mercoledì 6 aprile 2011

Il beato Karol sale agli altari, Giovanni Paolo II può attendere. Il card. Amato spiega che sono state riconosciute "le virtù", non "l'impatto del Pontificato" (Rodari, che ringraziamo di cuore!)

Su segnalazione di Alessia leggiamo il seguente articolo.
Mi sento di ringraziare con tutto il cuore Paolo Rodari per il coraggio dimostrato, per avere spiegato a chiare lettere che i carismi dei Papi sono diversi e per avere riconosciuto i meriti di Papa Benedetto in un tempo cosi' difficile.
Resta la domanda di fondo: come e' possibile scindere la santita' personale di un Papa dal suo Pontificato? E perche' questo non vale per Pio XII, per esempio?
Qui l'articolo del card. Amato citato da Rodari.

GRAZIE ANCORA A PAOLO RODARI PER L'ONESTA'. Purtroppo Benedetto XVI ha dedicato gran parte del Pontificato ai problemi che si e' trovato in eredita'. E' un vero peccato...una occasione persa per la Chiesa. Agghiacciante per quanto vera l'ultima frase dell'articolo.

Il beato Karol sale agli altari, Giovanni Paolo II può attendere

Il prefetto delle Cause dei santi spiega che sono state riconosciute “le virtù”, non “l’impatto del pontificato”

di Paolo Rodari

Mentre si avvicina la data della beatificazione di Giovanni Paolo II (primo maggio) un concetto le stanze vaticane vogliono trasmettere al mondo esterno: chi viene beatificato è Karol Wojtyla, non il suo pontificato.
E’ una distinzione che poche ore fa ha voluto fare anche il cardinale salesiano Angelo Amato, prefetto delle Cause dei santi, durante un incontro all’ateneo Santa Croce: “La causa di beatificazione non è giunta al suo termine per l’impatto che il pontificato ha avuto sulla storia della chiesa quanto per le virtù di fede, speranza e carità che sono state proprie della vita di Wojtyla”.
Del resto, anche l’intento di Benedetto XVI che il 3 maggio del 2005 spingeva l’allora vescovo vicario di Roma, il cardinale Camillo Ruini, ad aprire la fase diocesana del processo saltando i cinque anni che solitamente devono passare dalla morte del candidato altro non era se non quello di dare voce alla potente richiesta dei fedeli che volevano Wojtyla santo subito.
Quanto al pontificato e ai suoi problemi, ci sarebbe stato tempo. Tanto che, in fondo, il pontificato di Ratzinger si può leggere anche in questo modo, e cioè come il tentativo di mettere ordine dentro un certo disordine lasciato dal suo predecessore.
Le polemiche intorno al pontificato non sono poche. Alcune vengono da dentro la curia romana. Si sa che qualche cardinale non ha deposto al processo.
Carlo Maria Martini, ad esempio, ha criticato i viaggi internazionali del Papa che, a suo dire, avrebbero mortificato le chiese locali. Mentre i cardinali Angelo Sodano e Leonardo Sandri inizialmente non hanno voluto deporre, critici soprattutto per i tempi troppo veloci del processo, salvo poi – lo ha confermato Amato – lasciare una propria deposizione.
In curia è forte il partito dei pacelliani, ovvero di coloro che ritengono che prima di Wojtyla sarebbe stato più giusto beatificare Pio XII, il Papa che non arrivò a convocare il Concilio Vaticano II.
Tra i cardinali lontani da Roma una voce critica è stata quella del cardinale belga Godfried Danneels, arcivescovo emerito di Malines-Bruxelles.
In un’intervista a 30Giorni disse: “Io penso che si doveva rispettare la procedura normale. Se il processo di per sé avanza velocemente, va bene. Ma la santità non ha bisogno di passare per corsie preferenziali. Il processo si deve prendere tutto il tempo che serve, senza fare eccezioni. Il Papa è un battezzato come tutti gli altri.
Dunque la procedura dovrebbe essere la stessa prevista per tutti i battezzati. Non mi è piaciuto il grido ‘santo subito’ che si è sentito ai funerali, in piazza San Pietro. Non si fa così. Qualche tempo fa hanno anche detto che si trattava di una iniziativa organizzata, e questo è inaccettabile. Creare una beatificazione per acclamazione, ma non spontanea, è una cosa inaccettabile”. Danneels non fece mistero di aver avuto delle riserve su Giovanni Paolo II: “Il Papa con cui ho sentito personalmente più affinità è Paolo VI. Lui mi ha nominato vescovo. Con Paolo VI mi sento a casa. Anche Benedetto XVI ha la stessa attitudine a non gridare, a dire le cose proponendole con un po’ di fiducia. Non è il modello atletico di Wojtyla, che è stato un altro tipo di Papa. Importante, anche lui. Ma diverso da Paolo VI”.
Nessuno nella chiesa cattolica mette in dubbio la santità di Wojtyla. Ieri il cardinale Agostino Vallini, vescovo vicario di Roma, ha lodato Giovanni Paolo II perché ha insegnato a tutti “a morire e quindi a vivere”. Le critiche vertono esclusivamente su aspetti circoscritti del suo pontificato. Due i nodi emergono più di altri. Una certa diga difensiva eretta di fronte all’emergere dei casi di pedofilia nel clero e un uso non sempre limpido delle finanze che transitavano per l’Istituto delle opere di religione. Due nodi che oggi Benedetto XVI sta cercando con grande impegno di sciogliere, seppure non sia facile. Nodi e problemi che, con forza, il Vaticano vuole lasciare fuori dalla causa di beatificazione.

