sabato 23 aprile 2011

Beatificazione di Papa Wojtyla, Orp organizza, l'Agi è media partner. Lo speciale di Salvatore Izzo

WOJTYLA: TRA 8 GIORNI BEATO, ORP ORGANIZZA, AGI MEDIA PARTNER

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 apr.

E' iniziato il conto alla rovescia: mancano 8 giorni alla beatificazione di Giovanni Paolo II. L'organizzazione dell'evento e' stata affidata dal Vicariato di Roma - che ha promosso la causa di canonizzazione - all'Opera Romana Pellegrinaggi, che e' un suo organismo pastorale. L'Agenzia Italia e' media partner e ogni giorno seguira' l'evento con servizi dedicati e uno speciale sul sito www.agi.it (http://www.agi.it/cronaca/beatificazione-giovanni-paolo-ii).

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WOJTYLA: CON IL GIUBILEO HA INTRODOTTO IL NUOVO MILLENNIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 apr.

Rinsaldare la Chiesa per varcare la soglia del terzo millennio: era questo il "mandato" che era stato affidato a Karol Wojtyla, per bocca del primate polacco Stefan Wyszynski, nel drammatico conclave dell'autunno del 1978, quando i cardinali dovettero tornare in gran fretta nella Sistina per eleggere il successore di Papa Albino Luciani, durato appena 33 giorni. "Introdurrai la Chiesa nel nuovo millennio", gli aveva detto il suo "maestro" ed e' per questo che il Grande Giubileo del 2000 e' stato vissuto dallo stesso Papa Wojtyla come il culmine del suo Pontificato.
Non che dopo la chiusura della Porta Santa siano mancati momenti e gesti significativi, basta pensare al grande incontro interreligioso per la pace del 24 gennaio 2002 ad Assisi ed anche alla visita compiuta nel maggio precedente in Grecia, con l'incontro con gli Ortodossi all'Aeropago, e in Siria, con la prima visita di un Papa in una Moschea, quella di Damasco. Questi gesti pero' completavano un percorso gia' avviato: il quarto viaggio internazionale del Papa, nel novembre del 1979, ad esempio, era stato ad Al Fanar, in Turchia, per rendere omaggio al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, cosi' come nel 1986 Giovanni Paolo II era stato il primo Papa a mettere piede in una Sinagoga, quella di Roma. Significative, in questa ottica di avvicinamento e dialogo, sono state le due riconsegne: quella dell'icona della Madre di Dio di Kazan, tornata in Russia dopo la cerimonia di restituzione del 25 agosto 2004, e quella, il 27 novembre 2004, delle reliquie dei santi Gregorio Nazianzeo e Giovanni Crisostomo, riportate a Costantinopoli da Bartolomeo I. E certamente le limitazioni fisiche non hanno attenuato la dedizione e la forza del suo ministero. Tanto da aver avuto il coraggio di intraprendere a 83 anni appena compiuti il 100esimo viaggio internazionale del Pontificato, in Croazia, con una coda nella Repubblica Serbo-Bosniaca, impegnativa e ricca di significato. Mentre il viaggio numero 103 era stato lo scorso giugno in Svizzera per un incontro con i giovani. L'ultimo viaggio, il 104esimo, a Lourdes, vero atto di eroismo di un uomo impedito in ogni movimento dalla sua malattia.
Ma le immagini che tutti ricorderemo di questo Papa restano quelle del Grande Giubileo: dall'apertura della Porta Santa di San Pietro, passando per il rito ecumenico che caratterizzo' l'apertura di quella della Basilica di San Paolo, per il "mea culpa" pronunciato il 12 marzo per mettere al bando nella Chiesa ogni tentazione di discriminazione razziale, sessuale e ideologica e per la proclamazione al Colosseo del "Martirologio del 2000", che non e' piu' soltanto cattolico, fino al pellegrinaggio in Terra Santa, iniziato in febbraio al Sinai e culminato in marzo con il gesto straordinario della preghiera al Muro del Pianto, ed infine il colpo di scena della rivelazione a Fatima di una parte del terzo segreto affidato dalla Vergine ai pastorelli, nel quale era previsto con 65 anni di anticipo l'attentato del 13 maggio 1981 in piazza San Pietro.

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WOJTYLA: LE 14 ENCICLICHE DEL PAPA POETA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 apr.

