sabato 29 gennaio 2011

Verbum Domini, riflessione sull’Esortazione apostolica post-sinodale di Benedetto XVI (Amaducci)

Verbum Domini, riflessione sull’Esortazione apostolica post-sinodale di Benedetto XVI

Lunedì 7 febbraio alle 21 in Cattedrale a Cesena l’incontro con monsignor Manicardi

Walter Amaducci

In cattedrale, lunedì 7 febbraio con inizio alle 21, è in calendario un importante appuntamento. Sarà presente a Cesena monsignor Gildo Manicardi, carpigiano, rettore del Collegio Capranica di Roma e già docente alla Facoltà teologica dell’Emilia Romagna. Nel corso della serata verrà illustrata l’Esortazione apostolica post-sinodale di papa Benedetto XVI “Verbum Domini” sulla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa.
Dal 5 al 26 ottobre 2008 si tenne in Vaticano la XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi su La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa. Tale Assemblea era stata indetta da Benedetto XVI il 6 ottobre 2006. Al termine dei suoi lavori, l’Assemblea approvò 55 propositiones che furono presentate al Papa per la pubblicazione dell’Esortazione Apostolica postsinodale, secondo la prassi tradizionale seguita dal Sinodo.
La prima di queste proposizioni si concludeva con un invito: “I Padri sinodali chiedono umilmente al Santo Padre che valuti l’opportunità di offrire un documento sul mistero della Parola di Dio… nella vita e nella missione della Chiesa, anche alla luce dell’Anno dedicato a San Paolo, Apostolo delle genti, nel bimillenario della sua nascita”
La seconda proposizione si apriva con un riferimento alla Costituzione conciliare Dei Verbum, approvata il 18 novembre 1965: “I Padri sinodali, a oltre quarant’anni dalla promulgazione della Costituzione dogmatica sulla divina Rivelazione Dei Verbum ad opera del Concilio Ecumenico Vaticano II, riconoscono con animo grato i grandi benefici apportati da questo documento alla vita della Chiesa, a livello esegetico, teologico, spirituale, pastorale ed ecumenico”.
In data 30 settembre 2010, memoria di San Girolamo, Benedetto XVI ha promulgato l’Esortazione Apostolica postsinodale Verbum Domini. L’importante documento pontificio sarà presentato lunedì 7 marzo, alle 21, nella Cattedrale di Cesena da monsignor Ermenegildo Manicardi, rettore dell’Almo Collegio Capranica di Roma e biblista noto al Presbiterio cesenate e anche a molti laici per aver guidato in passato alcuni ritiri e giornate di formazione nella nostra diocesi.
Non è mio compito anticipare o commentare elementi di contenuto relativi all’Esortazione apostolica e neppure sottolineare l’eco che essa ha suscitato nella Chiesa e nel mondo. Abbiamo invitato monsignor Manicardi proprio perché ci aiuti a maturare il desiderio di studiare a fondo questo testo che il Santo Padre ha rivolto “all’episcopato, al clero, alle persone consacrate e ai fedeli laici sulla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”, senza dimenticare o escludere “i membri di altre Chiese e comunità cristiane, i credenti di denominazioni religiose non cristiane, come pure gli uomini di buona volontà”. Credo sia opportuno, tuttavia, tratteggiare almeno lo schema essenziale dell’Esortazione.
Il documento si apre con una Introduzione e si articola in tre parti, seguendo la struttura del tema dell’Assemblea sinodale. La prima parte, intitolata Verbum Dei, sottolinea il ruolo fondamentale di Dio Padre, fonte e origine della Parola, come pure la dimensione trinitaria della rivelazione.
La seconda parte, Verbum in Ecclesia, mette in risalto che, per la divina Provvidenza, la Chiesa è la casa della Parola di Dio che accoglie il Verbo fatto carne e che ha posto la sua tenda tra noi.
La terza parte, Verbum mundo, sottolinea il dovere dei cristiani di annunciare la Parola di Dio nel mondo in cui vivono ed operano. Nella Conclusione della Verbum Domini vengono poi riprese e sintetizzate le idee portanti di tutto il documento.
Il Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, mons. Nikola Eterovic, definendo “molteplice” lo scopo che si prefigge la Verbum Domini lo articola in alcune espressioni come: comunicare i risultati dell’Assemblea sinodale; riscoprire la Parola di Dio fonte di costante rinnovamento ecclesiale; promuovere l’animazione biblica della pastorale; essere testimoni della Parola; intraprendere una nuova evangelizzazione; favorire il dialogo ecumenico; amare la Parola di Dio.
Sarebbe sufficiente questo ultimo invito a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo “per poter amare sempre di più la Parola di Dio” (VD 5) che, in definitiva, è la Persona di Gesù Cristo, Verbo incarnato, per accogliere la Verbum Domini come un dono davvero provvidenziale.

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