© - FOGLIO QUOTIDIANO

© Copyright Il Foglio, 6 aprile 2011 consultabile online anche qui, sul blog di Rodari.

39 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma Daneells (o come si scrive) dopo aver distrutto la chiesa belga e la vergognosa figura fatta nell´episodio del vescovo che aveva abusato del nipote, ha anche il coraggio di prendere parola? E di dire che il Papa è un battezzato come un altro?

Jacu

Alice ha detto...

Ma fidarsi di Benedetto, della congregazione di chi ci capisce no? Pare brutto??
Sembrano i contorsionismi fatti sul prostituto e il preservativo. A questo punto è meglio dire onestamente: non sono d'accordo con questa decisione e basta.

laura ha detto...

Purtroppo è proprio vero quello che dici cara Raffaella

Alice ha detto...

Ma poi in luce del mondo Benedetto parla del governo di W. e dice chiaramente che non ha trascurato la curia anzi l'ha organizzata lui come è adesso. Benedetto parla di approfondire e decantare la straordinarietà del suo pontificato non indica trascuratezze da risolvere.
Bho.

Alice ha detto...

E poi il processo a Maciel l'ha iniziato W. l'assegnazione dei casi di Pedofilia alla congregazione della dottrina della fede, l'ha stabilita lui. Quali sono questi errori che gli vengono imputati??
Sono più onesta i lefevriani, W non piace per la sua aria progressista e er la difesa del concilio vaticano II. Le altre sono scuse.

anonimo della boemia ha detto...

adesso sei tu alice che parli di maciel?
vedi che lo usi anche tu?
mentre ratzinger riapriva il processo in vaticano:

http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2004/november/documents/hf_jp-ii_spe_20041130_legionaries_it.html

Alice ha detto...

Senti anonimo a me di Maciel non importa nulla. ha fregato tante persone, in primo luogo i legionari che ci hanno creduto e hanno dedicato la loro vita alla legione. Per il resto il processo è iniziato quando W. era vivo il resto sono chiacchiere.

Alice ha detto...

E quindi anonimo: Ratinger sapeva, era il paladino della giustizia mentre W. copriva i cattivoni. Allora le chiedo: perché adesso beatifica un copritore di pedofili e malfattori?
Allora è disonesto anche lui perché un cattolico se gli dicono che uno è santo si fida.

Alice ha detto...

Il testo che indica caro anonimo è del 2005 W. aveva già permesso (nel 2004) che l'indagine contro Maciel partisse (l'ha portata avanti Scicluna non Ratzinger). Quindi??

anonimo della boemia ha detto...

oh, alice.
non vedi che il testo è del 30 novembre 2004?
il capo di scicluna era ratzinger,il solo che poteva autorizzare l'indagine.
non fare giochetti alice e ricordati che anche i wojtyliani devono imparare a difendersi perchè se il prossimo papa sarà sudamericano il vaso di pandora esploderà.

CHIARA ha detto...

