domenica 16 ottobre 2011

Parola sempre viva. I “nuovi evangelizzatori” con il Papa (Sir)

L’ANNUNCIO DEL VANGELO OGGI

Parola sempre viva
I “nuovi evangelizzatori” con il Papa


“Una giornata dedicata alla preghiera, alla riflessione e alla festa con persone giunte da Paesi di tutto il mondo”. Così mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione ha presentato al Papa l’incontro di oggi e i temi affrontati nel pomeriggio dai “nuovi evangelizzatori” impegnati in tutto il mondo, riuniti oggi e domani in Vaticano per l’appuntamento “Nuovi evangelizzatori per la nuova evangelizzazione. ‘La Parola di Dio cresce e si diffonde’”. L’incontro è stato organizzato dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione in vista del prossimo Sinodo dei vescovi, che si terrà nell’ottobre 2012 e sarà dedicato proprio alla nuova evangelizzazione. Nell’aula Paolo VI i partecipanti hanno assistito diversi interventi, al concerto del tenore Andrea Bocelli e alla presentazione del sito internet www.aleteia.org. “Una piattaforma multimediale - spiegano i promotori - perché oggi la nuova evangelizzazione passa anche attraverso la rete”. La giornata si è conclusa con i saluti di Benedetto XVI che ha ricordato ai “nuovi evangelizzatori” che “la Parola di Dio è sempre viva, in ogni momento della storia, fino ai nostri giorni, perché la Chiesa la attualizza attraverso la sua fedele trasmissione, la celebrazione dei Sacramenti e la testimonianza dei credenti. Per questo la nostra storia è in piena continuità con quella della prima Comunità cristiana, vive della stessa linfa vitale”.

Fino ai confini del mondo. L’uomo contemporaneo, ha affermato il Papa, “è spesso confuso e non riesce a trovare risposta a tanti interrogativi che agitano la sua mente in riferimento al senso della vita e alle questioni che albergano nel profondo del suo cuore. L’uomo non può eludere queste domande che toccano il significato di sé e della realtà, non può vivere in una sola dimensione! Invece, non di rado, viene allontanato dalla ricerca dell’essenziale nella vita, mentre gli viene proposta una felicità effimera, che accontenta per un momento, ma lascia, ben presto, tristezza e insoddisfazione. Eppure, nonostante questa condizione dell’uomo contemporaneo, possiamo ancora affermare con certezza, come agli inizi del Cristianesimo, che la Parola di Dio continua a crescere e a diffondersi”. I nuovi evangelizzatori, ha detto il Pontefice sono parte di quel campo che consente al Vangelo di crescere in abbondanza e di trasformare la propria vita e quella di altri. Nel mondo, “anche se il male fa più rumore, continua ad esserci il terreno buono”. “L’annuncio del Vangelo è veramente giunto fino ai confini del mondo e, anche in mezzo a indifferenza, incomprensione e persecuzione, molti continuano anche oggi, con coraggio, ad aprire il cuore e la mente per accogliere l’invito di Cristo ad incontrarlo e diventare suoi discepoli. Non fanno rumore, ma sono come il granellino di senape che diventa albero, il lievito che fermenta la pasta, il chicco di grano che si spezza per dare origine alla spiga”.

Non un’ipotesi distante. “La vastità dell’universo, come emerge dalla ricerca scientifica quotidiana è davvero sconcertante, migliaia di galassie misurate in miliardi di anni luce. Estensioni abissali che superano di gran lunga la nostra immaginazione. Interessante è il fatto che l’uomo, sin dal principio, ha avuto questa percezione di sproporzione dell’universo. A tal proposito, che cos’è l’uomo nella cornice dell’universo? Nulla! Eppure questo quasi nulla è un frammento dell’universo in cui si manifesta la coscienza che ammira la creazione e gode di essa”. È la convinzione dello Marco Bersanelli, scienziato e docente di astrofisica all'Università di Milano che nel corso di “tanti anni di lavoro scientifico” è arrivato alla conclusione che “l’uomo è l’autocoscienza del cosmo e la scienza nasce dalla meraviglia dell’uomo per le cose. Una meraviglia consapevole di qualcosa che c’è ed esiste da sempre. Non si può capire attraverso la logica matematica, la logica della natura, la si può solo ammirare”. La matematica, ha detto Bersanelli richiamando le parole di Benedetto XVI, “come tale è una condizione della nostra intelligenza”. Qualunque analisi matematica, però, “è muta e non riesce a dire nulla di fronte al dolore o alla gioia di una persona, perché per mezzo di Lui tutto è ed è stato creato, e la scienza non può dare risposta a questo. Dio non è quindi un’ipotesi distante, non è uno sconosciuto ritiratosi dopo il big bang. Lui si è manifestato con Cristo e nelle sue parole si è fatto uomo”.

La Chiesa esiste per evangelizzare. “Nel mondo della Chiesa dell’America latina molti movimenti apostolici sono formati da laici, in gran parte giovani, che si sentono parte della Chiesa”. Mons. Fabio Suescun Mutis, vescovo castrense della Colombia, analizzando l’esperienza della nuova evangelizzazione nell’America latina, ha ricordato che “anche Giovanni Paolo II, nel quinto centenario dell’evangelizzazione in America, richiamò alcune caratteristiche necessarie per una nuova evangelizzazione, come l’utilizzo di un nuovo metodo e di nuove strategie comunicative”. In questo senso, ha sottolineato mons. Suescun Mutis “è necessaria una religiosità popolare che miri a una giustizia sociale e a una teologia per la famiglia e per l’educazione delle generazioni più giovani. Non si può avere infatti una vita religiosa se non la si ha in una comunità come una famiglia o una parrocchia. La fede deve essere vissuta anche con gli altri, per condividere e diffondere la buona notizia della parola di Gesù”. La Chiesa, ha concluso, “esiste per evangelizzare, e questa è la sua identità più profonda”. Un’evangelizzazione, ha rimarcato lo scrittore Vittorio Messori, che non deve “essere fatta da complesse dottrine, ma deve ricominciare dalla base. Si deve semplicemente tornare a proclamare un semplice ‘Gesù è il signore’, che anche se a molti sembrerà strano, è la verità”.

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