domenica 3 aprile 2011

Per decisione del Papa saranno beati padre Vismara, missionario in Myanmar, 23 martiri uccisi in Spagna e un ghigliottinato dai Giacobini. Il Papa riconosce anche le virtù eroiche di un seminarista quattrordicenne di Ratisbona (Izzo)

PAPA: SARA' BEATO PADRE VISMARA, MISSIONARIO IN MYANMAR

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 apr.

Benedetto XVI ha approvato oggi un miracolo attribuito all'intercessione di padre Clemente Vismara del Pontificio Istituto Missioni Estere morto a Mong Ping in Myanmar nel 1988 all'eta' di 91 anni.
Era nato, infatti, ad Agrate Brianza il 6 settembre 1897. Il missionario sara' dunque proclamato beato nei prossimi mesi. Con lui saliranno all'onore degli altari, in quanto il Papa ha approvato i relativi miracoli, anche il prete milanese don Serafino Morazzone, sacerdote diocesano vissuto a cavallo tra il '700 e l'800, suor Elena Aiello, Fondatrice della Congregazione delle Suore Minime della Passione, nata a Montalto Uffugonel nel 1895 e morta a Roma nel 1961, suor Enrica Alfieri, al secolo Maria Angela, della Congregazione delle Suore della Carita', nata a Borgovercelli nel 1891 e morta a Milano nel 1951. Un miracolo, infine, e' stato approvato dal Pontefice anche per la religiosa spagnola suor Maria Caterina Irigoyen Echegaray, in religione Maria dello Sposalizio, della Congregazione delle Serve di Maria Ministre degli Infermi, nata a Pamplona nel 1848 e morta a Madrid nel 1918.
Invocato come "il santo dei bambini", nel paese asiatico dove ha svolto la missione, padre Clemente Vismara e' stato proclamato dai vescovi "il Patriarca della Birmania", dove ha vissuto 65 anni fondando quattro distretti missionari nella diocesi di Kengtung, estesa un terzo dell'Italia e situata ai confini con la Cina e la Thailandia, fra popoli tribali, guerriglie e dittature, bande di trafficanti di droga, miserie e pestilenze, fame e lebbra. Suor Battistina Sironi, delle suore di Maria Bambina, che l'ha accompagnato per 32 anni, ha testimoniato che padre Clemente era sempre allegro, e che cantava quando aveva davanti a se' problemi veramente grandi; allora la suora sapeva che i pericoli erano gravi e bisognava portare in chiesa bambini e bambine per pregare. Padre Piero Gheddo, storico e postulatore del Pime, ha raccontato al sito Zenit.org che padre Vismara era "lieto nel Signore", era "sempre sorridente" e che in una occasione, in una lettera inviata al Superiore Generale il 21 novembre 1955, scrisse: "Stia bene, sia buono e non faccia mai la faccia scura, perche' la vita e' la fiaba piu' bella, anche se si e' vecchi come lei". In un'altra lettera, del 7 gennaio 1975, disse invece: "Se non stiamo allegri noi in questo mondo, chi mai puo' stare allegro?". Padre Gheddo afferma che Padre Vismara ha "vissuto la vita ordinaria del missionario in modo straordinario, con un senso poetico e avventuroso dell'esistenza che sapeva trasmettere nei suoi scritti". Dalle 2300 lettere finora raccolte e dalle centinaia di articoli pubblicati in varie lingue dal Venerabile, emerge un grande amore per i piu' piccoli e poveri e un entusiasmo contagioso per la missione di far conoscere Cristo. "Viveva con gioia e comunicava la sua esperienza - ha sottolineato padre Gheddo - suscitando con i suoi scritti numerose vocazioni missionarie". Per Padre Gheddo il riconoscimento delle virtu' eroiche di padre Clemente "e' provvidenziale" soprattutto "per la giovane Chiesa di Birmania (Myanmar), i cui vescovi, quando nel 1977 ha compiuto gli 80 anni, l'hanno proclamato 'Patriarca della Birmania' e oggi ne diffondono la devozione".
"Il riconoscimento della sua testimonianza cristiana e' importante anche per il Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), perche' - ha spiegato padre Gheddo - egli rappresenta il tipo classico del missionario nella nostra tradizione di 158 anni: un uomo che ha orientato tutta la sua vita all'annunzio di Cristo ai non cristiani, con grande fiducia nella Provvidenza e attenzione ai piu' piccoli e poveri del popolo fra il quale e' stato mandato". In Birmania, a venti anni dalla sua morte e a dodici dall'inizio della sua causa di beatificazione, la popolarita' di padre Clemente Vismara e' ancora molto diffusa, soprattutto nella sua diocesi di Kengtung, dov'e' vissuto 65 anni. Il vescovo (oggi emerito) di Kengtung, mons. Abramo Than, suo grande ammiratore, ha promosso la sua devozione diffondendo migliaia di immaginette di padre Clemente e chiedendo di invocare la sua intercessione per la guarigione di molti ammalati. Ha raccontato padre Gheddo che anche in Italia "sono centinaia le lettere ricevute da devoti che pregano padre Clemente, molte anche le segnalazioni di grazie ricevute". Il processo diocesano per la beatificazione di padre Clemente Vismara e' stato iniziato il 18 ottobre 1996 ad Agrate, dal card. Carlo Maria Martini e si e' chiuso il 17 ottobre 1998, dopo le deposizioni di 130 testimoni in Birmania, Italia, Thailandia e Brasile.

