Pedofilia/ Vescovo belga ammette aver abusato di secondo nipote
"Non pensavo che avesse quell'impatto, non mi sento pedofilo"
Roma, 15 apr. (TMNews)
Il vescovo belga Roger Vangheluwe, sospeso dall'incarico l'anno scorso dopo aver ammesso di aver abusato sessualmente un nipote minorenne, ha riconosciuto in un'intervista tv di aver abusato anche di un secondo nipote sostenendo, peraltro, di non considerarsi un pedofilo.
"Non ho affatto l'impressione di essere un pedofilo. Era come una storiella. Non avevo l'impressione che mio nipote si opponesse, al contrario", ha detto il presule intervistato dalla televisione fiamminga 'Vt4'. Vangheluwe si è dimesso l'anno scorso e di recente ha abbandonato il Belgio per un periodo di ritiro e di cura psicologica presumibilmente in Francia. Non è noto se farà mai rientro in Belgio, sebbene nell'intervista il vescovo stesso risponda: "Non penso. Non so... cosa succederà nei prossimi cinque anni, se sarà ancora vivo". Il Vaticano, peraltro, non ha ancora concluso la procedura che potrebbe portare alla sospensione 'a divinis' o alla riduzione allo stato laicale.
Nell'intervista Vangheluwe entra in alcuni dettagli degli abusi sul primo nipote. "Come è iniziato? Come in tutte le famiglia: quando venivano in visita i miei nipoti dormivano con me. E' iniziato come un gioco con un ragazzo. Non è mai stata una questione di abuso o di violenza fisica. Non mi ha mai visto nudo e non c'è stata penetrazione". Ancora: "Non aveva nulla a che fare con la sessualità. Mi sono spesso occupato di bambini e non ho mai sentito la minima attrazione. C'era un'intimità che si instaurava". Ad ogni modo, "non ero consapevole che ciò avesse un simile impatto su mio nipote. Credevo si trattasse di cose superficiali".
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