sabato 29 ottobre 2011

Il Papa: purificare la cultura africana da omicidi tribali e convivenze. Venerdì la preghiera del Papa con gli studenti universitari (Izzo)

PAPA: PURIFICARE CULTURA AFRICA DA OMICIDI TRIBALI E CONVIVENZE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 29 ott.

Sono tre gli "scogli" sui quali naufragano molti cristiani in Africa.
Il primo e' il cosiddetto "amigamento", ovvero una relazione tra uomo e donna, basata sulla convivenza e non fondata sul matrimonio, che contraddice il piano di Dio per la famiglia umana. Il limitato numero di matrimoni cattolici in alcuni Paesi - denuncia il Papa ricevendo in Vaticano i presuli della Conferenza Episcopale di Angola e Sao Tome' - e' il segnale di "un'ipoteca" che grava sulla famiglia, "valore insostituibile per la stabilita'" della societa'.
Per questo bisogna aiutare le coppie ad acquisire "la necessaria maturita' umana e spirituale per rispondere responsabilmente alla loro missione di coniugi e genitori cristiani".
"Un secondo scoglio nella vostra opera di evangelizzazione - continua Benedetto XVI sempre rivolgendosi ai vescovi - riguarda una divisione lacerante: il cuore dei battezzati e' ancora diviso tra cristianesimo e religioni tradizionali africane".
Il ricorso a pratiche incompatibili con la sequela di Cristo porta anche a conseguenze drammatiche, come l'esclusione sociale e anche l'assassinio di bambini e anziani, "condannati da falsi dettami della stregoneria", mentre per i cristiani "la vita umana e' sacra in tutte le sue fasi". Il Papa, indica, infine un altro scoglio, formato ugualmente dai "resti del tribalismo etnico" che porta le comunita' a chiudersi, a non accettare persone originarie di altre regioni del Paese mentre nella Chiesa, nuova famiglia di tutti coloro che credono in Gesu' non c'e' posto per alcun tipo di divisione", Per il Papa teologo, il primo e specifico contributo della Chiesa ai popoli d'Africa e' proprio la proclamazione del Vangelo.
"Siamo percio' impegnati - spiega - a continuare vigorosamente la proclamazione del Vangelo ai popoli d'Africa, perche' la vita in Cristo e' il primo e principale fattore di sviluppo". Non si tratta pero' di annunciare "una parola consolatoria, ma dirompente, che chiama a conversione" e "rende accessibile l'incontro con il Signore".
"Con la speranza di mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell'incontro con Cristo", il Papa ricorda di aver deciso di proclamare un Anno delle fede, "perche' la Chiesa intera possa offrire a tutti un volto piu' bello e credibile, riflesso piu' chiaro del volto del Signore". I cristiani - sottolinea infine - respirano lo spirito del loro tempo e subiscono la pressione dei costumi della societa' in cui vivono". Ricordando con gioia il viaggio compiuto in Angola nel marzo 2009, il Papa conclude confermando che nella prossima visita in Benin dal 18 al 20 novembre consegnera' al Popolo di Dio l'Esortazione apostolica, frutto del secondo Sinodo per l'Africa.

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PAPA: VENERDI' PREGHIERA CON GLI STUDENTI UNIVERSITARI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 29 ott.

Benedetto XVI presiedera' la celebrazione dei vespri con gli studenti delle Pontificie Universita', per l'inizio dell'Anno Accademico, nella Basilica Vaticana, venerdi' 4 novembre 2011, alle ore 17.30.

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