lunedì 18 aprile 2011

Inside Vaticano: un ottimo documentario, con molte pecche, ma sicuramente da vedere!

Con grande piacere ieri sera ho visto "Inside Vaticano" su National Geographic Channel. Si tratta di un documentario davvero ben fatto con immagini inedite della giornata del Papa (eccetto quelle girate nell'appartamento privato di Benedetto XVI che abbiamo gia' visto nella produzione della Rai curata dal compianto De Carli). Molto belle le interviste agli uomini della sicurezza, al card. Comastri, a Mons. Pagano, al fotografo del Papa ed a molti dipendenti vaticani. Sorvolerei sui "chierichetti" ma in fondo sono stati simpatici :-)
Meravigliose le immagini della necropoli vaticana, della tomba di San Pietro, della Cappella Sistina, dei Musei e dei Giardini Vaticani.
Vale davvero la pena vedere il documentario che presenta pero' due grandi e gravi pecche.
Lo scandalo dei preti pedofili viene presentato come se fosse prerogativa esclusiva del Pontificato attuale. E' un'operazione scorretta ed ingiusta anche sul piano storico. Stiamo parlando di Benedetto XVI e quindi non poteva trattarsi di un documentario "apologetico". Occorreva pero' piu' serieta' nel trattare un argomento cosi' delicato.
Mi ha colpito molto, ma in modo negativo, la lunga intervista ad una giornalista tedesca di Radio Vaticana che non ha lesinato critiche a Pio XI e Pio XII parlando di ombre nel rapporto con gli Ebrei. Da una giornalista di Radio Vaticana ci si sarebbe aspettati piu' equilibrio. Ovviamente la responsabilita' di aprire gli Archivi sul Pontificato di Papa Pacelli viene fatta ricadere su Papa Benedetto, ma questo e' ovvio :-)
Tutto sommato, pero', consiglio a tutti la visione del documentario che dura due ore e che verra' replicato su National Geographic Channel domenica 24 aprile (Pasqua) alle 22.10.

R.

11 commenti:

mariateresa ha detto...

sì, è stato interessante. Un po' patetico il chierichetto lazzarone ma insomma....niente di grave.
La parte su Pio XII praticamente non è stata approfondita, due luoghi comuni e buonanotte e non si capisce come un'opinione di una giornalista al pubblico freghi qualcosa. Uno storico magari sì, ma una giornalista ...In definitiva l'unico documento storico presentato è la lettera di Edith Stein e riguarda Pio XI.
Sulla pedofilia è stato detto poco e meno male, per trovare da qualche altra parte qualcosa sull'argomento non si fa fatica.
Insomma io l'ho visto volentieri. Però potevano intervistare don Georg (il giovane) invece che la giornalista vanesia con frangetta.

Raffaella ha detto...

Perfetta sintesi, carissima!
R.

Anonimo ha detto...

Pe motivi contingenti a me è scappato. Raffa, ricordi il nome della vaticanista tedesca?
Alessia

Raffaella ha detto...

No, ma lo recupero :-)
Come sta tua figlia? Tutto bene?
R.

Anonimo ha detto...

Grazie, Raffy.
Quella briccona di Paola Bnedetta ha deciso di fare il suo esordio alle tre del mattino del 17, ben tre ore di ritardo :-)
La sua mamma, in ottima forma, ieri sera si è abboffata di pizza margherita con sorelle, cognati, vario parentado e amici, il suo papà è un pochetto sconvolto, ma felice, i nonni idem tanto che sono andati in gruppo a vedere Habemus Papam. Mi spiego?
:-)))
Alessia

Raffaella ha detto...

Complimenti a tutti, mamma, papa', nonni, zii e benvenuta alla piccola :-)
R.

Raffaella ha detto...

La giornalista si chiama Gudrun Sailer.
R.

gemma ha detto...

nel complesso non è stato male, ma più tardi ho fatto l'errore di fare zapping e mi sono imbattuta su canale 5, nel senso della vita secondo Bonolis. Tanto per cambiare, c'era un signore, solito teologo alternativo giovane ai tempi del 68 (ormai parlano solo loro) che inveiva contro la chiesa. Tale Matthew Fox, che ho visto in ritardo, giusto il tempo di sentirlo nostalgico dei tempi del Concilio e dell'apertura di Giovanni XXIII. Io non sono sicuramente un'anticonciliare, e Giovanni XXIII lo stimo, ma qualcuno lo dovrà spiegare ogni tanto che il Concilio lo ha solo indetto e non concluso (non sappiamo come avrebbe voluto che andasse e come sarebbe andata a finire poi con le aperture), non ha mai rinunciato nè alla messa in latino nè alla sedia gestatoria nè alla tiara tempestata di gemme, nè ai paramenti nè al pastorale dei predecessori. Poi, la fatidica domanda di rito, secondo il senso della vita anticlericale: se continua così la chiesa, dove va a finire? Risposta in sintesi: si sgretolerà come il muro di Berlino e già il Vaticano si sta sciogliendo sotto i nostri occhi, basti guardare gli scandali di pedofilia. Ringraziamento del conduttore per aver soddisfatto ancora una volta il suo senso della vita anticlericale e applausi.

Anonimo ha detto...

Il povero Matthew Fox è un povero reperto archeologico, da mò accantonato nei paesi anglofoni, che Vito Mancuso e Fazi Editore stanno tentando (invano!) di resuscitare. Certo che se Bonolis spera di aumentare l'audience sparando contro la Chiesa sbaglia di grosso.
Alessia

Raffaella ha detto...

Povero Bonolis...pare che ieri sera abbia fatto il record degli ascolti (al ribasso).
Vi rimando all'articolo di Aldo Grasso:

http://archiviostorico.corriere.it/2011/marzo/29/Bonolis_inadeguato_come_oratore_dotto_co_9_110329083.shtml

In particolare:

"A rendere un oratore credibile, diceva Aristotele, sono l' intelligenza, la virtù e la benevolenza. Quando manca una di queste tre caratteristiche, la sua credibilità è compromessa. Non sappiamo dire quale, ma l' impressione è che a Bonolis una delle tre caratteristiche manchi sempre".

R.

gemma ha detto...

ma secondo voi, perchè tra tutti i chierichetti per l'intervista è stato scelto proprio Valentino? Quello più indeciso, meno interessato agli studi , che meno si sente a suo agio e che quasi si sente in prigione in Vaticano? Come se i chierichetti fossero tenuti lì contro la loro volontà...bambini tristi, costretti a giocare dentro le mura vaticane
E guarda caso, la vaticanista scelta fa parte proprio della redazione tedesca, una delle meno ortodosse, diciamo, e guarda caso, sfrutta il suo pass per accedere proprio agli archivi in relazione a vicende di Pio XII e gli ebrei.
La parte più interessante alla fine, a parte le immagini della giornata del Papa, che già avevamo visto altrove, è stata quella sulla tomba di Pietro e delle immagini sotterranee, con la guida di Comastri. Il resto mi è parso un pò pilotato