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PAPA: BEATI 23 UCCISI IN SPAGNA E 1 GHIGLIOTTINATO DA GIACOBINI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 apr.

Benedetto XVI ha firmato i decreti che riconoscono il martirio del servo di Dio padre Pietro-Adriano Toulorge, sacerdote francese dei Canonici Regolari Premonstratens ucciso "in odio alla fede" a Coutances il 13 ottobre 1793, cioe' durante la Rivoluzione Francese, e quello di padre Francesco Stefano Lacal e 21 confratelli della Congregazione dei Missionari Oblati di Maria Vergine Immacolata, subito invece durante l'analoga persecuzione antireligiosa che caratterizzo' la Guerra Civile Spagnola. Con loro fu ucciso nel 1936 anche un laico, Candido Castan San Jose', del quale pure Papa Ratzinger ha riconosciuto oggi il martirio.

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PAPA: RICONOSCE VIRTU' EROICHE SEMINARISTA 14ENNE DI RATISBONA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 apr.

"Nel pregare era il piu' assiduo, nello studio il piu' diligente e nel giocare il piu' allegro. In 35 anni di seminario e' stato il mio miglior allievo. Ora abbiamo un intercessore in Cielo". Con queste parole il rettore del seminario di Ratisbona descrisse ai suoi funerali, nel 1944, la personalita' di Bernhard Lehner, un ragazzo morto ad appena 14 anni di difterite, del quale Benedetto XVI ha riconosciuto oggi le "virtu' eroiche".
Figlio di un falegname, Bernhard era entrato a 11 anni nel seminario di Ratisbona grazie a una dispensa. Ammalatosi offri' le sue sofferenze perche' tornasse la pace nel mondo sconvolto dalla seconda guerra mondiale. Era nato a Herrngiersdorf in Germania nel 1930 ed e' morto a Ratisbona il 24 gennaio 1944. Ogni anno nella diocesi tedesca viene ricordato con la "Bernhard Fest" che testimonia il perdurare della fama di santita' di questo ragazzo. Il Papa ha approvato oggi anche le "virtu' eroiche" di mons. Tommaso Kurialacherry, primo vescovo di Changanacherry in India e fondatore delle Suore dell'Adorazione del Ss.mo Sacramento, nato a Champakulam nel 1873 e morto a Roma nel 1925 e di fratel Teofanio Leone Chatillon, al secolo Adolfo, religioso canadese dei Fratelli delle Scuole Cristiane nato a Nicolet nel 1871 e morto a Laval-des-Rapides nell'aprile del 1929.

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