sabato 9 aprile 2011

Pedofilia, Vangheluwe ha lasciato il Belgio su ordine del Vaticano

PEDOFILIA: MONS. VANGHELUWE HA LASCIATO BELGIO SU ORDINE VATICANO

(ASCA) - Roma, 9 apr

L'ex-vescovo di Bruges, mons. Roger Vangheluwe, che ha confessato di aver abusato sessualmente di suo nipote quando questi era minore, ha lasciato il Belgio su ordine della Congregazione vaticana per la dottrina della fede.
Lo rende noto la nunziatura vaticana a Bruxelles in un comunicato.
'La Congregazione - si legge in un comunicato - ha deciso che, anche se gli abusi sessuali commessi su suo nipote sono prescritti secondo il Diritto canonico, mons. Vangheluwe deve lasciare il Belgio e iniziare un periodo di cura spirituale e psicologica''. Il vescovo, dopo le sue dimissioni, ha vissuto in vari luoghi, senza un indirizzo fisso, e - informa il comunicato - ''ha gia' lasciato il Paese''.
Secondo articoli comparsi ieri sulla stampa belga, il vescovo aveva chiesto rifugio presso la rappresentanza diplomatica vaticana in Belgio.

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Pédophilie: Mgr Vangheluwe doit quitter la Belgique

Ci sono molte polemiche in Belgio proprio perche' questo signore (come si puo' chiamarlo monsignore o vescovo?) ha chiesto "asilo" in nunziatura.
Il Vaticano tenga costantemente aggiornati i fedeli sull'evoluzione della situazione. Magari e' il caso di ridurre questa persona allo stato laicale? Sia curato, se e' possibile, ma da laico, non da prete e certo non da vescovo!
Ricordiamo il ruolo dell'ex Primate del Belgio Danneels in questa storia.
Ironia della sorte, e' solo Mons. Léonard, il nuovo Primate, a pagare le colpe di tutti.
E' un vero signore e, alla scuola di Benedetto XVI, non fa recriminazioni o precisazioni, ma c'e' un limite a tutto, anche alle torte che si possono prendere in faccia
.
R.

15 commenti:

mariateresa ha detto...

mi sembra che il termine "rifugio" sia una libidine giornalistica come il termine "nascosto" che ho letto in qualche giornale belga. Questo disgraziato non è ricercato e non ha bisogno di rifugiarsi per sfuggire a chissache. Il reato è prescritto e da mo'.
Inoltra per anni è stato il cocchino vezzeggiato dalla stampa liberal che va nelle giuggiole se un cattolico , per giunta in quella posizione, si dimostra aperto sulle coppie gay. E non diceva per dire perchè così si comportava anche lui. Se i media non raccontano balle , una faccenda durata 10 anni con il nipote è praticamente una relazione , omossessuale, ma una relazione iniziata quando il nipote era minore eppoi proseguita per molto tempo.E' una faccenda penosa ed è senz'altro meglio che si curi o che passi ad altri mestieri, come dici tu. Aggiungo che M. Leonard ha detto di aver avuto l'impressione che ildisgraziato non abbia capito la gravità della cosa.
M. Leonard è un grande.

Raffaella ha detto...

Una persona straordinaria, Mons. Léonard.
R.

Peter Moscatelli ha detto...

Ho avuto il privilegio di incontrare mons. Leonard in un paio di occasioni e posso testimoniare della sua grande affabilità e amore per la Chiesa; averne, di pastori come lui in tempi difficili come questi! Non è affatto sorprendente che ora debba soffrire per colpe altrui: se non seguisse nelle orme di Cristo un grande come lui, chi lo farebbe mai? Un luminoso esempio per tutti, preghiamo per lui!

Anonimo ha detto...

Sia curato e intanto sospeso a divinis (se non accetta sia ridotto allo stato laicale). Sì perchè, non dimentichiamolo, potrebbe ordinare validamente anche se illecitamente, sacerdoti e vescovi. d.a.m.

Anonimo ha detto...

Tutti i commenti finora apparsi sui media belgi sono indignati perché il vescovo non paga dazio. Qualcuno si augura che venga lasciato alla deriva su qualche iceberg e anche peggio. Persino il ministro è dispiaciuto perché non è stato condannato come se la cosa fosse dipesa per un privilegio speciale goduto dalla Chiesa belga. Rodari ha scritto un articolo su Léonard, secondo me un po' troppo schematico. Eufemia
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=YW7CG

Anonimo ha detto...