IERI L'ALTRO ALICE CI ACCUSAVA DI USARE MACIEL CONTRO LA CHIESA.
OGGI NESSUNO L'AVEVA CITATO E CI TORNA SOPRA LEI.
MACIEL E' UNA PATATA BOLLENTE E X QUESTO NESSUNO NE PARLA.
UNA COSA PERO' FA RIFLETTERE:
IL VATICANO HA NASCOSTO SOTTO IL TAPPETO I DUE GRANDI PROBLEMI,PEDOFILIA E IOR.
PRIMA O POI QUALCUNO SOLLEVERA' QUEL TAPPETO E ALLORA SARANNO DOLORI MA TANTO IL CAPRO ESPIATORIO HA GIA' UN NOME.
CHIARA

Alice ha detto...

Io non uso Maciel di Maciel non mi interessa: quali sono allora i problemi del pontificato che impedirebbero la beatificazione?? Di solito tirate fuori Maciel e i pedofili e allora uno dice: Maciel ha cominciato ad essere indagato nel 2004 e i pedofili sono stati affidati a Ratzinger nel 2001. Quindi??
Anzi se bisogna dubitare allora comincio anche io: Se Ratzinger aveva in mano i casi dal 2001 come mai lo scandalo è scoppiato solo nel 2010?? Perché non ha risolto tutto prima?? Dal 2005 al 2010 ha avuto 5 anni di pontificato per risolvere i casi prima che li scoprisse la stampa, così come ha avuto 6 anni per fare beato Romero e non lo ha fatto tirando fuori la scusa della politica.Come ha accelerato per un copritore di pedofili e ha rallentato per un martire?? Si fa resto vedi a far le pulci ai papi.
Io ero felice per la beatificazione e invece bisogna leggere tutte queste critiche.

Anonimo ha detto...

Viva l'unità dei cattolici!!

Raffaella ha detto...

Alice, e' inconcepibile che in un blog dedicato a Papa Benedetto si arrivi a scrivere cio' che hai scritto nel tuo ultimo commento.
A nessuno e' permesso di dubitare dell'azione dell'allora cardinale Ratzinger e di Papa Benedetto contro la pedofilia nella Chiesa ed a partire dagli anni Ottanta e non solo dal 2001!
Non appena e' stato eletto Papa, Ratzinger si e' subito rimboccato le maniche ed infatti la condanna di Maciel e' del 2006, non del 2010, cosi' come tanti altri provvedimenti che si preferisce ignorare.
Ripeto: a nessuno e' concesso in questo blog parlare di Papa Benedetto in termini cosi' offensivi.
R.

Anonimo ha detto...

quello che ha scritto alice non è ammissibile in un blog che è dedicato a ratzinger.

Anonimo ha detto...

Non per difendere Alice, ma penso che lei più che Ratzinger, ce l'avesse con chi usa le date per sparare su un Papa più che su un altro.

Anonimo ha detto...

La discussione è giunta a livelli intollerabili. io credo che abbia ragione in termini generali Raffaella ma Alice è nel giusto a porre un freno a talune considerazioni che anch'io peruto eccessive. Ovviamente il suo ultimo commento mi trova in disaccordo totale, ma credo che Alice l'abbia scritto in un momento di esasperazione polemica e che non creda neanche lei in quello che ha scritto, che peraltro sarebbe facilmente contestabile. L'importante è non esagerare nelle contrapposizioni. Le differenti vedute su 1 certo aspetto, se entro limiti ragionevoli, non credo che rappresentino un problema.

Antonio

Filippo ha detto...

io faccio partire un'indagine contro uno dopo che per anni e non per soli mesi ci sono state segnalazioni, e nel frattempo lo abbraccio pubblicamente e lo festeggio a Roma indicandolo ancora ad esempio? Comunque la si veda, stride un pò e in America Latina di Maciel , spacciato come esempio per i giovani di intere generazioni, a qualcuno magari interessa
I papi passano e la chiesa resta, ed è alla chiesa e alla sua glorificazione che bisognerebbe pensar prima che ancora di quella dei papi. Non ho problemi ad ammettere che ho la bruttissima sensazione che Benedetto XVI sia stato eletto per santificare il predecessore, pratica che se posso dirlo non sento mia
Non si usi Romero a favore di Giovanni Paolo perchè è un caso che da sempre mi provoca amarezza, per favore
Se posso dare un consiglio a Raffaella, la beatificazione è stata decisa da papa Benedetto, ne prenda atto
In quanto alle colpe dell'uno o dell'altro, ricorderei ad alice che uno sta comunque pagando con indagini anche nei tribunali, l'altro lo stanno facendo santo. Le basti, e lasci in pace Ratzinger e le sue eventuali responsabilità che comunque le stanno sviscerando in tutto il mondo. Si goda la sua beatificazione e gioisca, lei che può, altri decideranno se hanno ancora motivi per restare o per uscire
Brindo al Papa ma prima ancora alla mia coscienza.

