma non divenne leggenda per amore dell'omonimo genere lettererario. Divenne leggenda a causa delle scorrettezze e delle resistenze di una parte del mondo ecclesiale che in quell'occasione, e in altre anche recenti, hanno piegato la realtà alle proprie ideologia .
Ricordo Benedetto, quando era cardinale dichiarare senza mezzi termini di sentirsi amareggiato.
E' naturale che GPII era dalla sua parte, ma costoro, chiamiaiamoli i fasulloni, hanno manipolato la realtà pur di dare l'idea delle delle loro ragioni.E ricordo bene anche il nome di uno di loro: l'attuale nunzio in Egitto canonizzato in vita da Marco Politi.
Come il detto: se la realtà smentisce la teoria, tanto peggio per la realtà. Questo avviene in genere nel mondo della politica, ma anche nel mondo cattolico è un approccio che ha fatto e fa comodo.
Era ora di gridare la verità dai tetti.

Anonimo ha detto...

A tal proposito, mi permetto di segnalare, anche se molti forse la conoscono già, questa intervista del card. Ratzinger alla FAZ proprio sulle reazioni alla Dominus Iesus. Notevole sia per la qualità delle domande che per quella delle risposte.

http://www.ratzinger.us/modules.php?name=News&file=article&sid=119

Antonio

laura ha detto...

Quanto alla precisazione: meglio tardi che mai!!!Per il resto, credo che Papa Benedetto sia sempre considerato responsabile di tutto e compreso da pochi. Possiamo solo aiutarLo con la preghiera e cercare di imparare da Lui

Anonimo ha detto...

Bisogna anche ammettere che Giovanni Paolo II quelle critiche e quei pregiudizi sulla Dominus Jesus se li era un pò anche andati a cercare. Serve a poco chiudere la stalla quando i buoi sono ormai scappati. Era stato lo stesso Wojtyla, con i suoi clamorosi comportamenti pubblici dei decenni precedenti (Assisi, bacio del corano, sincretismi a incontri interreligiosi di ogni sorta), a diseducare i fedeli e il clero di ogni ordine e grado. Non si può per decenni indurre a credere con i gesti che le religioni sono tutte valide e hanno tutte una specifica missione e poi pretendere, in una dichiarazione solenne, di smentire a parole tutto quanto manifestato da atteggiamenti e comportamenti. Purtroppo, questi errori continuano ad essere fatti anche dall'attuale Pontefice nel momento in cui crede opportuno mostrarsi in preghiera dentro una moschea o predicare nelle sinagoghe e nei templi luterani. Dovrebbe chiedersi ogni volta: "Cosa penserà la gente ora che ho pregato in una moschea o predicato in una sinagoga? Non sarà indotta a credere che io ammiro le varie religioni e che le ritengo valide?"

Elio ha detto...

Finalmente Bertone rompe il muro omertoso...per anni non hamosso un dito per difendere il santo Padre dagli attacci intra ed extra ecclesia.
Quando ,speriamo il più tardi possibile,un giorno il Papa Benedetto non ci sarà più i sepolcri imbiancati del Vaticano e delle curie nostrane si stracceranno le vesti e lo esalteranno come il più grande e il più santo deipapi come colui che ha assunto sulle sue spalle i peccati e le nefandezze di un altro pontificato.

er tripparolo ha detto...

Il discrso sarebbe lungo.....

Anonimo ha detto...

E perchè dopo tanta amarezza per Ratzinger il Papa ha lasciato al suo posto tutti gli uomini che l'avevano criticato (ma criticato è dir poco), a gestire il dialogo ecumenico?
A dir il vero, questa rivelazione mi pare solo un punto a favore di Wojtyla, non di Ratzinger, perchè un vicario di Cristo può solo essere coerente nel suo magistero, nel sottoscrivere quel documento. E onestamente, nonostante quel che dice Bertone, continuo a credere che la Dominus Jesus sia farina del sacco di Ratzinger. Ora gli si vuol togliere pure questa. Alla fine gli si lasciano solo i pedofili

nonno ha detto...

