venerdì 8 aprile 2011

Wojtyla, Riccardi: è stato un rivoluzionario contrario alla violenza. In uscita un libro sulla lettura del Concilio da parte di Giovanni Paolo II (Izzo)

WOJTYLA: RICCARDI, E' STATO RIVOLUZIONARIO CONTRARIO A VIOLENZA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 apr.

"Giovanni Paolo II e' stato un Papa rivoluzionario ma non nella maniera della rivoluzione francese, o della rivoluzione marxista, o della rivoluzione violenta: credeva alla rivoluzione che puo' cambiare la storia".
Lo afferma ai microfoni della Radio Vaticana il prof. Andrea Riccardi, docente di storia contemporanea a Roma Tre e fondatore della Comunita' di Sant'Egidio. "Solo la storia ci fa capire la dimensione complessa di Wojtyla", spiega lo storico rivelando l'intento che si era prefissato nello scrivere "Giovanni Paolo II. La biografia", un libro che nasce, rivela l'autore, "come un debito verso Giovanni Paolo II". "Ho conosciuto il Papa - ricorda - che avevo 28, 29 anni, ed e' stato sempre aperto e gentile con me, mi ha ricevuto e abbiamo parlato tante volte. Si faceva fare tutte le domande e non aveva paura di rispondere come voleva". "Credo di avere messo al servizio di questa conoscenza - confida lo storico - il mio modesto laboratorio di storico, perche' non basta conoscere, aver vissuto i fatti, ma bisogna avere la ragione storica per saperli leggere". Per il prof. Riccardi, "se non si passa dai sentimenti alla storia il mondo dei sentimenti e' pieno di sabbie mobili", in questo senso, continua, "ho potuto dire che lascio questo testo a chi verra' dopo di noi, come speranza per il futuro". "Abbiamo bisogno - conclude Riccardi - della grandezza del suo magistero e della sua testimonianza per andare avanti".
Il libro "Giovanni Poalo II. La biografia" e' edito dalla San Paolo ed e' stato gia' tradotto in inglese, francese, tedesco, spagnolo, polacco, portoghese e croato per essere distribuito in 18 Paesi nel mondo".

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WOJTYLA: UN LIBRO SULLA SUA LETTURA DEL CONCILIO VATICANO II

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 apr.

Il Concilio Vaticano II e' l'evento di grandissima portata, che ha segnato in maniera indelebile il corso della storia non solo della Chiesa, con la cui eredita' Papa Wojtyla si e' dovuto costantemente misurare, sollecitando la Chiesa tutta a fare lo stesso. Dunque non si puo' ricostruire la vita di Karol Wojtyla se non scavando su questo tema, come ha fatto Gilfredo Marengo nel libro "Giovanni Paolo II e il Concilio. Una sfida e un compito", pubblicato nella Collana "Cristianesimo e Cultura" di Cantagalli. Marengo prende in esame non tanto il magistero di Giovanni Paolo II, quanto la sua lettura del Concilio Vaticano II, per mettere in evidenza le linee di continuita' e i momenti di rottura con la tradizione. Secondo l'autore, "un'esaltazione devozionale della figura di Giovanni Paolo II rischia di presentare il suo papato come avulso dal contesto storico in cui e' maturato, impedendo cosi' di coglierne pienamente la novita' che ha rappresentato per la vita della Chiesa e del mondo contemporaneo". Del tutto originale, ad esempio, e' stata la modalita' con cui "il Papa della comunicazione" ha scelto di "interagire con la Chiesa e con il mondo, pubblicando testi che esulano dai tradizionali generi letterari propri del magistero ecclesiale: saggi, interviste, scritti autobiografici nei quali il Papa non solo parla di se' ma offre spiegazioni e interpretazioni del suo stesso magistero, aprendo una finestra che permette di scrutare come certi documenti siano stati elaborati, capire le ragioni di alcuni interventi, e cosi' gettare una luce sulla base di pensiero su cui poggiano le loro radici".

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Le bombe in Serbia sosno state sganciate con il suo placet...

Anonimo ha detto...

Durante una visita del papa in Polonia un giornalista chiesa ad un padre gesuita:"secondo lei chi è il vitello d'oro dei nostri tempi"?
Il padre gesuita prontamente rispose:"Giovanni Paolo II", tutti lo adorano senza ascoltare quel che dice.
Dopo un certo periodo il gesuita lasciò la Compagnia e la Chiesa.
Nella risposta, eccessiva, c'era un fondo di verità. Il papa lo si deve amare e ascoltare, non adorare...è un uomo anche lui!
Papa Damaso disse:"Refert Damasus probat omnia Christus".