Anonimo ha detto...

Neppure io voglio difendere la focosa Alice, Raffa, ma mi pare abbia voluto fare l'avvocato del diavolo. Quella figura così essenziale nei processi di beatificazione e canonizzazione dal 1983, purtroppo, scomparsa.
Alessia

Anonimo ha detto...

raffaella ha detto più volte di essere particolarmente suscettibile quando si parla del papa e della sua lotta alla pedofilia.
mi ricordo che raffa ha iniziato a occuparsene già nel 2007 cioé tre anni prima dei media.
ovvio che si risenta quando si tocca questo tasto accusando ratzinger di cose che non ha commesso.
ne approfitto per ringraziare raffa per il suo immenso lavoro.

gemma ha detto...

le pecore che si sbranano fra loro, questa è una di quelle cose che la chiesa madre e maestra dovrebbe evitare. Ma non solo dicendo che non si fa, evitando anche i pretesti perchè ciò accada. Siamo nell'era del web, e nulla può essere sottovalutato, e anche l'immondizia non può essere ignorata dai pastori semplicemente catalogandola come tale. Le accuse a Ratzinger da quando è stato eletto (nazismo, foto di benedizione spacciate per saluto nazista, protezione dei pedofili, documento di Ottaviani attribuito a lui, fino alle stupide scarpe di Prada e anche di peggio), tutte sono state valutate come spazzatura e sottovalutate da chi di dovere. Nessuno in alto si è mai preoccupato di chiarire gli equivoci. Da un pò accade a Giovanni Paolo con Maciel, ma ancora prima con lo Ior, il caso Orlandi, Pinochet, e altrettanto nessuno si è preoccupato di chiarire, spiegare, pensando che tanto l'immondizia è roba da discarica e basta. Purtroppo non è così, i siti web, i blog hanno sostituito i tg e l'informazione televisiva e di carta, hanno presa tra i giovani, fanno opinione e sono considerati fonti di verità che altri si ritiene occultino. Di fatto siamo lasciati soli a difenderci e a difendere ciò in cui crediamo da tutte le accuse possibili immaginabili. E questi sono risultati, gente che ama i papi che si sbrana sui blog, il tutto su stupida provocazione di chi in realtà vorrebbe ditruggerlo il papato, ora servendosi dell'uno ora dell'altro papa, snocciolando notizie e dossier secondo il tornaconto del momento.
Forse una pausa al blog farebbe solo bene, l'informazione sul Papa la si trova nei siti ufficiali

Anonimo ha detto...

proposta forte, gemma...

Raffaella ha detto...

...ma una eventualita' su cui riflettere.

Non vi nascondo che il peso dell'essere sempre lasciati da soli a difendere chi si stima da accuse ingiuste comincia a farsi sentire.
Tante volte abbiamo invocato l'aiuto di chi aveva il diritto ed il dovere di intervenire, ma siamo stati lasciati a noi stessi.
Un esempio?
Le lettere del card. Ratzinger del 1988 (la cosiddetta "pistola fumante" del suo impegno contro i pedofili) sono state pubblicate solo il 2 dicembre 2010, quando ormai non servivano piu' ed infatti nessuno se n'e' occupato.
C'e' un po' di stanchezza nel combattere contro i mulini a vento anche perche' in quanti hanno davvero capito che cosa e' accaduto lo scorso anno? In quanti hanno davvero compreso il lavoro di Ratzinger?
Chi non ha accesso al web che cosa ha recepito?
Se guardo alla cerchia delle mie conoscenze mi rendo conto, amaramente, che il luogo comune ha il sopravvento.
R.

Anonimo ha detto...

