martedì 8 marzo 2011

Benedetto XVI ha deciso di rompere un (altro) tabù: per la prima volta nella storia un Papa parteciperà ad un programma televisivo (El Mundo)

Clicca qui per leggere la notizia. Qui una traduzione sommaria.

6 commenti:

Andrea Tornielli ha detto...

Ho letto con notevole interesse la la bella notizia del Corriere della Sera e ora l'eclatante ripresa del Mundo. Forse vale la pena di ricordare, a proposito di partecipazioni papali a trasmissioni televisive che:
1) Giovanni Paolo II intervenne in diretta telefonica a Porta a Porta (ottobre 1998).
2) Lo stesso Papa Wojtyla in precedenza aveva rilasciato. un'intervista al Tg1, camminando e conversando con Angela Buttiglione.
3) Benedetto XVI ha partecipato al programma Rai "La Bibbia giorno e notte" ideata dal compianto Giuseppe De Carli.
4) Lo stesso Papa Ratzinger si è già fatto intervistare in Tv, ad esempio prima di un viaggio in Germania.
Dunque: la notizia è bellissima. Ma eviterei enfatizzazioni dalle quali si possa concludere che ci troviamo di fronte a un fatto epocale, perché mi sembra che i precedenti invece ci siano tutti. Questa volta non è stato rotto alcun tabù.

Andrea Tornielli

Titta ha detto...

credo che siano tutti agitati per il fatto che passa sempre e solo il concetto che "questo papa non sa comunicare".... BXVI ha intenzione di preparare una straordinaria lezione su Gesù e viste le sue indiscutibili capacità di docente credo che chiunque avrà modo di imparare qualcosa

gemma ha detto...

non è che non sa comunicare, è che tutti sono troppo attenti a ciò che non condividono di quel che dice. Per esempio, in qualche discorso di Giovanni Paolo II ho letto critiche ai media, che se le facesse oggi papa Benedetto, apriti cielo!

Titta ha detto...

chiaro... il problema è caso mai il contrario: un linguaggio molto semplice e molto diretto che dà fastidio a moltissimi, che reagiscono screditando l'avversario su una presunta incapacità mediatica... se tutti fossero chiari almeno la metà di quanto è lui, ne guadagneremmo tutti e daremmo risalto, finalmente, ai contenuti

Andrea Tornielli ha detto...

Se posso aggiungere una cosa: proprio le interviste, i dialoghi con i sacerdoti, il dialogo con i bambini della prima comunione, etc. sono (a mio avviso) tra le pagine più belle e efficaci del pontificato. Si dice, giustamente, che Benedetto XVI sia un Papa da leggere. Ma nei dialoghi, anche in quelli senza rete, è altrettanto efficace come comunicazione. Ero presente nell'ottobre 2005 in piazza San Pietro con mia figlia che aveva fatto da poco la prima comunione: il Papa certo conosceva in precedenza le domande dei bambini, ma non aveva testi preparati. Ha parlato con spontaneità e semplicità, in modo diretto ed efficace.
Quella della partecipazione a Sua Immagine è dunque davvero una bella notizia.

Titta ha detto...

sono d'accordo: Papa Ratzinger, come interprete della tradizione filosofica occidentale, fa del dialogo il perno di tutto.... e come potrebbe essere altrimenti vista la sua estrazione... non dimentichiamo mai che è un tedesco e porta in dote tutta la filosofia e i suoi principali strumenti: logos e dialettica