giovedì 14 aprile 2011

Vaticano-Cina, il Papa: i Cattolici restano fedeli nonostante tutto. Santa Sede: avviare dialogo sincero e rispettoso (Izzo)

VATICANO-CINA: PAPA, CATTOLICI RESTANO FEDELI NONOSTANTE TUTTO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 14 apr.

Benedetto XVI ha voluto esaltare "il desiderio di unita' con la Sede di Pietro e con la Chiesa universale, che i fedeli cinesi non cessano di manifestare, pur in mezzo a molte difficolta’ e afflizioni".
Intervenendo alla sessione conclusiva della Commissione istituita nel 2007 per orientare il difficile cammino delle comunita’ cattoliche e la politica della Santa Sede verso Pechino, il Papa ha ricordato: "La fede della Chiesa, esposta nel Catechismo della Chiesa Cattolica e da difendere anche a prezzo di sacrifici, e’ il fondamento sul quale le comunita’ cattoliche in Cina devono crescere nell’unita’ e nella comunione".
Nel suo intervento, riferisce la Sala Stampa della Santa Sede che ha informato della decisione del Pontefice di non decretare la scomunica ai vescovi coinvolti nella recente ordinazione illecita di un presule privo del mandato apostolico, "il Santo Padre ha richiamato l’importanza della formazione, in particolare quella spirituale, perche’ la vita interiore del cristiano, educata alla preghiera personale e liturgica, faccia fronte alle sfide del momento attuale".
Infine, "affidando l’intero gregge dei fedeli cinesi all’intercessione di Maria Santissima, Regina della Cina, ha rinnovato il pressante invito a tutta la Chiesa a dedicare il giorno 24 maggio, memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, alla preghiera per la Chiesa in Cina".
"Mossi dall’amore per la Chiesa in Cina, dal dolore per le prove che sta affrontando", i membri della Commissione hanno a loro volta deciso di indirizzare un messaggio ai fedeli cinesi per "incoraggiarli".
La lettera non si limita a fotografare "il clima generale di disorientamento e di ansieta’ per il futuro, le sofferenze di alcune Circoscrizioni prive di pastori, le divisioni interne di altre, la preoccupazione di altre ancora che non hanno personale e mezzi sufficienti per far fronte ai fenomeni di crescente urbanizzazione e di spopolamento delle aree rurali". Ma mette in luce anche gli aspetti positivi e talvolta eroici della vita della Chiesa cinese. "Da una lettura dei dati", si legge nel testo, "sono emerse, anche, una fede viva e un’esperienza di Chiesa, capaci di dialogare fruttuosamente con le realta’ sociali di ciascun territorio.
L’azione congiunta di vescovi, sacerdoti, diaconi, persone consacrate e fedeli laici viene a comporre, nella maggior parte dei casi", afferma la Commissione, "un mosaico, nel quale si riflette l’immagine di Cristo e dei suoi molti discepoli" mentre anche le suore, pur "in reali ristrettezze economiche, si spendono quotidianamente nella vicinanza alle famiglie, ai giovani, agli anziani e agli ammalati" e "varie associazioni curano le opere di carita’ e di assistenza, facendosi carico delle necessita’ dei piu’ poveri e di coloro che in questi anni sono stati colpiti da inondazioni e terremoti".

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VATICANO-CINA: S.SEDE, AVVIARE DIALOGO SINCERO E RISPETTOSO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 14 apr.

"Il dialogo sincero e rispettoso con le Autorita' civili aiuti a superare le difficolta' del momento attuale, perche’ anche le relazioni con la Chiesa Cattolica contribuiscano all’armonia della societa’".
Si e’ conclusa con quest’auspicio la riunione della Commissione istituita nel 2007 dal Papa per studiare le questioni di maggiore importanza riguardanti la vita della Cheisa in Cina. Il comunicato finale fotografa tuttavia la situazione controversa della comunita’ cattolica cinese, divisa di fatto tra quella riconosciuta dal Governo e sottoposta a notevoli condizionamenti e quella sommersa, che ancora viene perseguitata, come dimostrano i ripetuti arresti.

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