Grazie, anonimo delle 13.45, per aver ricordato questa semplice e inoppugnabile verità. A me piace ricordare che la nostra Raffa ha creato questo blog pochi mesi dopo lo storico discorso di Ratisboma, per difendere il Papa dai vili attacchi provenienti da dentro e fuori la Chiesa. Oggi il tanto contestato discorso è considerato dai più una pietra miliare nel difficile dialogo con l'Islam. Grazie, Raffa, per questi splendidi quattro anni al fianco del nostro amato grande Papa (non un supplente qualsiasi!). Il Signore ce ne conceda moltissimi altri.
A Filippo voglio ricordare che la Chiesa cattolica è quella in comunione con il Papa non con i Lefebvriani o chiunque altro e che la celeberrima frase del Beato Newman ha pochissimo senso estrapolata e piazzata lì a far bella mostra di sè. Tra l'altro il nostro Papa ha gia proovveduto a chiarirne il reale significato.
Alessia

Anonimo ha detto...

La stanchezza, la fatica, una certa disillusione non sono un buon motivo per prendersi pause di riflessione o vogliamo gettare la spugna e lasciare solo il Papa? In fondo chi eccede può essere facilmente bannato.
La proposta di Gemma mi pare solo rinunciataria.
Alessia

azzeccagarbugli ha detto...

lella, sei troppo giovane per la blogpausa : D

medievale ha detto...

non vorrete darla vinta a quanti nel web sperano proprio nella resa delle rare e preziose fonti di informazione non allineata come questo blog si è sempre dimostrato...

Anonimo ha detto...

Cristo ha scelto pietro come capo della chiesa forse proprio perché era quello capace nel contempo di gravi mancanze e grandi slanci. Giovanni nno avrebbe tradito sul calvario, paolo non avrebbe tentennato di fronte ai gentili, bartolomeo non sarebbe ricorso alla spada nel getsemani, ma tant'é cristo ha scelto pietro, forse per dimostrare che chi agisce a capo della chiesa non é l'uomo con le sue msierie e i suoi limiti, ma lo Spirito che si serve di lui, per funzionare però come diceva don mazzolari, il Papa deve farsi trasparente, quasi invisibile per far apaprire solo Cristo. Forse woiytila pensava troppo alla sua polonia e alla sua oppressione comunsita, da non disdire fondi neri("per fare il bene ci vogliono i soldi" é un suo motto), da non capire l'oppressione di destra che avveniva nel sud-america, anzi la benediceva come argine al comunismo. Eppure lui stesso quando venne a roma partecipava alle manifestazioni sindacali dicendo che la chiesa deve essere con il popolo. Credeva che ovunque il clero fosse come quello polacco, si sbagliava. A quanti é stato cheisato di scegliere se stare coi poveri o con la chiesa? questo é adulterio, e quando si tradisce ci si separa: é quello che accade in sud-america oggi, é sotto gli occhi di tutti. Il fatto che più mi pone dubbi sulla sua beatificazione é il bacio al Corano, questa mi piacerebbe che papa Benedetto o la CDF chiariscano ai fedeli. Molti in francia lo pongono come problema princibale. Il bacio é un segno di venerazione e di stima. ora parlandoci concretamente: se crediamo in Cristo, maometto non può che essersi inventato uttto, le vie di mezzo non esistono. Quindi per tornaconto personale, e ne ha avuti, fino a rubare la spasimante di 8 anni a un suo generale, ha inventato tutto. Quindi il corano é una menzogna ed é degno di tutto tranne che di ammirazione considerando le stragi, le morti e le conversioni forzate che sono state compiute non in suo nome, ma perché da lui comandate. Viceversa se maometto ha ragione e il corano dice il vero, cristo non é il figlio di Dio, non é stato crocefisso e la chiesa é un'invenzioen umana, Tertio non datur. Con il bacio al Corano woytila, infallibile nella fede, quale delle due tesi sposava?
quella suora al suo funerale che disse"woytila fu grande perché ci ha insegnato che tutte le religioni sono uguali", forse aveva esagerato, ma non possiamo dire che GPII non avesse fatto nulla per farle credere questo.
Poi é innegabile woytila fu grande, grandissimo su altri versanti, ha traghettato la chiesa per 27 anni in un'epoca difficilissima. Ma se anche a un solo bimbo é stato dato scandalo, é stato violentato, ha perso la fede a sua "saputa". questo dovrebbe gridare vendetta agli occhi di Dio e non gli onori degli altari. Mi fido di papa benedetto e spero abbia riflettuto molto sulla decisione. Perché se si scoprisse il contrario questa beatificazione peserebbe più di tutti i silenzi passati, perché non solo ha fatto il male, ma lo ha approvato fino a santificarlo.

