domenica 10 aprile 2011

Il Papa: più della morte fisica temere quella spirituale. La Risurrezione è realta che oltrepassa la ragione. Il ricordo della sciagura aerea che uccise il presidente polacco (Izzo)

PAPA: PIU' DELLA MORTE FISICA TEMERE MORTE SPIRITUALE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 10 apr.

Non e' la morte fisica che deve far paura.
"C'e' un'altra morte - spiega Benedetto XVI ai 50 mila fedeli presenti in piazza San Pietro - che e' costata a Cristo la piu' dura lotta, addirittura il prezzo della croce: e' la morte spirituale, il peccato, che minaccia di rovinare l'esistenza di ogni uomo".
"Per vincere questa morte - ricorda Papa Ratzinger - Cristo e' morto".
E' la terza volta che il Papa teologo parla del male morale e delle sue conseguenze in questa Quaresima 2011.

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PAPA: RISURREZIONE E' REALTA' CHE OLTREPASSA LA RAGIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 10 apr.

"Anche tra i cristiani, la fede nella Risurrezione e nella Vita Eterna si accompagna non raramente a tanti dubbi, a tanta confusione".
Lo ammette Benedetto XVI, che - dopo aver ampiamente affrontato il tema nel suo ultimo libro, "Gesu' di Nazaret, dall'ingresso in Gerusalemme alla Risurrezione", che in un mese ha gia' venduto circa 2 milioni di copie, delle quali un quarto nell'edizione italiana - torna ad affrontarlo nel discorso che precede l'Angelus, ricordando che "si tratta pur sempre di una realta' che oltrepassa i limiti della nostra ragione, e richiede un atto di fede".
Il Papa teologo ricorda che pero' anche prima di Cristo esisteva una "aspirazione ancestrale dell’uomo ad essere sepolto insieme con i suoi padri" definendola come un "anelito ad una patria che lo accolga al termine delle fatiche terrene". "Questa concezione - spiega - non
contiene ancora l'idea di una risurrezione personale dalla morte, che compare solo verso la fine
dell'Antico Testamento, e ancora al tempo di Gesu' non era accolta da tutti i Giudei".
Per il Papa il chiarimento arriva poi per bocca di Gesu' con l'episodio evangelico della risurrezione di Lazzaro, nel quale, al di la' del risveglio dalla morte di questo amico di Gesu', che poi pero' tornera' a morire, vi sono un annuncio cruciale e una promessa precisa: "io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivra'".
"Ecco la vera novita' - spiega Joseph Ratzinger - che irrompe e supera ogni barriera. Cristo
abbatte il muro della morte, in Lui abita tutta la pienezza di Dio, che e' Vita, Vita Eterna". "Per questo - sottolinea - la morte non ha avuto potere su di Lui; e la risurrezione di Lazzaro e' segno del suo pieno dominio sulla morte fisica, che davanti a Dio e' come un sonno".
"In effetti - ragiona ad alta voce il Pontefice - la morte rappresenta per noi come un muro che ci impedisce di vedere oltre; eppure il nostro cuore si protende al di la' di questo muro, e anche se non possiamo conoscere quello che esso nasconde, tuttavia lo pensiamo, lo immaginiamo, esprimendo con simboli il nostro desiderio di eternita'".
Ai 50 mila fedeli presenti in piazza San Pietro, il Papa spiega poi quale differenza c'e' tra il risveglio di Lazzaro e la Risurrezione di Cristo, che "non e' il ritorno alla vita precedente, ma l'apertura di una realta' nuova, una nuova terra, finalmente ricongiunta con il Cielo di Dio.
Per questo - rileva - san Paolo scrive che 'se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesu' dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti dara' la vita anche ai vostri corpi mortali".
Mentre "mancano solo due settimane alla Pasqua" il Papa esorta i fedeli a preparsi a questa festa che ricorda come la Risurrezione di Gesu' abbia fatto irruzione nella storia "come una novita' assoluta", e che e' al contempo la promessa "della nostra risurrezione, quella a cui noi aspiriamo e che proprio Cristo ci ha donato, risorgendo dai morti". E che e' la realizzazione di una lunga attesa dell'umanita': "al popolo ebraico, in esilio lontano dalla terra d'Israele, il profeta Ezechiele annuncia - infatti - che Dio aprira' i sepolcri dei deportati e li fara' ritornare nella loro terra, per riposarvi in pace".

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PAPA: RICORDA SCIAGURA AEREA CHE UCCISE PRESIDENTE POLACCO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 10 apr.

Benedetto XVI ha ricordato oggi l'anniversario della catastrofe aerea nei pressi di Smolensk, nella quale hanno perso la vita il presidente polacco e altre personalita' che si recavano alla commemorazione a Katyn.
"Mi unisco a voi - ha detto ai pellegrini polacchi presenti oggi in piazza San pietro - in questa particolare preghiera della vostra nazione. Cristo, la nostra vita e risurrezione li accolga nella sua gloria e vi conforti in questa dolorosa esperienza".

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