BENEDETTO XVI: UDIENZA, IL CRISTIANO DEVE “ESSERE FERMENTO NUOVO NEL MONDO”
San Paolo ci indica anche quali sono le “cose di lassù”, che il cristiano deve invece cercare e gustare. “Esse – ha spiegato il Papa - riguardano ciò che appartiene all’‘uomo nuovo’, che si è rivestito di Cristo una volta per tutte nel Battesimo, ma che ha sempre bisogno di rinnovarsi ‘ad immagine di Colui che lo ha creato’”. San Paolo è “ben lontano dall'invitare i cristiani, ciascuno di noi, ad evadere dal mondo nel quale Dio ci ha posti. È vero che noi siamo cittadini di un'altra ‘città’, dove si trova la nostra vera patria, ma il cammino verso questa meta dobbiamo percorrerlo quotidianamente su questa terra. Partecipando fin d'ora alla vita del Cristo risorto dobbiamo vivere da uomini nuovi in questo mondo, nel cuore della città terrena”. E questa “è la via non solo per trasformare noi stessi, ma per trasformare il mondo, per dare alla città terrena un volto nuovo che favorisca lo sviluppo dell'uomo e della società secondo la logica della solidarietà, della bontà, nel profondo rispetto della dignità propria di ciascuno”. L’Apostolo “ci ricorda quali sono le virtù che devono accompagnare la vita cristiana; al vertice c'è la carità, alla quale tutte le altre sono correlate come alla fonte e alla matrice. Essa riassume e compendia ‘le cose del cielo’: la carità che, con la fede e la speranza, rappresenta la grande regola di vita del cristiano e ne definisce la natura profonda”.
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