Quattordici encicliche, quattordici esortazioni apostoliche e numerose lettere: Giovanni Paolo II e' stato in questo senso uno dei Papi piu' prolifici. Tematica prevalente dei suoi documenti e' stata la dottrina sociale, alla quale ha dedicato integralmente tre encicliche: la "Laborem exercens" del 1981, la "Sollicitudo Rei Socialis" dell'87 e la "Centesimus Annus" scritta nel '91 in occasione del centenario della "Rerum novarum" di Leone XIII. Ma anche nella sua prima enciclica, la "Redemptor hominis", del '79, c'e' una accorata difesa della dignita' del lavoro, e i temi della giustizia sociale tornano anche nella numero 10, che e' forse la piu' esemplificativa del suo pensiero (Wojtyla e' stato per molti anni docente di etica all'Universita' di Lublino): la "Veritatis Splendor" pubblicata il 5 ottobre del'93 e dedicata ai fondamenti oggettivi della morale. Un tema quest'ultimo presente pure nella seconda enciclica (la "Dives in Misericordia" dell'80). Filosofica, infine, la penultima enciclica: l'impegnativa "Fides et ratio", mentre l'ultima, "Ecclesia de eucharistia" rappresenta un forte richiamo di carattere teologico ma anche disciplinare alla centralita' e irrinunciabilita' della messa nella fede cattolica.
Le prime stesure di quasi tutte le encicliche, come e' noto, erano state scritte di suo pugno da Giovanni Paolo II e poi da lui stesso riviste dopo aver assunto i pareri degli esperti e di molti vescovi: per questo nelle loro pagine, come in altri suoi documenti ed interventi (i discorsi del Papa occupano una trentina di volumi, alcuni dei quali di 1500 pagine), e' facile ritrovare alcuni aspetti del suo carattere e traccia delle sue esperienze passate. Prima di fare il Papa, infatti, Wojtyla e' stato arcivescovo, parroco, professore universitario, ma anche operaio in fabbrica. In gioventu', poi, fu testimone della deportazione dei suoi compagni di scuola ebrei (e questo lo ricorda egli stesso nelle Lettere dedicate al 50esimo della seconda guerra mondiale).
Karol Wojtyla e' stato anche un poeta ed un autore drammatico (negli ultimi tempi, anzi, aveva rimesso mano alla sua opera poetica, arricchendola forse con nuove produzioni, anche se ai giornalisti aveva detto che si trattava ormai di "un capitolo chiuso"). I suoi versi piu' noti sono quelli dedicati alla tomba della madre, persa quando era poco piu' che un bambino. Come poeta il Papa ha cantato soprattutto la condizione dell'uomo, "sospeso tra la pietra e il cielo". Ed anche questo si ritrova nelle sue encicliche, specie quelle piu' teologiche: la "Slavorum Apostolorum" del 1985, la "Dominum et Vivificantem" del 1986, la "Redemptoris Mater" del 1987, la "Redemptoris Missio" del '91, la "Evangelium Vitae" e la "Ut unum sint" del '95. Di grande portata e' poi la lettera apostolica "Tertio millennio adveniente" che nell'indire il "Grande Giubileo del 2000" ha invitato l'intera Chiesa all'autocritica, affinche' prendendo coscienza dei suoi errori, dal caso Galilei all'acquiescenza dei cattolici tedeschi verso il nazismo, possa presentarsi come purificata alle soglie del nuovo millennio. Un altro testo che per molti versi e' equiparabile ad una enciclica e', infine, la "Mulieris Dignitatem" del 1988, la lettera apostolica con la quale ha rivendicato maggiore spazio per le donne nella societa' e nella Chiesa ma ha respinto ogni loro pretesa di accedere al sacerdozio. Da ricordare, infine, le 6 esortazioni apostoliche "postsinodali", mentre portano la firma di Giovanni Paolo II anche il nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, i 2 codici post-conciliari, quello di diritto canonico e quello che raccoglie i canoni delle chiese orientali, la Riforma della curia romana. Inoltre, numerose lettere apostoliche tra cui sono particolarmente note quelle indirizzate ai bambini; ai giovani e alle donne e quella sulla sofferenza, la Salvifici Doloris; su Agostino; per il millennio della chiesa russa. E ogni anno, dal '79, non ha mai saltato la lettera ai sacerdoti per il giovedi' santo e i messaggi per le varie "giornate" di sensibilizzazione, tra cui quello per la giornata mondiale della pace.

