lunedì 4 aprile 2011

L'Independent finalmente ammette: la gran parte degli abusi emersi negli ultimi dodici mesi si sono verificati sotto altri Pontificati, ma Benedetto XVI si è preso la colpa per tutti

Clicca qui per leggere l'articolo. Qui una traduzione sommaria.
Fa piacere che finalmente un giornale di grido faccia sue le considerazioni che questo blog fece in tempi non sospetti, ma ormai e' tardi. Sara' la storia a giudicare sia quanto accaduto nella Chiesa nei decenni passati sia il comportamento dei mass media che nel 2010 non hanno certo informato i lettori in modo obiettivo e corretto.
Chi vuole bene a Papa Benedetto ha fatto cio' che ha potuto, ma probabilmente non e' stato sufficiente. C'e' un sapore amaro in bocca soprattutto quando si constata che, passata la bufera, siamo ancora allo stesso punto.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Raffa, alleluja.
Peccato che certa stampa, nel presentare libri appena usciti, straparli ancora di chiesa trionfante. Naturalmente il trionfo è pre 2005.
Alessia

Anonimo ha detto...

Sono preoccupata dal post beatificazione, quando i belli addormentati, tanto attivi 2010, potrebbero improvvisamente decidere svegliarsi.
Alessia

Alice ha detto...

Adesso che sappiamo che le "colpe" erano di Paolo VI o Giovanni Paolo II o Giovanni XXIII ci rallegriamo!!!

Anonimo ha detto...

infatti per alice le colpe se le deve prendere tutte ratzinger.

Raffaella ha detto...

Concordo con te, Alessia!
R.

Alice ha detto...

Il problema non è Ratzinger o Pinco Pallino, il problema è la Chiesa.

Anonimo ha detto...

Nessuno si rallegra, Alice. Semmai, si ci si duole che la pulizia sia iniziata così tardi e che uno solo abbia pagato per le omissioni tutti, in particolare per quelle dell'immediato predecessore presto beato. Non mi piace fare la Cassandra, ma il peggio forse deve ancora iniziare.
Alessia

Alice ha detto...

E poi onestamente caro anonimo comincio a pensare il contrario. Sono i Ratzingeriani che usano il caso pedofilia o Maciel (di cui giustamente non importa nulla a nessuno in quanto è un caso chiuso)come clava contro il resto della Chiesa, enfatizzandolo più di quanto siano riusciti a fare Corriere e soci. Mi spiace per Benedetto che ne viene sporcato ma tant'è, esiste il libero arbitrio.
:-))

Anonimo ha detto...

caso chiuso?
pia illusione alice.
ne vedremo delle belle.

Anonimo ha detto...

Purtroppo, Alice, il caso Maciel è tutt'altro che chiuso. E' appena gli inizi e non è vero che non interessa a nessuno. I media lo stanno semplicemente tenendo "in caldo" per farlo deflagrare, magari poco dopo la prematura beatificazione di Wojtyla. Non ti illudere.
Alessia

Raffaella ha detto...

Da noi in Europa non se ne parla, ma i media dell'America Latina pullulano di articoli e di testimonianze choc di chi e' uscito dalla Legione.
Come Alessia penso che il caso sia volutamente tenuto in sordina.
Non si illudano, pero', i cari media: questo prolungato silenzio (prima e dopo la morte di Maciel) li rende complici. Il blog parla del caso perche' solo cosi', in futuro, potremo andare a testa alta urlando: dove erano tutti quanti mentre le vittime gridano giustizia?
E' un errore sottovalutare la portata del caso Maciel che io ho sempre considerato la "chiave di volta".
R.

anonimo della boemia ha detto...

ma alice dove'eri lo scorso anno quando tutti,resto della chiesa incluso e plaudente,usavano la pedofilia contro ratzinger e solo contro ratzinger?
purtroppo siamo solo agli inizi.

mariateresa ha detto...

anche nel mondo anglosassone il caso Maciel è studiato attentamente; di recente anche il NCR ha pubblicato un'inchiesta durata anni sui Legionari, ma non è certo solo il mondo progressista a interessarsene. Anche il mondo tradizionalista è attento.
E' in Italia che la salivazione è azzerata su questo argomento .
Ma non è concluso nulla.
Voglio essere chiara: nessuno si compiace di questo, ma i fatti sono fatti e dire che tutto è concluso non è un fatto ma una speranza .
Quanto al fatto (perchè è un fatto anche questo) che Benedetto si è cercato di farlo pagare per tutti, non è un'affermazione che facciamo a seguito di qualche canna fumata ma il parere anche di Navarro Valls

http://www.periodistadigital.com/religion/vaticano/2010/05/16/navarro-valls-juanpablo-benedicto-pederastia-vaticano-iglesia.shtml

Naturalmente Navarro non carica di colpe GPII, figurarsi, ma almeno non è così orbo da negare che il suo successore è diventato un capro espiatorio.

Sinceramente mi fa pena dovere ripetere queste cose che sono evidenti anche a un cieco ma vedo che a volte necessario rispolverare l'ovvio e l'eclatante.

logos ha detto...

vorrei fare un ragionamento.
al contrario delle illusioni di vaticano cei e chiesa polacca, la beatificazione di papa woytjla non sembra entusiasmare l'orbe cattolico intero.
quella che fra venti anni poteva essere una festa condivisa, come lo fu la beatificazione di roncalli, rischia di diventare la festa di tantissimi ma la tristezza e la delusione di alcuni.
la ragione è logica, il mio vuole essere un ragionamento logico.
non è possibile mettere alla gogna un papa e beatificarne un altro se i due hanno collaborato per anni e anni.
si dividano meriti e colpe.
mi rincresce ma penso che papa ratzinger abbia commesso un errore.

mariateresa ha detto...

una commissione ha lavorato 5 anni per questa beatificazione, santa paletta. Per 5 anni hanno fatto le parole crociate per passarsi il tempo o hanno lavorato con coscienza?
Il Papa ha accorciato un percorso ma il percorso c'è stato e 5 anni non sono poi un brustolino. O no?
Ci sono sì dei motivi di dubbio e dei timori ma personalmente non entro su questo terreno perchè dovrei postulare la malafede o l'approssimazione di chi ha lavorato questi 5 anni e proprio non me la sento e non lo credo.
E lasciamo stare papa Benedetto.

gemma ha detto...

cara mariateresa, la penso come te

euge ha detto...

Sono con te mariateresa...............!