lunedì 11 aprile 2011

Wojtyla, memoria liturgica il 22 ottobre. Le diocesi decideranno se celebrarla. La Santa Sede autorizza la dedicazione di chiese al nuovo beato (Izzo)

WOJTYLA: FESTA IL 22 OTTOBRE, DIOCESI DECIDERANNO SE CELEBRARLA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 apr.

Sara' celebrata il 22 ottobre (giorno della sua intronizzazione nel 1978, cioe' dell'inizio ufficiale del Pontificato) la memoria liturgica del beato Giovanni Paolo II.
Lo stabilisce un decreto della Congregazione del Culto, approvato dal Papa. Il documento dichiara obbligatoria la celebrazione a Roma e in Polonia e, demanda ai vescovi locali la possibilita' di autorizzare la celebrazione della messa propria del beato Giovanni Paolo II nelle loro diocesi, in considerazione del "carattere di eccezionalita', riconosciuto dall'intera Chiesa Cattolica sparsa su tutta la terra, che riveste la beatificazione del Venerabile Giovanni Paolo II".
"A seguito di numerose richieste circa il culto liturgico in onore del nuovo Beato, secondo i luoghi e i modi stabiliti dal diritto, questa Congregazione - si legge infatti nel testo - si da' premura di comunicare che "nell'arco dell'anno successivo alla beatificazione di Giovanni Paolo II, ossia fino al primo maggio 2012, sia possibile celebrare una santa messa di ringraziamento a Dio in luoghi e giorni significativi.
La responsabilita' di stabilire il giorno o i giorni, come anche il luogo o i luoghi del raduno del popolo di Dio, compete al vescovo diocesano per la sua diocesi" e "considerate le esigenze locali e le convenienze pastorali, si concede che si possa celebrare una santa Messa in onore del nuovo beato in una domenica durante l'anno come, altresi', in un giorno compreso tra i numeri. 10-13 della tabella dei giorni liturgici". Analogamente, stabilisce il decreto, "per le famiglie religiose compete al Superiore Generale offrire indicazioni circa giorni e luoghi significativi per l'intera famiglia religiosa".
"O Dio, ricco di misericordia, che hai chiamato il beato Giovanni Paolo II, Papa,
a guidare l'intera tua Chiesa, concedi a noi, forti del suo insegnamento, di aprire con fiducia i nostri cuori alla grazia salvifica di Cristo, unico Redentore dell'uomo". Recita cosi' la "colletta" della messa del Beato Giovanni Paolo II autorizzata oggi con un decreto pubbicato sull'Osservatore Romano. Il testo concede la possibilita' di cantare il Gloria in onore del beato e indoca le altre orazioni, il prefazio, le antifone e le letture bibliche, che sono attinte dal "Comune dei pastori, per un papa".
"Se ricorre una domenica durante l'anno - stabilisce il decreto - per le letture bibliche si potranno scegliere testi adatti dal Comune dei pastori per la prima lettura, con il relativo Salmo responsoriale, e per il Vangelo. Circa i testi liturgici si concedono come propri l'orazione colletta e la seconda lettura dell'Ufficio delle letture, col relativo responsorio".
Quanto ai "calendari propri" delle diocesi e degli istituti religiosi, "la richiesta di iscrizione della memoria facoltativa del Beato Giovanni Paolo II potra' essere presentata - chiarisce il testo - dalle Conferenze Episcopali per il loro territorio, dal vescovo diocesano per la sua diocesi, dal superiore generale per la sua famiglia religiosa".

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WOJTYLA: S. SEDE AUTORIZZA CHE GLI SI DEDICHINO CHIESE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 apr.

Il decreto sul culto a Giovanni Paolo II pubblicato oggi dall'Osservatore Romano include la possibilita' di "dedicazione di una chiesa a Dio in onore del nuovo Beato".
E non ci sara' bisogno per questo di una specifica autorizzazione vaticana se la diocesi interessata avra' gia' deciso in precedenza di inserire la memoria liturgica del beato, fissata per il 22 ottobre a Roma e in Polonia, nel proprio calendario liturgico. O se lo avra' fatto anche a suo nome la Conferenza Epicopale competente.
"La scelta del Beato Giovanni Paolo II come titolare di una chiesa - si legge nel testo redatto dalla Congregazione - prevede l'indulto della Sede Apostolica eccetto quando la sua celebrazione sia gia' iscritta nel Calendario particolare: in questo caso non e' richiesto l'indulto e al beato, nella chiesa in cui e' titolare, e' riservato il grado di festa".

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

alora sembra che c'è una riconoscenza, anche, del suo pontificato.

Anonimo ha detto...

Gli idolatri si appresteranno a festeggiare...la chiesa di duemila anni non conta nulla,Cristonon Conta nulla ,conta solo il culto di woitila!Povera chiesa com'è ridotta.
Exurge Domine e t defende causam tuam de gente non sancta ab homine iniquo et doloso erue me!

Anonimo ha detto...

Il silenzio è d'obbligo.

Gli altri beati...... anche in paradiso esistono beati e beati.

gemma ha detto...

e basta su! Se non volete festeggiare, non festeggiate

Anonimo ha detto...

Ad un primo impatto si potrebbe essere d'accordo con le considerazioni degli anonimi delle 6.15 e delle 8.03. Tuttavia credo che se i sacerdoti sapranno ben indirizzare l'ondata sentimentale che spingerà molti fedeli semplici ad un culto esagerato che potrebbe rasentare il fanatismo (padre Pio docet), la memoria di Giovanni Paolo II servirà più che altro a completare l'opera iniziata durante il pontificato, ossia avvicinare tanti alla Chiesa. Del resto, mi pare utile in proposito l'articolo, postato da Raffaella, di Massimo Introvigne sulla pietà popolare: "Benedetto XVI ha ribadito che la pietà popolare è un genuino "spazio d'incontro con Gesù Cristo e una forma di esprimere la fede della Chiesa. Pertanto, non può essere considerata come qualche cosa di secondario nella vita cristiana". Maria Pia