GIORNATA ASSISI: PRIMATE ANGLICANO, HA RISOLLEVATO ANIMI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 29 ott.
Giovedi' scorso all'incontro interreligioso di Assisi "l'atmosfera e' stata semplicemente gioiosa" ed e' stato "lo spirito di Assisi nel suo insieme a risollevare gli animi". Lo ha affermato ai microfoni della Radio Vaticana il primate anglicano Rowan Williams. "Mi sembrava di percepire - ha confidato l'arcivescovo di Canterbury - come una 'luce' o meglio, vorrei dire, come un tocco di spirito di liberta' che aleggiava sulla giornata".
Per il primate anglicano e' stato particolarmente importante il discorso di Benedetto XVI e "veramente interessante l'analisi approfondita sui diversi modi di negare Dio e sui diversi tipi di violenza". Un'analisi, ha aggiunto nell'intervista, che "ho sentito condividere da molte persone con cui ho parlato ad Assisi".
Con il Papa e il primate anglicano i leader religiosi, infatti, hanno convenuto che "la negazione di Dio, in definitiva, significa la negazione dell'umanita', e che se si cerca un vero umanesimo questo deve avere Dio al suo vertice".
"Senza Dio - ha concluso Williams - si ha la vuota religione umanista del terrorismo e il vuoto umanesimo religioso del secolarismo. E nessuna di queste due cose e' buona per il nostro mondo".
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GIORNATA ASSISI: TAURAN, LEADER RELIGIONI CONDIVIDONO IMPEGNO PACE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 29 ott.
All'incontro interreligioso di Assisi "era percepibile anche un desiderio quasi unanime di impegnarsi, di collaborare per la giustizia, la liberta', la pace e la salvaguardia delle risorse naturali".
Lo ha affermato ai microfoni della Radio Vaticana il cardinale Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per i non cristiani. "Nel corso di questa giornata - ha confidato il cardinale Tauran - ho ricordato quello che Giovanni Paolo II aveva scritto nella sua Lettera 'Novo millennio ineunte', quando diceva che il nome del Dio unico deve diventare sempre di più un nome di pace, un imperativo di pace".
"Mi sembra - ha detto ancora il porporato francese - che tutti quelli che erano presenti ad Assisi hanno capito questo imperativo di pace.
Ed e' stato molto commovente, parlando gli uni con gli altri, scoprire che in fondo abbiamo valori fondamentali comuni, quali il senso del rispetto di Dio e del divino, il desiderio di Dio e del divino, il rispetto della vita, la consapevolezza della dignita' della famiglia e anche questo immenso desiderio di pace, soprattutto tra i giovani: pace con Dio, o con l'Assoluto, e pace tra gli uomini".
Per il cardinale Tauran, "i credenti hanno in comune una strategia che vuole promuovere una pedagogia dell'incontro nel rispetto, ovviamente, delle specificita' religiose di ognuno, e un’arma comune che e' la preghiera per implorare la pace".
"In questo - ha sottolineato il capo dicastero - risiede la novita' dell'incontro di Assisi: la presenza degli agnostici, di persone che non negano che Dio esista ma che non l'hanno ancora trovato". Infatti, "la loro presenza, con la lotta interiore che conducono per trovare Dio, e' un invito lanciato ai credenti a purificare la propria fede affinche', attraverso una vita coerente, chi cerca Dio possa trovare il suo volto nella vita e nell'esempio dei credenti".
"Io - ha concluso - torno sempre a questa frase che il Papa ha pronunciato il primo gennaio scorso, parlando della Giornata di Assisi: 'chi e' in cammino verso Dio non puo' non trasmettere pace; chi costruisce pace non puo' non avvicinarsi a Dio'".
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