Non credo che entrare in una moschea sia come baciare il libro in cui Maometto nega la divinità di Cristo. Entrare in una moschea è un segno di rispetto e di fratellanza fra uomini, così come per un musulmano che entra in una chiesa, pratica che ugualmente avviene. Il bacio ad un testo sacro è tutt'altro, e in genere i sacerdoti cristiani baciano il Vangelo. Fossi un musulmano mi sentirei ancora più legittimato nelle mie convinzioni nel vedere il papa cristiano che fa questo. E Cristo, se non si fosse presentato come il figlio di Dio, ma come un semplice profeta, come scritto anche nel Corano, non avremmo avuto nè la croce nè tutto il resto. Per quanto mi sforzi, ci sono momenti del pontificato di Giovanni Paolo II che non riesco ad accettare. Perchè beato così presto? Non era forse un sant'uomo di profonda fede e comunione con Cristo anche Albino Luciani, o Paolo VI? Non ha forse sofferto anche quest'ultimo, portando su di sè la croce di un Concilio che rischiava di sfuggirgli di mano e forse in parte è pure accaduto? Non ha sopportato la sofferenza di un documento difficile come l'Humanae Vitae, senza nessun prefetto ricordato più di lui per averne condiviso il peso? Non ha forse portato la croce del dolore per la morte tragica di un caro amico rapito dalle Br, forse col peso di non aver potuto fare il possibile per evitarla? E non ha dovuto anche lui come tutti i mortali affrontare l'angoscia della morte che si avvicina, ma in solitudine, a Castegandolfo, senza la vicinanza della piazza raccolta in preghiera dietro lo squillo delle trombe del grande fratello mediatico? Nessuno fu allertato su tutto il papa minuto per minuto, non c'erano i mezzi allora e forse anche lo stile di chi gli stava vicino era diverso. E morì praticamente solo. Così come solo deve essersi sentito sotto il peso dei calcinacci durante l'apertura della Porta Santa. Immagine che i media e non solo hanno dimenticato.
E Pio XII, l'unico papa la cui beatificazione pare dipendere dalle vicende del pontificato, visto che ci hanno spiegato che ora ciò che conta è la santità personale. Evidentemente c'è un metro per valutare l'intensità della fede, la sofferenza per essa e la profondità della preghiera e del rapporto personale di ciascun papa con Dio, una specie di indice di beatificazione. Non si finisce mai di imparare, nemmeno nella chiesa secolare, nemmeno un ormai nonno come me

Anonimo ha detto...

La beatificazione di Wojtyla è stata decisa senza pnsare alle conseguenze a lungo termine: è una decisione fatta in fretta e furia per dare un contentino al popolino ignorante e superstizioso che riempie le piazze e acclama al leader carismatico e che magari non va mai a messa e non segue il magistero uffciale e vincolante della Chiesa. Vedrete che, fra cinquant'anni, non si ricorderà più nessuno di Giovanni Paolo II, come sta già accadendo per Papa Giovanni, per lady Diana (ricordate le folle isteriche del '97?), ecc.... I veri santi, come Antonio da Padova, rimangono nel cuore della gente a distanza di secoli!

Anonimo ha detto...

Per nonno: guardi che non solo Paolo VI e' morto solo (anzi qualcuno ad assisterlo l'aveva), ma la maggior parte dei vecchi muore solo. E non vengono beatificati.
Sant'Antonio da Padova si ricorda piu' di Woitila? Bah....non sappiamo nemmeno com'era di viso!
Woitila e' stato un grande uomo ed un grande cristiano coerente con il suo credo. Ha fatto grandi danni (come tutti i cristiani)ma se non era santo lui chi potete portarci (a noi non credenti) come esempio di dirittura morale e nello stesso tempo di mansuetudine?
ps: il baciare il corano e' stato grave? Puo' darsi che un giorno dovremmo impararlo a memoria....se continua cosi'....
Alberto2

Anonimo ha detto...

