Vedi anche:
Il celibato sacerdotale. Ecco come Papa Benedetto risponde a Seewald nel libro-intervista "Luce del mondo" (2010)
Il celibato sacerdotale nelle risposte del card. Ratzinger a Peter Seewald nel libro-intervista "Il sale della terra" (1996)
Benedetto XVI all'Angelus: la Chiesa non teme le persecuzioni, il mondo si apra ai valori delle Beatitudini. Liberate le colombe della pace con i giovani dell'Acr (Radio Vaticana)
Il Papa: La Chiesa non teme la povertà, il disprezzo, la persecuzione in una società spesso attratta dal benessere materiale e dal potere mondano (TMNews)
Il Papa: la lebbra continua a colpire i poveri del mondo. Un pensiero alla Terra Santa ed alla Cina. Dopo l'Angelus i giovani dell'AC ringraziano per la beatificazione di Wojtyla e liberano due colombe (Izzo)
Il Papa: Dio faccia convergere le menti e i cuori a concreti progetti di pace in Terra Santa (AsiaNews)
Il Papa saluta la "carovana della pace". Due ragazzi con lui alla finestra (Ansa)
Il Papa: Il Vangelo indica "a tutto il mondo, nel presente e nel futuro", un "nuovo programma di vita, per liberarsi dai falsi valori del mondo e aprirsi ai veri beni, presenti e futuri" (Izzo)
Il Papa: "Il Vangelo delle Beatitudini si commenta con la storia stessa della Chiesa, la storia della santità cristiana, perché – come scrive san Paolo – «quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono». Per questo la Chiesa non teme la povertà, il disprezzo, la persecuzione in una società spesso attratta dal benessere materiale e dal potere mondano" (Angelus)
Il Papa al Collegio etiopico: «Siete segno di speranza per i vostri Paesi d’origine» (Avvenire)
Spagna: i vescovi chiedono al governo di unirsi all'Ue per fermare le violenze anticristiane
Egitto, la rivolta non è solo politica, ma anche spirituale e islamica (Samir Khalil Samir)
Il clero e i laici nella Chiesa ortodossa russa. All'esame della Commissione interconciliare (O.R.)
La lettera del giovane teologo Ratzinger (1970) sul celibato dei preti nel commento di Andrea Bevilacqua
L'ultima della Turchia: "Troppi cristiani in Europa, come un club esclusivo" (Libero)
Il Papa: la santità dei sacerdoti segno di speranza per la Chiesa (Asca)
Videomessaggio del Papa alla Pontificia Università "Santo Tomas" di Manila: "Sono fiducioso che, tenendo presente la fede e la ragione, che fanno sempre parte di un approccio veramente completo all'educazione, la vostra Università continuerà a contribuire all'arricchimento intellettuale, spirituale e culturale delle Filippine e anche di altri Paesi"
Videomessaggio del Papa alla Pontificia Università "Santo Tomas" di Manila (You Tube)
La Carovana per la pace dell'Acr domani all'Angelus del Papa. La tradizionale liberazione delle colombe (Micucci)
Orizzonti Cristiani. Benedetta Luchi ha presentato una selezione di discorsi del Santo Padre Benedetto XVI dedicati al tema della chiamata alla vita cristiana (ultimo appuntamento)
Benedetto XVI alla comunità del Pontificio Collegio Etiopico: siete un segno di speranza per la Chiesa dei vostri Paesi (Radio Vaticana)
Videomessaggio del Papa alla Pontificia Università "Santo Tomas" di Manila: ruolo fondamentale per radicare il Vangelo in Asia (Radio Vaticana)
Benedetto XVI e la strada della verità. In Laterano la seconda delle tre serate dedicate ai discorsi del Pontefice con Dalla Torre, Lanza e Ferrara. Vallini: il Papa indica il senso della vita (Mastrofini)
Benedetto XVI, il Papa tedesco. Il nuovo libro di Pablo Blanco
Verbum Domini, riflessione sull’Esortazione apostolica post-sinodale di Benedetto XVI (Amaducci)
Conciliari o tradizionali? Inchiesta sui futuri preti (Monique Hébrard)
____________________________________________________________
Giornata di Intercessione in Terra Santa, l'auspicio del Papa: maturino "concreti progetti di pace". Il commento di padre Pizzaballa
Il Papa all’Angelus ha ricordato la “Terza Giornata Internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa” che ricorre oggi, e si è unito spiritualmente al Patriarca Latino di Gerusalemme e al Custode di Terra Santa nell’invitare tutti a "pregare il Signore affinché faccia convergere le menti e i cuori a concreti progetti di pace". “Guardare quella parte del mondo nella prospettiva di Dio significa riconoscere in essa la 'culla' di un disegno universale di salvezza", spiegava Benedetto XVI nell’omelia per la solenne inaugurazione per l’Assemblea speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente. "Un mistero di comunione - affermava - che si attua nella libertà e chiede agli uomini una risposta”. Dal Pontefice, un richiamo alla responsabilità del singolo che sceglie di rispondere alla chiamata di Dio e di dare il suo contributo alla pace. Claudia Di Lorenzi ne ha parlato con Padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa:
R. – Quel messaggio dice a noi del Medio Oriente, ma un po’ a tutti, della responsabilità individuale, perché in genere si tende a scaricare sempre sui politici, sui religiosi. La prima cosa da fare, innanzitutto, è la preghiera, perché se dobbiamo – come dice il Papa – guardare quella terra dall’alto, con lo sguardo di Dio, dobbiamo innanzitutto nella preghiera capire, cercare di leggere con i suoi occhi. Libertà significa anche essere capaci di non lasciarsi dominare dalle passioni. Tutti vediamo come in Medio Oriente, in Terra Santa, a Gerusalemme, le passioni possano accecare. Invece, per avere questa libertà abbiamo bisogno di una certa distanza dalle cose, per poterle vedere meglio. L’altro elemento è cercare innanzitutto di capire e giudicare meno, lasciare sempre spazio alla possibilità di cambiare.
