sabato 26 marzo 2011

Osservatore Romano: il Papa non ha paura di usare parole rivoluzionarie (Izzo)

PAPA: OSSERVATORE, NON HA TIMORE A USARE PAROLE RIVOLUZIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 26 mar.

Nel discorso rivolto ieri a credenti e non credenti riuniti sul sagrato della cattedrale di Notre Dame di Parigi, divenuta nell'occasione un nuovo "Cortile dei gentili" come quello del Tempio di Gerusalemme che fu luogo di dialogo per eccellenza, "Benedetto XVI non ha avuto timore di assumere le parole 'liberta', uguaglianza, fraternita'', che hanno riassunto gli ideali rivoluzionari, tante volte poi brandite con asprezza contro la Chiesa e il cristianesimo, e che pure dal cristianesimo sono nate". Lo sottolinea oggi l'Osservatore Romano in un editoriale a firma del direttore, prof. Giovanni Maria Vian.
A cambiare la prospettiva per l'umanita' piu' radicalmente di qualunque rivoluzione, e' stata ricorda l'articolo, "la venuta di Cristo, quella luce vista da Giovanni che illumina ogni essere umano e ha abbattuto il muro di separazione tra ebrei e gentili, e dunque ogni divisione: anche quella tra credenti e non credenti. E perché non fosse reso difficile l’accesso dei pagani allo spazio loro riservato nel santuario di Gerusalemme Gesu' aveva cacciato chi di questo luogo si approfittava per lucro".
"Per questo - rileva il prof. Vian - Benedetto XVI in molti modi si fa capire. Come hanno dimostrato, diversamente ma con straordinaria efficacia, i suoi ultimi due libri. Ed efficaci per credenti e non credenti sono risuonate a Parigi le sue parole, rivolte ai giovani, ma piu' in generale alle donne e agli uomini di oggi". "Il Papa ha cosi' rinnovato l'invito che nel succedersi dei secoli e sino alla fine dei tempi la Chiesa - conclude l'editoriale del giornale vaticano - non si e' stancata e non si stanchera' di rivolgere: di non aver paura di aprire a Dio i cuori e le societa'".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Raffa, il chiarimento di de Paolis è arrivato.

Adesso dice ai Legionari: non ci sarà commissione per stabilire la verità, non è conveniente è non ci sono prove.

Ma chi non vuole cercare le prove tramite una commissione mai le troverà.

"A lingua doppia non s'ha da credere".

http://infocatolica.com/blog/sacroprofano.php/1103251254-title#more11853