Papa/ Si chiude l'annus horribilis del 'riformatore' Ratzinger
In 2010 pedofilia, Ior, Propaganda fide e cristiani perseguitati
Su abusi Ratzinger ha tenuto linea ferma e giro di vite normativo
La pedofilia, gli scandali di Propaganda fide, i vertici dello Ior indagati dalla Procura di Roma. Gli scontri neppure tanto velati tra cardinali. E ancora, continue ondate di violenze contro i cristiani in Iraq, in Medio Oriente ed in altri paesi del mondo. E' stato denso di problemi il 2010 di Papa Benedetto XVI, che oggi conclude l'anno con il consueto 'Te Deum' di ringraziamento nella basilica di San Pietro. E Ratzinger, senza tradire l'aplomb del teologo posato che per oltre un ventennio ha guidato la congregazione per la Dottrina della fede, si è dimostrato determinato ad ammettere ogni errore del passato, invocare la penitenza per la Chiesa cattolica mondiale e avviare un nuovo corso. A partire dallo scandalo degli abusi sessuali. E' stata impressionante la serie di rivelazioni del 2010 sulle violenze compiute nei decenni passati dai preti di svariati paesi.
A gennaio sono emersi gli abusi avvenuti nel collegio Canisius dei gesuiti, a Berlino. Solo poche settimane prima, a novembre del 2009, in Irlanda era stato pubblicato il rapporto Murphy sulla pedofilia nella diocesi di Dublino. Era il secondo rapporto - dopo quello Ryan del maggio precedente sulle violenze negli istituti cattolici dell'isola - voluto dal Governo irlandese per fare luce su decenni di abusi rimasti impuniti. E' seguita una valanga di scandali in Belgio, Austria, Francia, Olanda, paesi scandinavi.
Anche Italia, dove, pur senza fornire numeri esatti, la Conferenza episcopale italiana ha ammesso l'esistenza del problema e il vescovo di Fiumicino rischia l'incriminazione per favoreggiamento in un processo che si sta svolgendo in questi mesi a Roma, la città del Papa. E le rivelazioni sulla pedofilia del clero non tendono a finire.
Non è solo con la pedofilia, tuttavia, che il Papa ha intrapreso profonde riforme delle normative e delle prassi invalse in Vaticano. E di ieri la pubblicazione di un 'motu proprio' che ridisegna le finanze vaticane dopo le indagini dei magistrati romani sullo Ior. Tra le novità, l'adozione di norme anti-riciclaggio in ottemperanza di un accordo monetario firmato con l'Unione europea, la creazione di una 'authority' di supervisione (l'Autorità di informazione finanziaria), un giro di vite della normativa penale in materia truffa e malversazione.
C'è stato poi un altro scandalo che ha investito quest'anno il Vaticano, quello della gestione del patrimonio immobiliare di Propaganda fide che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagari del cardinale Crescenzio Sepe e dell'ex ministro Pietro Lunardi. La vicenda, dal punto di vista giudiziario, non è ancora conclusa. Benedetto XVI, che in passato ha più volte criticato la gestione troppo disinvolta di grandi eventi come il Giubileo del 2000, ha chiesto ai suoi collaboratori di attuare una linea di trasparenza, che potrebbe portare ad alcune modifiche in Curia nel corso dell'anno.
Ci sono poi altre vicende, più complesse da governare, che hanno marcato l''annus horribilis' di Papa Ratzinger. A partire dalle persecuzioni dei cristiani in vari paesi del mondo, più volte denunciate da Benedetto XVI. Nel messaggio per la Giornata mondiale della pace che cade domani, in particolare, il Papa ha denunciato il fatto che i cristiani sono diventati il gruppo religioso più perseguitato nel mondo. L'agenzia stampa vaticana 'Fides' ha calcolato oggi che sono 23 gli "operatori pastorali" uccisi nel 2010, quindici casi solo in America Latina; sei in Asia e due in Africa. Le vittime sono un vescovo, 15 sacerdoti, un religioso, una religiosa, 2 seminaristi, 3 laici. Quanto al Medio Oriente, l''Osservatore romano' di domani sottolinea che "il 2010 in Iraq termina con un'ondata di violenza anticristiana".
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