D. - “I cristiani continueranno a dare il loro contributo – ha aggiunto il Papa – soprattutto con lo spirito delle Beatitudini evangeliche, che anima la pratica del perdono e della riconciliazione”. Il Papa traccia così il percorso che può condurre alla pace…
R. - Questa è la via cristiana, che sicuramente non tutti vogliono comprendere, che non tutti accettano, ma non c’è un’altra via. Allora, il contributo che noi cristiani possiamo portare è proprio questo: quello della capacità di perdonare e di accogliere ciò che sembra fragile o non capace di cambiamento.
D. - Ma la Pace in Medio Oriente passa necessariamente anche attraverso il rispetto della libertà religiosa e la cessazione di ogni violenza…
R. - La libertà religiosa, l’accesso ai luoghi di culto, ai luoghi santi, la libertà di espressione religiosa sono il punto concreto per verificare le libertà in Medio Oriente.
D. - L’evento si svolge in concomitanza con la “quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme”, a sua volta coincidente con la “Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani” che si celebra a Gerusalemme. In questa prospettiva, l’unità delle Chiese cristiane quale alimento può dare al processo di pace in quest’area del mondo?
R. - Potrebbe essere sicuramente un grande contributo, perché è notorio come le divisioni tra cristiani, che in Medio Oriente diventano tangibili, siano un ostacolo. Tuttavia, il Medio Oriente è anche luogo dove, nonostante tutto, i cristiani si incontrano e pregano insieme. Tutte le confessioni cristiane vivono insieme da secoli e hanno lì le loro radici. Il cuore della vita cristiana batte a Gerusalemme e se il cuore funziona bene e opera in armonia tutto il corpo ne risente.
D. - La Giornata di Intercessione per la Pace in Terra Santa, ha detto il nunzio apostolico in Israele, mons. Antonio Franco, vuole essere “anche sostegno e accompagnamento allo sforzo umano dei politici e dei diplomatici che tentano vie di soluzione”. L’invito ad agire responsabilmente per la pace è rivolto, dunque, anche ai capi di stato e di governo di tutto il mondo…
R. - La loro responsabilità è enorme. La politica è il soggetto principale che può portare la pace. I religiosi, l’opinione pubblica, la preghiera sono un elemento determinante nella vita delle coscienze, ma che, poi, deve essere concretizzato, incarnato e questo è un compito che spetta ai politici.
D. - Il mondo assiste con apprensione alle rivolte che stanno scoppiando in tutto il Nordafrica e il Medio Oriente. Come guarda ai rivolgimenti in atto?
R. - Innanzitutto, con grande sorpresa, mista ad attesa e preoccupazione: attesa per quello che potrà accadere, perché sono cambiamenti che tutti avvertiamo epocali. Nessuno di noi avrebbe immaginato cose di questo genere, fino a pochi mesi fa. Questo significa che ci sono delle spinte, soprattutto nel mondo arabo, che adesso hanno trovato espressione esterna visibile. Questo è sicuramente un segno positivo, ma anche preoccupante perché non sappiamo come finirà tutto questo. Ci auguriamo con il minor spargimento di violenza e di sangue possibile, e ci auguriamo che il rispetto delle minoranze religiose venga conservato.(ap)
© Copyright Radio Vaticana
Il "blog degli amici di Papa Ratzinger" vuole essere un omaggio a Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Il materiale qui contenuto è a disposizione di chiunque. Questo spazio virtuale non ha scopo di lucro ed è consultabile gratuitamente. E' gradito tuttavia un piccolo contributo economico necessario al sostentamento del blog. Buona navigazione.
domenica 30 gennaio 2011
Giornata di Intercessione in Terra Santa, l'auspicio del Papa: maturino "concreti progetti di pace". Il commento di padre Pizzaballa
1 commento:
Ci siamo trasferiti ad altro indirizzo
:-)
Vieni a trovarci ed a lasciare un commento nella nuova casa:
IL BLOG DEGLI AMICI DI PAPA RATZINGER 5
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.
Spagna ha bisogno di un esorcismo:
RispondiEliminahttp://www.elmundo.es/elmundo/2011/01/29/barcelona/1296320439.html