sabato 1 ottobre 2011

Dopo 50 libri sugli Angeli il teologo Marcello Stanzione passa agli Arcangeli (Izzo)

TEOLOGI: DOPO 50 LIBRI SUGLI ANGELI STANZIONE PASSA AGLI ARCANGELI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 30 set.

"Fino all'800 tanti scrivevano libri sugli angeli, quasi nessuno lo fa oggi. Cosi' se i cavalli non trottano debbono farlo gli asini".
Don Marcello Stanzione, teologo specializzato nell'angelologia, spiega cosi' il suo record: 50 libri dedicati tutti al tema degli angeli, quegli esseri spirituali che secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica sono accanto a ciascuno di noi.
Ci vuole una parete intera di una biblioteca, per custodire tutti i volumi di Stanzione che giunto a questo traguardo compie un salto di qualita' con il 51esimo titolo: "Arcangeli" edito da SugarCo ma presentato questa sera a Roma da Nerea De Giovanni, presidente dell'associazione internazionale dei critici letterari, nella prestigiosa libreria "Paolo VI" di via di Propaganda, gestita dalla Libreria Editrice Vaticana. "per Obiettivo di questo nuovo testo di don Stanzione e' fare luce sui tre principali arcangeli ricordati dal Catechismo e che purtroppo il nuovo Calendario liturgico - nato dalla riforma del Concilio Vaticano II - riunisce in un'unica data: il 29 settembre. Una sola festa, dunque, per i santi Michele, Gabriele e Raffaele.
E pazienza se di loro ormai si ricordano in pochi. Il piu' gettonato e' comunque Michele, che nel 1959 Pio XII volle patrono della polizia di Stato e della Gendarmeria Vaticana, e' l'arcangelo guerriero, il principe delle milizie celesti, l'avversario di satana, in lotta contro di lui che voleva farsi uguale a Dio: Lucifero.
E' lui l'angelo del combattimento contro il Dragone citato nell’Apocalisse e contro gli spiriti maligni nell’aria ed i loro seguaci in terra. San Michele - ricorda don Stanzione - e' apparso nel V secolo sul monte Gargano in Puglia, dove sorge il famoso santuario a lui dedicato. Sempre in quel luogo l'arcangelo promise ai Longobardi che combattevano i saraceni la vittoria, che puntualmente di verifico' nel 663.
A Roma, l'arcangelo Michele domina la citta' dall'alto della Mole Adriana che da lui prese poi il nome di Castel Sant'Angelo perche' apparve a Papa San Gregorio Magno alla fine di una grave pestilenza. Oltre che protettore della polizia italiana lo e' dei paracadutisti e dei radiologi L'arcangelo Gabriele invece fu scelto da Dio per annunciare alla Madonna il mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio; prima ancora Gabriele era stato inviato a Daniele per comunicargli l’epoca in cui sarebbe nato Cristo, e a Zaccaria, per annunciargli la nascita del Battista. Ovviamente e' per questo il patrono dei postini, dei filatelici, dei centralinisti, degli ambasciatori e dei giornalisti cattolici.
San Raffaele infine e' uno degli arcangeli nominati nella Bibbia: il suisignifica “ Dio Guarisce“.
Fu inviato dal Signore ad accompagnare il giovane Tobia nel suo viaggio, e per soccorrere Sara nelle sue avversità. Fin dai tempi antichi la Chiesa lo invoca come patrono dei viandanti e dei pellegrini; in particolar modo alla funzione di intercessore nelle scelte vocazionali sia matrimoniali che religiose. E’ considerato il patrono dei fidanzati e degli sposi cristiani. La festa di San Raffaele si trova gia' nei testi liturgici del medioevo e fu estesa a tutta la Chiesa da Benedetto XV nel 1921 alla data del 24 ottobre, poi decaduta per le note ragioni.

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