P.S. Raffaella uno dei titoli di Cristo che amo di più é Signore della storia,non ti preoccupare che alla fine la verità vince sempre, e se non sono gli uomini a riconoscerla, saranno gli avvenimenti futuri che le renderanno testimonianza


Max

sonny ha detto...

Ragazzi, facciamo un bel respiro, eh? Sto con Alessia, ma allo stesso tempo posso capire anche la proposta di Gemma. Una cosa è sicura. La divulgazione del Magistero di Benedetto che ha fatto e sta facendo Raffaella, non ha eguali in Italia. Provate a smentirmi!

Anonimo ha detto...

scorrendo l'articolo mi è caduto l'occhio sul modello atletico di Papa. Gira che ti rigira siamo sempre lì.

Filippo ha detto...

mi dispiace alessia ma il mio riferimento a Romero e alle vicende amare dell'America Latina dovrebbe farle capire che tutto sono tranne che un tradizionalista preconciliare, anzi forse sto da tutt'altra parte. Chi non la pensa come voi è un lefebvriano, mi dispiace ma non funziona così
In quanto al resto, decida da che parte vuole stare lei, perchè non può criticare in ogni post la beatificazione di Giovanni Paolo II o i commenti di Alice e poi fare la reprimenda a me perchè ho il coraggio di ammettere che su questo non sono in sintonia con la decisione del Papa
E le assicuro che il pensiero di Ratzinger e di Newman li conosco abbastanza, soprattutto del teologo Ratzinger, che ho apprezzato, e che a volte fatico a riconoscere nel prefetto della CDF e nel Papa. Il periodo del suo connubio con Giovanni Paolo II non è stato il migliore dal mio punto di vista, e questa decisione ne è l'apice. Me l'aspettavo ma speravo fosse un altro a prenderla, come altri del resto mi pare

Anonimo ha detto...

Appunto per questo, cara Sonny, sarebbe terribile mollare anche perchè si farebbe un gran favore a chi ha sempre avversato il Papa prima ancora della sua elezione, specialmente tra i curiali. Si può essere più o meno d'accordo sulla beatificazione di Wojtyla, criticarla o esserne esultanti, ma il confronto, anche duro, non è mai da rigettare, anche se tanto non serve a nulla come sostiene qualcuno sbagliando. Per esperienza so che molti più danni li fa tacere o girare la testa dall'altra parte, i pregiudizi non si abbatono con un aristocratico silenzio.
Alessia

Anonimo ha detto...

Concordo con Raffaella su un punto: come si fa a scindere Karol Wojtyla da Giovanni Paolo II? Mica l'hanno beatificato in quanto passava di lì e a prescindere dal pontificato! E' ovvio che qualunque giudizio sul pontificato non può comunque arrivare a dire che non è degno di essere venerato come santo dalla Chiesa. E quindi bisognerebbe piantarla di dargli colpe che chiaramente non ha, come non ne ha Benedetto, anzi, tutt'altro. Uno può aver fatto delle scelte più o meno felici, per quello che sapeva o poteva capire essere la cosa giusta in una data circostanza, e i fedeli possono apprezzare una cosa e meno un'altra, ma da qui a calunniare ce ne passa. Noi non sappiamo tutte le circostanze e le informazioni che portano chi ha responsabilità di governo nella Chiesa a decidere in un senso piuttosto che in un altro. E direi che Benedetto, che lo beatifica dopo essergli stato al fianco per 30 anni, qualcosina di più ne saprà, no? Perciò finiamola con lo sparare su Woytjla per esaltare Ratzinger o viceversa. Hanno lottato e combattuto lo sfascio per decenni, assieme - Ratzinger continua tuttora quaggiù - ciascuno con le sue capacità, i suoi talenti e il suo stile. Si possono avere perplessità su scelte di GPII come di BXVI (Assisi, i libri interviste che si pretende vengano letti come se non fossero scritti dal papa ma da un teologo qualunque, la tolleranza per pazzie liturgice etc..), ma da qui a voler dire alla Chiesa chi fare santo e chi no è un salto logico e teologico assurdo.

