Foto scattata allo schermo della Tv il giorno di Pasqua. Clicca per ingrandire |
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 apr.
Circa 100 mila fedeli sono gia' presenti in piazza San Pietro prima dell'inizio della messa di Pasqua, che sara' celebrata da Benedetto XVI con i cardinali diaconi Jean Louis Tauran e Raffaele Farina.
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PAPA: IN PIAZZA SAN PIETRO CON I PARAMENTI SU JEEP SCOPERTA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 apr.
Benedetto XVI e' giunto in piazza San Pietro gia' con i paramenti liturgici e prima dell'inizio della messa di Pasqua ha compiuto un breve giro tra i settori gremiti di fedeli.
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PAPA: RISURREZIONE NON E' FRUTTO DI SPECULAZIONE O MISTICISMO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 apr.
"La risurrezione di Cristo non e' il frutto di una speculazione, di un'esperienza mistica: e' un avvenimento, che certamente oltrepassa la storia, ma che avviene in un momento preciso della storia e lascia in essa un'impronta indelebile". Lo ha riaffermato Benedetto XVI nel messaggio Urbi et Orbi pronunciato oggi dopo la messa di Pasqua. "La luce che abbaglio' le guardie poste a vigilare il sepolcro di Gesu' ha attraversato il tempo e lo spazio. E' una luce diversa, divina, che ha squarciato le tenebre della morte e ha portato nel mondo lo splendore di Dio, lo splendore della Verita' e del Bene", ha ricordato dalla loggia della basilica Vaticana, affacciato su una piazza San Pietro gremita da oltre 100 mila fedeli. "Fino ad oggi - ha aggiunto - anche nella nostra era di comunicazioni ultratecnologiche, la fede dei cristiani si basa su quell'annuncio, sulla testimonianza di quelle sorelle e di quei fratelli che hanno visto prima il masso rovesciato e la tomba vuota, poi i misteriosi messaggeri i quali attestavano che Gesu', il Crocifisso, era risorto; quindi Lui stesso, il Maestro e Signore, vivo e tangibile, apparso a Maria di Magdala, ai due discepoli di Emmaus, infine a tutti gli undici, riuniti nel Cenacolo".
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PAPA: ANCORA TROPPI DEBOLI GEMONO PER MISERIA E GUERRE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 apr.
"L'invito alla lode, che si leva oggi dal cuore della Chiesa, i 'cieli' rispondono pienamente: le schiere degli angeli, dei santi e dei beati si uniscono unanimi alla nostra esultanza. In Cielo tutto e' pace e letizia. Ma non e' cosi', purtroppo, sulla terra!". Lo ha denunciato il Papa nel messaggio Urbi et Orbi pronunciato dalla loggia della Basilica di San Pietro. "Qui, in questo nostro mondo - ha scandito - l'alleluia pasquale contrasta ancora con i lamenti e le grida che provengono da tante situazioni dolorose: miseria, fame, malattie, guerre, violenze". "Eppure - ha aggiunto il Papa - proprio per questo Cristo e' morto ed e' risorto! E' morto anche a causa dei nostri peccati di oggi, ed e' risorto anche per la redenzione della nostra storia di oggi". "Percio', questo mio messaggio - ha spiegato - vuole raggiungere tutti e, come annuncio profetico, soprattutto i popoli e le comunita' che stanno soffrendo un'ora di passione, perche' Cristo Risorto apra loro la via della liberta', della giustizia e della pace".
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PAPA: INVOCA PACE PER MEDIO ORIENTE E PER LA LIBIA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 apr.