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WOJTYLA: CONGREGAZIONE CAUSE SANTI, ABBIAMO FATTO PRESTO E BENE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 apr.

L'iter della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II e' stato ricostruito in una nota pubblicata il 14 dicembre scorso dalla Congregazione delle Cause dei Santi. "Com'e' noto - si legge nel testo - la causa, per dispensa Pontificia, inizio' prima che fossero trascorsi i cinque anni dalla morte del Servo di Dio, richiesti dalla Normativa vigente. Tale provvedimento fu sollecitato dall'imponente fama di santita', goduta dal Papa Giovanni Paolo II in vita, in morte e dopo morte. Per il resto furono osservate integralmente le comuni disposizioni canoniche riguardanti le Cause di beatificazione e di canonizzazione. Dal giugno 2005 all'aprile 2007, furono pertanto celebrate l'inchiesta diocesana principale romana e quelle rogatoriali in diverse diocesi, sulla vita, sulle virtu' e sulla fama di santita' e di miracoli".
"La validita' giuridica dei processi canonici - ricorda la nota - fu riconosciuta dalla Congregazione delle Cause dei Santi con il decreto del 4 maggio 2007. Nel giugno 2009, esaminata la relativa 'positio', nove consultori teologi del dicastero diedero il loro parere positivo in merito all'eroicita' delle virtu' del Servo di Dio. Nel novembre successivo, seguendo l'usuale procedura, la medesima Positio fu poi sottoposta al giudizio dei cardinali e vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi, che si espressero con sentenza affermativa. Il 19 dicembre 2009 il Sommo Pontefice Benedetto XVI autorizzo' la promulgazione del Decreto sull'eroicita' delle virtu'". Inizio' cosi' la seconda fase del processo relativa questa volta alla guarigione dal "morbo di Parkinson" di suor Marie Simon Pierre Normand, religiosa dell'Institut des Petites Soeurs des Maternite's Catholiques. "I copiosi atti dell'inchiesta canonica, regolarmente istruita, unitamente alle dettagliate perizie medico-legali, furono sottoposti - spiega la nota - all'esame scientifico della Consulta Medica del dicastero delle cause dei santi il 21 ottobre 2010. I suoi periti, dopo aver studiato con l'abituale scrupolosita' le testimonianze processuali e l'intera documentazione, si espressero a favore dell'inspiegabilita' scientifica della guarigione. I consultori teologi, dopo aver preso visione delle conclusioni mediche, il 14 dicembre 2010 procedettero alla valutazione teologica del caso e, all'unanimita', riconobbero l'unicita', l'antecedenza e la coralita' dell'invocazione rivolta al Servo di Dio Giovanni Paolo II, la cui intercessione era stata efficace ai fini della prodigiosa guarigione". Infine, "l'11 gennaio 2011, si e' tenuta la Sessione Ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi, i quali hanno emesso un'unanime sentenza affermativa, ritenendo miracolosa la guarigione di suor Marie Pierre Simon, in quanto compiuta da Dio con modo scientificamente inspiegabile, a seguito dell'intercessione del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, fiduciosamente invocato sia dalla stessa sanata sia da molti altri fedeli.

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WOJTYLA: PREFETTO AMATO, ESAME CAUSA PARTICOLARMENTE ACCURATO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 apr. - Nonostante le "due facilitazioni" che hanno consentito di battere di due settimane il precedente record della Beata Madre Teresa di Calcutta, elevata agli altari 6 anni e sei settimane dopo la morte, e che riguardavano "l'esonero pontificio dall'attesa dei cinque anni per il suo inizio e il passaggio per una corsia preferenziale, che non la mettesse in lista di attesa", la causa di beatificazione di Papa Wojtyla "e' stata trattata come le altre, seguendo tutti i passi previsti dalla legislazione della Congregazione delle Cause dei Santi". Lo ha assicurato ai microfoni della Radio Vaticana il prefetto della Congregazione delle cause dei santi, cardinale Angelo Amato, sottolineando che "per quanto riguarda il rigore e l'accuratezza procedurale non ci sono stati sconti". "Anzi - ha aggiunto - se posso avanzare una mia prima constatazione, proprio per onorare degnamente la memoria di questo grande Pontefice, la causa e' stata sottoposta a uno scrutinio particolarmente accurato, per fugare ogni dubbio e superare ogni difficolta'".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Amato attento...prima di fare simili affermazioni leggiti Collodi o il tuo nasino diventerà come quello di Pinocchio.