venerdì 29 aprile 2011

Wojtyla, dopo beato anche santo? Tra frenate e accelerazioni. Il Washington Post si appella al Papa per la canonizzazione di Roncalli (TMNews)

Wojtyla/ Dopo beato anche santo? Tra frenate e accelerazioni

Amato: Ci vorranno anni. 'Washington Post': Prima Giovanni XXIII

Dubbi sul rischio di discriminare figure di altri Papi del '900

Non è stato santo subito, ma è stato comunque presto beato. Al funerale di Giovanni Paolo II spuntarono tra la folla gli striscioni che invocavano la sua immediata canonizzazione. Il dubbio che quelle manifestazioni fossero orchestrate da cardinali vicini allo stesso Wojtyla, ipotizzato anche da qualche uomo di Chiesa, non toglie molto al fatto che il Papa polacco godesse di una ampia devozione popolare, la cosiddetta 'fama sanctitatis'. E il suo successore, Benedetto XVI, ne ha tenuto conto quando, pur non accogliendo la richiesta di alcuni cardinali di una procedura fulminea, ha comunque deciso di accorciare le procedure ed ha avviato la causa di beatificazione senza attendere i cinque anni che passano di norma tra la morte e l'avvio dell'istruttoria.
La causa non ha avuto "facilitazioni" ma è stata pienamente rispettata la procedura prevista con "accuratezza" e "rigore" e "non ci sono stati sconti", ha avuto a spiegare il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, per rispondere ai dubbi di favoritismo. Secondo il porporato salesiano, anzi, proprio "per onorare" la memoria "di questo grande pontefice" la causa "è stata sottoposta a uno scrutinio particolarmente accurato, per fugare ogni dubbio e superare ogni difficoltà". Di certo, a un certo punto il processo sembrò arenarsi. Stava emergendo in tutto il mondo lo scandalo di alcuni preti pedofili, ma anche su altri fronti - le inchieste della procura di Roma su alcuni conti sospetti dello Ior, le indagini sugli immobili di Propaganda fide e la "cricca" che ruotava attorno agli appalti pubblici e, dal passato, i fondi neri verso il sindacato polacco Solidarnosc - il Vaticano di Wojtyla veniva coperto da ombre e sospetti. Anche tra i collaboratori di Giovanni Paolo II ci fu chi non avrebbe gradito tanta solerzia nel concludere il processo. Si disse addirittura che i cardinali Angelo Sodano e Leonardo Sandri non avessero voluto testimoniare - ipotesi poi smentita pubblicamente dallo stesso card. Amato. Formalmente, però, non furono questi i motivi della decelerazione.
Dai Sacri Palazzi, invece, filtrarono dubbi sul miracolo inizialmente scelto per la beatificazione. Suor Marie Simon Pierre, religiosa francese malata di Parkinson, era guarita in seguito alle preghiere di intercessione a Wojtyla. Ma un medico consultato dal Vaticano - è quanto affiorò - sollevò dei dubbi sul fatto che si fosse trattato proprio di Parkinson e non di malattie assimilabili ma non altrettanto gravi, i cosiddetti parkinsonismi. Dubbi poi sciolti, tanto che Ratzinger, a dicembre del 2009, ha firmato il decreto sulle eroiche virtù necessario a fare ascendere Wojtyla agli onori degli altari. E suor Marie sarà sul palco della veglia della beatificazione, domani al Circo Massimo.
A partire dal 2 maggio, però, si riproporrà il problema di quando e se Giovanni Paolo II, dopo essere stato proclamato beato, diventerà anche santo.
"Per la canonizzazione ci vuole un altro miracolo. Non credo che si possa fare una previsione precisa sulla data. Si può solo dire che dopo la beatificazione la postulazione si metterà all'opera per la raccolta delle grazie e per una loro eventuale valutazione", ha affermato oggi a 'Radio vaticana' lo stesso cardinale Amato. L'evento miracoloso, in questo senso, deve avvenire non prima del prossimo primo maggio. Il porporato salesiano alla testa della congregazione dei santi ha poi spiegato: "Una volta individuata una grazia, che potrebbe configurarsi come straordinaria, dopo l'indagine diocesana, ci sarà il processo romano, che comprende alcuni passaggi obbligati: commissione scientifica, consulta teologica, voti dei Padri Cardinali e Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi. Se tutto va bene, il Prefetto porta la documentazione dal Santo Padre per il suo consenso. Una volta espletata la procedura canonica, il Papa indice un concistoro pubblico, nel quale annuncia la data della canonizzazione. Vorrei fare una considerazione sul tempo. C'è in tutti una grande aspettativa di urgenza. E' una realtà positiva. Vorrei solo aggiungere che il tempo in vista della canonizzazione non dovrebbe essere considerato tempo vuoto o semplice tempo di attesa. Questi mesi, questi anni - ha sottolineato Amato - sono un tempo provvidenziale per conoscere meglio la figura del Beato, per corrispondere con più fedeltà ai suoi esempi e insegnamenti".
Nel frattempo già è cominciato, sottotraccia, un dibattito, dentro e fuori il Vaticano, sull'opportunità di procedere nel processo di canonizzazione. Tra i dubbi che circondano questa ipotesi, c'è il rischio di discriminare le figure degli altri Papi del Novecento. Un Pontefice altrettanto grandioso come Paolo VI non è stato neppure beatificato. Se per la personalità controversa Pio XII, al contrario, Ratzinger ha firmato il decreto che spiana la strada per l'onore degli altari lo stesso giorno in cui ha firmato il decreto di Wojtyla, il 19 dicembre del 2009, la sua data di beatificazione non è stata neppure fissata. Il Papa anti-liberale Pio IX fu beatificato proprio da Wojtyla insieme al Papa del Concilio Giovanni XXIII, quasi a dare un segno di equilibrio agli ambienti conservatori e a quelli progressisti della Chiesa. Ma ora diverranno anch'essi santi?
Sul 'Washington Post' J. Dionne Jr. Scrive, in merito ai dubbi sulla beatificazione di Wojtyla: "C'è un rimedio molto semplice che potrebbe mettere d'accordo i cattolici che si trovano su posizioni diverse e mandare un messaggio più corretto sull'atteggiamento della chiesa nei confronti del mondo moderno: è ora di dichiarare santo Papa Giovanni XXIII". Gli fa eco il gesuita James Martin che, sulla rivista 'America', scrive: "Visto che ci siamo: l'arcivescovo Oscar Romero, il cui martirio dovrebbe averlo posto in prima linea (per la canonizzazione, ndr.). Come Maura Clarke, Jean Donovan, Dorothy Kazel e Ita Ford. Come i gesuiti martiri dell'Università del Centro America. Tutti questi martiri avrebbero dovuto essere canonizzati molto tempo fa. Santi subito!".

