sabato 10 settembre 2011

Il Papa all'ambasciatore di Gran Bretagna: Le leggi che si distaccano dall’etica naturale tendono a produrre frustrazione, disperazione, egoismo e mancanza di rispetto per la vita e la libertà degli altri (Izzo)

PAPA: LEGGI CONTRARIE A ETICA FAVORISCONO DIFFUSIONE VIOLENZA

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 9 set.

Le leggi che si distaccano dall’etica naturale "invece di portare a societa’ libere, eque, giuste e compassionevoli, tendono invece a produrre frustrazione, disperazione, egoismo e mancanza di rispetto per la vita e la liberta’ degli altri".
Parola di Benedetto XVI che citando i recenti incidenti di Londra e di altre citta’ inglesi ha affrontato, con il neo ambasciatore della Gran Bretagna presso la Santa Sede Nigel Marcus Baker, il tema del disagio sociale come risultato di un "realtivismo morale che va diffondendosi". Occorre, ha suggerito al governo britannico attraverso l’odierno scambio delle credenziali, "adottare politiche basate su valori duraturi che non possono essere semplicemente espressi in termini legali".
"I responsabili politici - ha proseguito Benedetto XVI - devono quindi cercare urgentemente i mezzi per sostenere l’eccellenza nell’educazione, per promuovere opportunita’ sociali e crescita economica, esaminare vie per favorire occupazione a lungo termine e produrre ricchezza in maniera piu’ equa e generalizzata a tutta la societa’".
Il Papa invita quindi a "promuovere i valori essenziali di una societa’ sana, attraverso la difesa della vita e della famiglia, una sana educazione morale dei giovani, e una stima fraterna per i poveri e i deboli".
Papa Ratzinger ha pero’ "apprezzato molto" la visita di Sua Maesta’ la Regina alla Repubblica di Irlanda definendola una "pietra miliare nel processo di riconciliazione" tra i due popoli "nonostante i disordini che si sono verificati durante la scorsa estate".
"Colgo l’occasione ancora una volta - ha detto - per incoraggiare tutti coloro che ricorrono alla violenza di mettere da parte le loro rimostranze, e cercare invece un dialogo con i loro vicini per la pace e la prosperita’ di tutta la comunita’".
Nel suo discorso il Pontefice ha parlato anche dell’importanza di lavorare per la riduzione del debito dei Paesi poveri e per i finanziamenti allo sviluppo. "Lo sviluppo sostenibile dei popoli piu’ poveri del mondo attraverso aiuti ben mirati rimane - ha ricordato - un obiettivo importante, dal momento che i popoli dei Paesi in via di sviluppo sono nostri fratelli e sorelle, di pari dignita’ e valore e meritevoli del nostro rispetto in ogni modo, e tale assistenza deve sempre mirare a migliorare le loro vite e le loro prospettive economiche".

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