mercoledì 30 marzo 2011

Beatificazione di Papa Wojtyla, la battaglia della memoria (Scaramuzzi)

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

sarebbe anche ora che ratzinger decidesse di affrancarsi da wojtyla.
non può sempre risolvere i guai altrui.
alla prossima bega che salta fuori dica che non è della sua gestione.
max2

Anonimo ha detto...

Il nostro Benedetto nutre grande affetto per il suo immediato predecessore, inutile chiedergli di "affrancarsi". Quando e se scoppierà la prossima bega la affronterà, dispostissimo a pagare per colpe non sue.
Mi sono spesso chiesta perché quando gli è stato impedito di punire Maciel non ha mandato tutti al diavolo e non ha dato le dimissioni fragorosamente. La risposta è semplice, non è nelle sue corde e per non lasciare solo Wojtyla, ha aspettato il momento giusto e ha agito
Alessia

Alice ha detto...

Non si tratta di pagare e no pagare si tratta di salvare al parte sana della legione.

"«Ci sono da apportare delle correzioni - dice il Papa a Seewald - ma nel suo insieme la comunità è sana. Ci sono tanti giovani che con entusiasmo vogliono servire la fede. E non bisogna distruggere questo entusiasmo»
Parole sue.

Anonimo ha detto...

Il salvataggio della Legione è parecchio problematico, Alice. Secondo me se non si fa assoluta chiarezza sulle responsabilità interne e esterne il tentativo è fallito in partenza.
Alessia

Alice ha detto...

Lo so, infatti De Paolis ha parlato di un cammino i tre anni minimo.

Matz ha detto...

"Affrancarsi da Wojtyla"? Sarebbe un contraddirsi, visto che è stato Benedetto a far accelerare per la sua beatificazione.

Inoltre, "l'affrancamento" di BXVI da GPII è penso proprio quello che desiderano i detrattori del Papa regnante. Le ultime righe dell'articolo di Scaramuzzi sono rivelatrici in questo senso