L’arcivescovo Schevchuk dopo l’incontro con il Papa: Ucraina, laboratorio di ecumenismo
Benedetto XVI ha ricevuto stamani in udienza il nuovo arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyč, Sua Beatitudine Sviatoslav Schevchuk. L’incontro è avvenuto ad una settimana dall’elezione nel Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco cattolica ucraina. Mons. Schevchuk, che ha solo 40 anni, in tarda mattinata ha incontrato i giornalisti presso la Sala Stampa della Santa Sede. L’arcivescovo di Kiev ha innanzitutto sottolineato l’urgenza di un’alleanza strategica tra cattolici e ortodossi per dare forza all’annuncio del Vangelo e difendere i valori cristiani in un contesto di avanzata secolarizzazione. Al microfono di Alessandro Gisotti, l’arcivescovo Sviatoslav Schevchuk confida i sentimenti con i quali ha vissuto l’udienza con il Papa:
R. – Io penso che in questo incontro il Santo Padre abbia manifestato il carisma del Successore di Pietro. Mi ha confermato nella fede. E’ stato molto emozionante che abbia appoggiato la mia nuova missione e abbia posto anche grande fiducia nella mia persona. Appoggiandoci alla Roccia di San Pietro non vacilleremo!
D. – Quali sono gli impegni, le sfide più importanti per la sua Chiesa?
R. – La nuova evangelizzazione, l’unità dei cristiani ed anche il servizio sociale che la nostra Chiesa può svolgere in Ucraina e in tutto il mondo.
D. – Il Papa, all’udienza generale, salutandola, ha messo l’accento sull’importanza dell’unità. Una sua parola sul dialogo ecumenico così importante in Ucraina...
R. – Il servo di Dio, prossimo Beato, Giovanni Paolo II, ha detto che l’Ucraina è un laboratorio dell’ecumenismo. Noi portiamo avanti questo lavoro, questa missione e speriamo di poter essere utili e partecipare al dialogo ecumenico che svolge la Chiesa cattolica con le Chiese ortodosse ed orientali. (ap)
© Copyright Radio Vaticana
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento