sabato 23 aprile 2011

Sabato Santo, giorno del silenzio e dell'attesa. Il Papa presiede la Veglia Pasquale, la Notte in cui Cristo ha vinto la morte

Sabato Santo, giorno del silenzio e dell'attesa. Il Papa presiede la Veglia Pasquale, la Notte in cui Cristo ha vinto la morte

Tutta la Chiesa oggi, Sabato Santo, giorno del silenzio, è in attesa: si appresta a celebrare la solenne Veglia Pasquale, nella quale ci è annunciata la Risurrezione di Cristo. Benedetto XVI presiederà la Veglia alle 21.00, nella Basilica Vaticana. Ce ne parla Sergio Centofanti.

E’ la Notte centrale di tutto l’Anno liturgico, la Notte Santa in cui Cristo ha vinto la morte. La celebrazione ha inizio nell’atrio della Basilica di San Pietro con la benedizione del fuoco e la preparazione del cero pasquale, donato dalla Comunità Neocatecumenale di Roma. Il Papa amministra il Battesimo, la Cresima e la Prima Comunione a sei catecumeni, provenienti da Svizzera, Albania, Russia, Perù, Singapore e Cina. Nella Messa Crismale di giovedì scorso Benedetto XVI ha detto che in un certo senso “dovremmo sempre rimanere catecumeni”, non credere mai di essere arrivati, imparare sempre di nuovo ad amare Gesù e a ricercare il suo Volto. “Il conoscere Dio non si esaurisce mai”. Domani mattina, alle 10.15, Il Papa celebra sul sagrato della Basilica Vaticana, la solenne celebrazione della Messa del giorno nella Pasqua. Il rito si apre con il rito del Resurrexit, che prevede l’apertura dell’immagine del Risorto. Si tratta della neo “Acheropita”, una icona realizzata a partire dal prototipo medioevale, costituita dall’immagine dipinta del Salvatore, seduto in trono, con due sportelli laterali. Quest’anno, per una felice coincidenza, cattolici e ortodossi celebrano la Pasqua nello stesso giorno: per questo, dopo la proclamazione del Vangelo, un coro ortodosso canta un Tropario del Proprio Pasquale. Alle 12.00, dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana, il Pontefice rivolge il Messaggio pasquale e prima di impartire la Benedizione «Urbi et Orbi», pronuncia l’augurio di Pasqua in numerose lingue. Anche quest’anno, com’è ormai consuetudine dal 1985, la decorazione floreale di Piazza San Pietro per la Pasqua è offerta e curata da un gruppo di artisti olandesi, sotto la guida del maestro compositore Charles van der Voort. I colori dominanti sono come sempre il giallo e il bianco, che simboleggiano la luce e la gioia del messaggio pasquale, oltre ad essere i colori della bandiera vaticana. Tantissimi i fiori: dalle rose ai gigli e ai tulipani, e ancora narcisi, giacinti e un’ampia varietà di alberi e piante da giardino. Questa Pasqua, inoltre, vede altre due felici coincidenze: proprio domani, infatti, ricorrono il sesto anniversario dell’inizio del Ministero Petrino di Benedetto XVI e l’anniversario del Battesimo di Sant’Agostino, santo particolarmente caro al Papa, avvenuto per le mani di Sant’Ambrogio nella notte di Pasqua del 24 aprile 387.

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