IMMIGRATI: CARD. BERTONE, L'EUROPA HA PROFONDAMENTE DELUSO
(ASCA) - Roma, 12 apr
L'Europa ''ritrovi la sua anima, un'anima di grande solidarieta', di generosita' soprattutto verso queste popolazioni che sono in emergenza'' e ''non lasci sola l'Italia''. E' l'appello che il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, ha lanciato questo pomeriggio a Roma, parlando a margine di un convegno dedicato al card. Giuseppe Siri.
Il segretario di Stato vaticano ha espresso condivisione verso il richiamo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a non scherzare sull'Europa, ammettendo al contempo che ''l'Europa ha profondamente deluso e credo che i primi ad essere delusi - ha aggiunto - sarebbero i padri fondatori''.
''L'Europa - ha rimarcato il card. Bertone - ha perso il suo spirito profondo, che e' uno spirito di grande solidarieta', prima di tutto tra i popoli europei e poi verso gli altri popoli''.
E tra questi vi sono quelli africani, che l'Occidente ''ha tanto sfruttato'', ma proprio oggi, ha concluso Bertone, ''sembra che l'Europa volti le spalle all'Africa''.
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Io in verita' non sono delusa perche' non sono posso essere delusa per qualcosa che sapevo da tempo. Non mi aspettavo niente di piu' e niente di meno.
L'Europa e' solo un'associazione economica, un palazzo senza fondamenta in cui prevalgono gli interessi di parte ed in particolare quelli dei piu' forti.
Pia illusione quella di avere la solidarieta' degli altri Stati.
R.
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3 commenti:
Anch'io non mi aspettavo nulla. L'unione può esistere solo in termini economici ammesso che sia vero, per il resto, ognuno si fa gli affari e gli interessi propri e noi che siamo sul Mediterraneo siamo i più esposti, in tutti sensi, a flussi migratori di ogni genere, e, nonostante tutto, forse anche i più accoglienti, pur avendo un mare di problemi e tanta povertà anche tra chi, prima dell'euro, viveva abbastanza tranquillo.
Come cattolico praticante, di lungo corso, non ho alcuna difficoltà ad affermare che trovo sbagliato l'intervento del Card. Bertone, e di altri insigni prelati che lo hanno preceduto nei giorni scorsi, sulla stess materia, "l'immigrazione clandestina dalla Tunisia". Non ho ancora portato il "cervello all'ammasso" e, da cattolico che nel suo piccolo cerca di usarlo, noto, troppo frequentemente, affermazioni demagogiche di esponenti della Chiesa, roba da lasciar fare ai politici di professione, questi ultimi spesso soggetti privi di remore morali.
Troppo spesso ho ricavato "robustamente" la convinzione che la Chiesa parli di "regole e di ordine per la crescita", ma desideri sostanzialmente il contrario; in altre parole in parecchie circostanze ho avuto l'impressione che "il caos" (solo formalmente non voluto dalla Chiesa) sia in realtà una condizione nella quale essa si trovi a suo agio, perché, sotto il disordine sociale essa può aspirare ad esternare un suo ruolo propositivo. Nell'ordine, questo ruolo diminuisce.
Nel caso dell'immigrazione clandestina occorre precisare alcune cose:
1) il caos dei paesi islamici è colpa dei loro governi, della mentalità della loro gente, del disordine intrinseco ed autolimitante della clultura islamica;
2) in Tunisia sono stati liberati dalle carceri 26.000 detenuti, la maggior parte "comuni"; una fetta consistente di questi è certamente quella che si è messa in mare per l'Italia. A Lampedusa ci sono stati 690 reati contro privati, secondo le denuncie ai carabinieri;
3) nessun paese può ritenersi "sovrano" se le sue frontiere diventano dei colabrodi dalle cui maglie approdano centinaia di migliaia di persone;
4) parlare di "profughi" nei paesi islamici e del Centr-Nord Africa è affermazione lampantemente idiota, che fornisce ai nostri imbelli politici l'occasione per giustificare pubblicamente la loro incapacità a gestire il controllo delle frontiere; nei paesi islamici ed in Africa non esiste un solo paese il cui governo ed il cui regime possano minimamente assomigliare ad un regime democratico occidentale; vi prevalgono nettamente le tirannie; quindi, in teoria, ma anche in pratica, tutti gli islamici e gli africani, potrebbero pretendere la qualifica di profugo, perché perseguitato;
6) la crisi economica in corso non consente l'utilizzo di ulteriore mano d'opera proveniente dalle sponde dell'Africa; molti lavoratori italiani sono disocccupati ed in cass integrazione, con famiglie in difficoltà per insufficienza di mezzi economici; i nuovi arrivati, che la Chiesa, con una certa perifidia lessicale, chiama "migranti" finiscono fatalmente nella delinquenza, a volte nel lavoro clandestino sotto pagato ed a rischio della vita; per di più, a differenza dei poveri lavoratori italiani che devono sfamare le loro famiglie e magari pagarsi l'affitto, i clandestini vivono a sbafo, si fanno mantenere dalla Caritas, non pagano gli affitti delle case popolari perchè poveri, non pagano i traporti pubblici per la stessa ragione; fanno cioè "concorrenza sleale" ai poveri ed ai disoccupati italiani.
Quando il card. Bertone critica l'Europa, come fa il governo italiano incapace di controllare le frontiere, finge di dimenticare che le regole di Schengen e gli obblighi di controllo delle frontiere esterne spettano agli stati membri, quindi nel nostro caso all'Italia; pretendere che altri paesi come la Francia, già in difficoltà a confrontarsi con 10 milioni di islamici presenti sul suo territorio, si prendano altri clandestini,senza documenti, senza indentità, magari con fedine penali pericolose, è fare demagogia "clericale", non servire i poveri e gli ultimi.
Cherokee.
Riuscirà la Chiesa, che sul fenomemo dell'immigrazione ha gli occhi aperti, e quindi vede e considera, a far cambiare idea alla UE?
Speriamo di si altrimenti qui ognuno va a ruota libera, e certamente non è di buono auspicio.
Comunque bene ha fatto la Chiesa a far sentire la sua autorevole voce.
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