Si la noticia es verdad, entonces hay que poner en tratamiento siquiátrico a los miembros de la Congregación de la fe. Es un disparate tratar así a un hombre de 74 años cuando el delito ya ha prescrito tanto civil como canónicamente. ¡ESTO NO ES JUSTICIA, ESTO ES UN LINCHAMIENTO DE UNA PERSONA, AUNQUE LO HAGA LA SANTA SEDE!

Raffaella ha detto...

La CDF avra' avuto i suoi buoni motivi per ordinare a questo signore di lasciare il Belgio.
d.a.m. pone un problema serio e grave: se non viene nemmeno sospeso, potrebbe ordinare validamente vescovi e preti. Non mi pare proprio il caso di correre questo ennesimo rischio.
Questa storia insegni qualcosa a tutta la gerarchia cattolica: si puo' essere vezzeggiati, oleati e coccolati dai media fino ad un'ora prima per poi fuggire in nunziatura per paura di inseguimenti.
R.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Raffaella,
non penso ci sia bisogno della sospensione a divinis per evitare il problema: basta togliere le facolta' episcopali.
Questo, anche se non pubblicizzato, penso l'abbiano fatto. Se non l'hanno fatto, meglio farlo quanto prima.

mariateresa ha detto...

ma chi volete che ci tenga a farsi ordinare da costui, prete o vescovo che sia? Neanche il pranzo gli fanno più ordinare.
Detto questo però non sono nemmeno d'accordo con certi cani arrabbiati che commentano qua e là sulla rete. La pena di morte non c'è più e non sene sente la mancanza.

Anonimo ha detto...

Scusate, ma questo vescovo sarà anche un lussurioso e tutto quello che volete, tuttavia, a mio modesto parere, quei prelati eterodossi, modernisti e antiromani che il Vaticano continua maldestramente a nominare nelle disastrate sedi episcopali belghe e francesi sono più raccomandabili di questo disgraziato? Secondo me no.
Nel momento in cui egli ha ammesso le sue colpe, si è pentito, si è riconciliato con Dio e ritirato ad una vita di preghiera e penitenza, cosa volete ancora che gli facciano? Che lo condannino a morte? Non esiste più il perdono?Se lui non è un santo, certamente anche quel suo nipote che ha accettato le sue avances non deve essere tanto meglio di lui! Non mi risulta che fosse un bambino, ma un baldo giovanotto!

Anonimo ha detto...

Penso che Vangheluwe abbia catalizzato su di sè l'odio popolare più che per il fatto di essere pedofilo soprattutto perché sacerdote. In realtà è un povero disgraziato malato che la Chiesa non può certo abbandonare al proprio destino, non fosse altro per impedirgli di nuocere ulteriormente. La società belga farebbe bene a interrogarsi sul marciume che la permea in ogni suo strato anche perchè, non credo di sbagliare, gli intoccabili mandanti del mostro di Marcinelle sono ancora in libertà e ben protetti, da stampa compresa. E non sono preti questi.
Alessia

Syriacus ha detto...

Scioccante come oggi il Secolo XIX di Genova ha trattato la cosa. Scioccante. (Quanto sciocco.)

Vatykanista ha detto...

Potrà sempre e comunque ordinare validamente, anche se in modo illecito, nuovi sacerdoti e vescovi.
Anche se sospeso a divinis, o persino ridotto allo stato laicale..

(Forse solo la dichiarazione di una sua manifesta infermità mentale, potrebbe invalidare tali eventuali ordinazioni. - Mi si corregga se sbaglio.)

Anonimo ha detto...

Se è vero che la sospensione a divinis non esclude la validità dell'atto sacramentale, mentre ne sanziona la illiceità e conseguentemente la scomunicabilità del responsabile (latae sententiae oppure ferendae sententiae); la riduzione allo stato laicale rende possibile a chi ne è colpito le azioni di competenza laicale, e tra queste non c'è la ordinazione. Qualora fosse posta in essere una 'celebrazione' del genere sarebbe solo una sceneggiata! d.am.

Anonimo ha detto...

Caro Syriacus, ma al decimonono i giornalisti sono tutti vincenziani? Eufemia