In quanto a papa Ratzinger aprezzo la sua umilta' che cela sua grossa competenza. Comunque mi sa che gli integralisti debbano rimpiangere Woitila. Sotto una facciata empatica aveva una visione medioevale, polacca, della chiesa.
Ha frenato la modernita' (e non so se sia un bene, anzi.....) in occidente per almeno 20 anni....
Alberto2

nonno ha detto...

per alberto: guardi che io ho citato Paolo VI per restare in tema di papi, non come esempio di comuni mortali sofferenti, che troppi ce ne sono. Riguardo a sant'Antonio, ha sbagliato destinatario perchè non sono io ad averlo citato
Se sente questa beatificazione sono contento per lei, io no e spero di poter avere la libertà di dirlo. Rifuggo per consuetudine dal mondo vip, e troppo consenso vip ha intorno questo evento, per i miei semplici gusti e la mia fede essenziale
Chi vuole leggersi e imparare a memoria il Corano o convertirsi faccia pure, che sia un papa a baciarlo mi lascia perplesso, e lo ribadisco

Anonimo ha detto...

Io sono un paradosso. Quando Woitila era vivo (pur rispettandolo) l'ho sempre contestato o almeno interpellato (ed ero dentro la chiesa!). Erano a milioni alle sue veglie. Oggi sembra dia fastidio la sua beatificazione. Io penso che il cristianesimo abbia delle domande a cui rispondere, ma vedo la grandezza dell'uomo Woitila. Eppoi caro nonno, io non penso al Woitila superstar, ma al Woitila sofferente per anni, che non si nascose alle telecamere (in un tempo di beaty farm e reality show!). Lei non ritiene quel papa, almeno umanamente, eroico?
Alberto2

Anonimo ha detto...

a Nonno:
i santi e beati si fanno dopo morti, finche' si e' vivi si fanno errori. Ha baciato il corano? E la stretta di mano a Pinochet? E il caso Maciel? In quest'ultimo caso non e' stato forse tradito da chi riteneva amico (Maciel)?
Vi ricordo (a voi cattolici) che avete bruciato Giordano Bruno e fatto anche altri orrori, mi domando perche' siete cosi' schizzinosi con Giovanni Paolo II, e chi era allora che correva in piazza quando lui "girava"? All'epoca non ne sentivo voci critiche.......
Bah......
Alberto2

nonno ha detto...

quel voi generico riferito ai cattolici mi ha da sempre infastidito. Per quanto riguarda me, qui non è dato sapere se facevo parte delle folle osannanti o se pregavo davanti ad un'altare per i fatti miei, se ero dentro la chiesa o ai margini, e quel che penso di Giordano Bruno. Giovanni Paolo II non mi ha allontanato nè avvicinato alla Chiesa perchè vi faccio parte per Cristo.. In quanto alle sofferenze, molti di noi le hanno, buttati in un letto, magari da soli e il fatto che non le mostrino in tv non significa che non le portino con dignità. O magari non le mostrano perchè non essendo protagonisti non ne hanno la possibilità. Se bastano queste, in casa di riposo sono tutti santi, visto che molti pure mentre piangono pregano. La santità personale chi non conosce personalmente una persona non la può discutere, quindi io non la posso certo discutere, ma la beatificazione di un papa finisce per avere anche altre valenze che non si possono fingere di ignorare. Non c'erano voci critiche tra i cattolici? Evidentemente le sono sfuggite

Ps. Io non ho mai bruciato nessuno

Anonimo ha detto...

Caro nonno,
noi siamo umani e ci dividiamo e ci divideremo sempre fino alla fine dei tempi (se mai verra') su cose umane.
Io ringrazio il papa che ha fatto Woitila beato (cosi' forse potro' rivolgere qualche preghiera a lui).
Io non so se Woitila fosse "veramente" santo o no. So che e' stato un uomo perfetto, un pontefice perfetto e su di me ha suscitato un'empatia perfetta.
Soprattutto nella sua sofferenza. Se poi fosse Dio, la natura, o la pazzia, a dargli questi (che per me sono "doni") lo lascio dire ad altri.
Penso che anche lei sia daccordo con me (ed io con lei, magari per altri punti sul suo pontificato).
Alberto2