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

D'accordo! con la frase finale! Quanti martiri per la fede avrebbero meritato la canonizzazione immediata. La beatificazione di Papa Wojtila è troppo enfatizzata e rischia di perdere il suo vero senso di evento religios. D'accordo per la veglia di preghera, non per il concerto e gli spettacoli

Anonimo ha detto...

I gesuiti martiri dell'Università del Centro America? Qui si prendono fischi per fiaschi...Un assassinio è sempre deprecabile, e morire per una causa umanamente giusta può anche essere nobile. ma la fede non c'entrava nulla con quei gesuiti!

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con il commento precedente. Con tutto il rispetto per quelli che devono elaborare il lutto... e quasi sembra che ora si prendano la rivincita contro il "sopruso" subìto per la morte del "loro" papa ( che per loro era "l'unico" mai esistito) , con tutto il rispetto per quelli che si fanno belli all'ombra o alla luce di GP 2 , con tutto il rispetto per quelli che colgono l'occasione per vendere i loro libri... beh, dico che ANCHE GLI ALTRI PAPI CHE HO CONOSCIUTO :Giovanni XXIII , Paolo VI (mio concittadino! ) e papa Luciani-per non parlare del grandissimo e santissimo Benedetto XVI ,ma non si può parlare dei vivi- questi papi erano altrettanto amanti di Dio,dell'uomo,della pace,della vita ecc. ecc.; pregavano con altrettanta devozione,celebravano la Messa con altrettanta partecipazione,come dovrebbe essere ovvio non solo per un Papa,ma per qualsiasi buon sacerdote!Perciò,BASTA ENFATIZZARE MEDIATICAMENTE ,trasformando tutto in SPETTACOLO in MONDOVISIONE, torniamo a farne un'occasione di preghiera e di crescita spirituale!!! Questa è la GRAZIA SPECIALE che chiedo al nuovo Beato!
LiciaS-Devota di B16

euge ha detto...

Cara Licia sottoscrivo in pieno il tuo post.................. ormai lo sto dicendo in ogni post...... QUESTA BEATIFICAZIONE PURTROPPO, STA PERDENDO IL SUO SIGNIFICATO SPIRITUALE PER DIVENTARE SEMPRE DI PIU' UN EVENTO MEDIATICO E QUEL CHE E' PEGGIO, E' CHE VIENE USATA INSIEME ALLA FIGURA DI GPII PER SCREDITARE I SUOI PREDECESSORI ED IL SUO SUCCESSORE!