"Possa gioire la Terra che, per prima, e' stata inondata dalla luce del Risorto. Il fulgore di Cristo raggiunga anche i Popoli del Medio Oriente, affinche' la luce della pace e della dignita' umana vinca le tenebre della divisione, dell'odio e delle violenze". E' stata questa l'invocazione commossa di Benedetto XVI nel messaggio "Urbi et Orbi" pronunciato dalla loggia della Basilica di San Pietro dopo la messa di Pasqua celebrata in piazza per oltre 100 mila fedeli. "In Libia - ha continuato - la diplomazia ed il dialogo prendano il posto delle armi e si favorisca, nell'attuale situazione conflittuale, l'accesso dei soccorsi umanitari a quanti soffrono le conseguenze dello scontro". "Nei Paesi dell'Africa settentrionale e del Medio Oriente, tutti i cittadini, e in particolare i giovani, si adoperino - ha chiesto il Papa con voce commossa - per promuovere il bene comune e per costruire societa', dove la poverta' sia sconfitta ed ogni scelta politica risulti ispirata dal rispetto per la persona umana".
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PAPA: ACCOGLIERE PROFUGHI DA NORD AFRICA E COSTA D'AVORIO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 apr.
"Ai tanti profughi e ai rifugiati, che provengono da vari Paesi africani e sono stati costretti a lasciare gli affetti piu' cari arrivi la solidarieta' di tutti; gli uomini di buona volonta' siano illuminati ad aprire il cuore all'accoglienza, affinche' in modo solidale e concertato si possa venire incontro alle necessita' impellenti di tanti fratelli; a quanti si prodigano in generosi sforzi e offrono esemplari testimonianze in questa direzione giunga il nostro conforto e apprezzamento". Lo ha chiesto Bendetto XVI nel messaggio "Urbi et Orbi". "Possa ricomporsi - ha aggiunto - la civile convivenza tra le popolazioni della Costa d'Avorio, dove e' urgente intraprendere un cammino di riconciliazione e di perdono per curare le profonde ferite provocate dalle recenti violenze".
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PAPA: GIAPPONE RITROVI LA SPERANZA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 apr.
"Possano trovare consolazione e speranza la terra del Giappone, mentre affronta le drammatiche conseguenze del recente terremoto, e i Paesi che nei mesi scorsi sono stati provati da calamita' naturali che hanno seminato dolore e angoscia". Lo ha chiesto Bendetto XVI nel messaggio "Urbi et Orbi".
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PAPA: CHIEDE UNITA' E CONCORDIA PER L'ITALIA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 apr.
L'augurio di Bendetto XVI agli "uomini e donne di Roma e d'Italia", rivolto al termine del messaggio "Urbi et Orbi" e' che "il Signore risorto risvegli nei singoli, nelle famiglie e nelle comunita' un desiderio ancora piu' grande di unita' e di concordia". "Ponete la vostra forza - ha chiesto il Papa - nella forza della croce e della Risurrezione di Cristo; una forza che sostiene quanti si impegnano generosamente per il bene comune".
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PAPA: RICORDA I CRISTIANI PERSEGUITATI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 apr.
Nel suo messaggio Benedetto XVI ha voluto ricordare i cristiani perseguitati. "Gioiscano i cieli e la terra - ha invocato - per la testimonianza di quanti soffrono contraddizioni, o addirittura persecuzioni per la propria fede nel Signore Gesu'.
L'annuncio della sua vittoriosa risurrezione infonda in loro coraggio e fiducia". "Cari fratelli e sorelle - ha concluso il Papa rivolto agli oltre 100 mila fedeli presenti in piazza San Pietro - Cristo risorto cammina davanti a noi verso i nuovi cieli e la terra nuova in cui finalmente vivremo tutti come un'unica famiglia, figli dello stesso Padre. Lui e' con noi fino alla fine dei tempi.
Camminiamo dietro a Lui - ha concluso - in questo mondo ferito, cantando l'alleluia. Nel nostro cuore c'e' gioia e dolore, sul nostro viso sorrisi e lacrime. Cosi' e' la nostra realta' terrena. Ma Cristo e' risorto, e' vivo e cammina con noi. Per questo cantiamo e camminiamo, fedeli al nostro impegno in questo mondo, con lo sguardo rivolto al Cielo".
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