Papa contro riciclaggio e terrorismo, le nuove norme vaticane
Scrive Benedetto XVI: Pace minacciata da uso improprio del mercato e dal terrorismo. Lombardi: Più trasparenza per la Chiesa
(Manola Piras)
Roma, 30 dic (Il Velino)
La Santa Sede approva l’impegno internazionale a contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo e perciò emana una legge ad hoc e costituisce un’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF).
È la sintesi del Motu Proprio che Benedetto XVI ha diffuso oggi. “La Sede Apostolica - così inizia la lettera scritta dal Papa - ha sempre levato la sua voce per esortare tutti gli uomini di buona volontà, e soprattutto i responsabili delle Nazioni, all’impegno nell’edificazione, anche attraverso una pace giusta e duratura in ogni parte del mondo, della universale città di Dio verso cui avanza la storia della comunità dei popoli e delle Nazioni”. La pace però, sottolinea il Pontefice, “ai nostri tempi, in una società sempre più globalizzata, è minacciata da diverse cause, fra le quali quella di un uso improprio del mercato e dell’economia e quella, terribile e distruttrice, della violenza che il terrorismo perpetra, causando morte, sofferenze, odio e instabilità sociale”. Dunque “molto opportunamente la comunità internazionale si sta sempre più dotando di principi e strumenti giuridici che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”.
La Santa Sede “approva questo impegno” e vuole “far proprie queste regole nell’utilizzo delle risorse materiali che servono allo svolgimento della propria missione e dei compiti dello Stato della Città del Vaticano”. Data questa situazione e “in esecuzione della Convenzione Monetaria fra lo Stato della Città del Vaticano e l’Unione Europea del 17 dicembre 2009” il Papa emana la “Legge concernente la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo del 30 dicembre 2010, che viene oggi promulgata” e che da oggi ha “stabile valore” ma che entra in vigore il 1 aprile 2011.
Nello specifico la lettera apostolica di Bendetto XVI stabilisce che questa “legge dello Stato della Città del Vaticano e le sue future modificazioni abbiano vigenza anche per i Dicasteri della Curia Romana e per tutti gli Organismi ed Enti dipendenti dalla Santa Sede” che svolgano le attività di raccolta e gestione dei fondi finanziari.
Si costituisce, come dicevamo, l’AIF, una “Istituzione collegata alla Santa Sede conferendo ad essa la personalità giuridica canonica pubblica e la personalità civile vaticana” e se ne approva lo Statuto. L’Autorità eserciterà “i suoi compiti nei confronti dei Dicasteri della Curia Romana e di tutti gli Organismi ed Enti” che operano nella raccolta e nella gestione di fondi finanziari.
Il Motu Proprio del Papa è “un evento di rilevante importanza normativa, ma anche di significato morale e pastorale di ampia portata” commenta il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, che a riguardo sottolinea “l’importanza cruciale” della solidarietà internazionale. Le nuove norme rispondono “all’esigenza di conservare un’efficace operatività agli enti che operano nel campo economico e finanziario per il servizio della Chiesa cattolica nel mondo, e - prima ancora - all’esigenza morale di ‘trasparenza, onestà e responsabilità’ che va in ogni caso osservata nel campo sociale ed economico”.
Evitando così in futuro errori che “facilmente diventano motivo di ‘scandalo’ per l’opinione pubblica e per i fedeli”. Emanate anche altre tre leggi che riguardano le banconote e le monete in euro: una riguarda frode e contraffazione; l’altra specifiche, riproduzione, sostituzione e ritiro; l’ultima faccia, valori e specificazioni tecniche. Le nuove leggi, sottolineano dalla segreteria di Stato, si applicano a tutti gli organismi ed enti che dipendono dalla Santa Sede, incluso lo Ior per cui si riconferma l’impegno “ad operare secondo i principi ed i criteri internazionalmente riconosciuti”.
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