Se il Card. Danneels non ama Giovanni Paolo II, già questo è buon segno per chiunque sappia che disgrazia sia stato sua eminenza per la Chiesa belga in particolare e per quella universale in generale. Essere odiati da pseudo-progressisti (altro che "progresso"...)e da pseudo-tradizionalisti (che non sanno nemmeno cosa sia, la Tradizione) è ottimo indizio di giustezza, se non di santità. E del resto fanno lo stesso con Benedetto XVI, reazionario per chi voleva Martini Papa e "modernista" per chi pensa di capire il Magistero meglio di chi lo scrive.

Basta leggere "Messainlatino" o "Fides et forma" per i "tradizionalisti" e qualunque sito o rivista del "cattolicesimo adulto" per i "progressisti" e si vedrà che entrambi i lati sono per la "discontinuità" e la "rottura" nella Chiesa, e che ragionano esattamente allo stesso modo.

Giovanni Paolo II, prega per noi

mariateresa ha detto...

io credo che si possa e che sia auspicabile evitare le polemiche. Basta saltare un commento quando viene voglia di friggere in padella l'autore.
Cerchiamo di praticare la correzione fraterna e uno stile cristiano, anche se è fatica. Almeno proviamoci.
Questo è un blog dedicato a Benedetto XVI e qui si ritrovano le persone che gli vogliono bene. Sono sicura che gli appassionati di GPII, che noi rispettiamo, hanno altri blog.
Questo è un bellissimo blog , ricchissimo di informazioni e noi cerchiamo di dare il nostro contributo, ma ripeto, è il blog di BXVI.
Se la responsabile del blog esprime delle riserve su GPII e non parlando da lavandaia, non c'è da meravigliarsi che si ingrifi se qualcuno, per difendere GPII, infama proprio B XVI. Perchè il messaggio sembra essere, se me lo toccate il mio Papa, io infamo il vostro (quello del blog).
Se non è così, però sembra così.
A me sembra ovvio che bisogna chiarire alcuni fondamentali sennò tra un po' chi risiamo.
Questo è un blog DEDICATO a BVI, non è Avvenire , non è l'Osservatore Romano.
Capisco la tua stanchezza cara e per tanti motivi che si accumulano ma, dimmi la verità, anche quando hai aperto il blog tutta questa fiducia nell'altrui attivismo, compresa la Santa Sede, non dovevi averlo sennò non incominciavi nemmeno. Hai seminato tanto e sono sicura che il tuo lavoro è servito e serve a tanti.
Quindi non ho bisogno di dirti che spero che la tua stanchezza passi.
Con tutto il cuore.
Per parte mia mi sforzo di non polemizzare vanamente.

gemma ha detto...

parlavo di pausa, di vacanza, non di sospensione del blog. Anche raffaella è umana, almeno credo :)

Raffaella ha detto...

Grazie a tutti :-))
R.

Anonimo ha detto...

Grazie anche da parte mia Raffaella, per l'immenso lavoro che fai.

Anonimo ha detto...

uno strepitoso padre scalese:

http://querculanus.blogspot.com/2011/04/senso-della-misura.html

max2

euge ha detto...

Cara Raffaella, comprendo la tua amarezza ed immagino che in certi momenti la voglia di mandare tutto all'aria anche solo per cinque minuti è davvero forte.
Ma, il tuo lavoro è troppo importante e prezioso per essere vanificato da un momento di abbattimento. Certo, non è incoraggiante leggere certi post ma, quando abbiamo deciso o per meglio dire quando ci siamo sentiti di seguire Benedetto XVI, sapevamo benissimo a che cosa saremmo andati incontro e lo sapeva bene anche lui visto che ci ha chiesto di pregare perchè non fuggisse davanti ai lupi. Sapeva bene cosa lo aspettava. Quindi, ti incoraggio a continuare il tuo prezioso lavoro che non deve essere vanificato ne da un momento di abbattimento ne tanto meno da certi post che sempre più spesso mi capita di leggere ci mancherebbe altro. Certo, queste incresciose situazioni capitano anche perchè non c'è la voglia da parte di chi lo dovrebbe fare, di chiarire certe situazioni imbarazzanti che servono alternativamente ad attaccare la chiesa e soprattutto la figura del Papa. Evidentemente, se veramente si arrivasse alla verità ne uscirebbero fuori delle belle! Meglio tacere e dare in pasto capri espiatori all'occorrenza. Forza Raffaella NON SCAPPIAMO DAVANTI AI LUPI!