"Gesù di Nazaret" di Benedetto XVI. Il cardinale Ouellet: avvicina al vero volto di Dio. Magris: libro del dialogo
Un milione e duecentomila copie: questa la prima tiratura del libro di Benedetto XVI, “Gesù di Nazaret – Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla Risurrezione”. Il volume, che è stato presentato ieri pomeriggio in una Sala Stampa Vaticana gremita di giornalisti, è da ieri nelle librerie in 7 lingue a cui si aggiungerà a fine marzo la traduzione in croato. Seguirà poi la traduzione in altre 13 lingue, mentre è già disponibile nella forma digitale dell’e-book. A presentare l’opera del Papa, c’erano in Sala Stampa, con il direttore padre Federico Lombardi, il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i Vescovi, e il prof. Claudio Magris, scrittore e germanista. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Un’opera che avvicina il lettore al vero volto di Dio in Gesù Cristo”: il cardinale Marc Ouellet ha definito così la seconda parte del libro di Joseph Ratzinger su Gesù di Nazaret. Un testo, ha proseguito, che rappresenta “l’aurora di una nuova era dell’esegesi” teologica, ma che al tempo stesso susciterà interesse non solo tra gli esperti ma anche tra i fedeli:
“Gesù di Nazaret è più di un libro, è una testimonianza commovente, affascinante e liberatrice”.
Il porporato ha sottolineato come da questo volume esca rafforzato il legame tra Cristianesimo ed ebraismo ed ha quindi messo l’accento sulla dimensione del dialogo fortemente presente in questo libro:
“In quest’opera vedo un grande invito al dialogo su ciò che è essenziale del cristianesimo, in un mondo in cerca di punti di riferimento, in cui le differenti tradizioni religiose faticano a trasmettere alle nuove generazioni l’eredità della saggezza religiosa dell’umanità”.
Questo testo, ha soggiunto, propone un dialogo all’interno della Chiesa, con le altre confessioni cristiane, con gli ebrei e anche con le altre tradizione religiose “sul senso di Dio e dell’uomo che emana dalla figura di Gesù così propizia alla pace e all’unità del genere umano”. E sarà anche una ricchezza a cui attingere per l'attività pastorale:
“Questo libro avrà un effetto liberatorio per stimolare l’amore della Sacra Scrittura, per incoraggiare la lectio divina e per aiutare i preti a predicare la Parola di Dio”.
I fedeli, è il suo invito, devono dunque essere grati al Papa per l’umile servizio reso alla Chiesa e al mondo in non facili circostanze e con “i condizionamenti che si possono intuire”. Il Santo Padre, ha concluso il porporato canadese, “tiene la mano di Gesù sulle onde burrascose e ci tende l’altra mano". Anche il prof. Claudio Magris ha sottolineato l’aspetto della volontà di dialogo, anche con i non credenti, portata avanti dal Papa con questo libro:
“Credo che questo libro di per sé dovrebbe assolutamente favorire il dialogo proprio perché non c’è assolutamente niente di impositivo. E’ un libro che è fatto per il dialogo”
Il prof. Magris ha aggiunto che il libro mostra i limiti di un certo razionalismo nello studio della figura storica di Gesù. Al contempo, rileva come in questo volume, il Papa scriva con uno stile vivo e non professorale pur ponendosi in dialogo con altri grandi esegeti. "Questo secondo volume - ha continuato - è ancora più vigoroso e incalzante del primo". Rispondendo alle domande dei giornalisti, il cardinale Ouellet è ritornato sullo stile aperto, pacifico e fraterno del libro, che, ha detto, sarà anche di grande aiuto per il dialogo ecumenico. Quindi, ha messo l’accento su un altro messaggio che il Papa ci offre con questa sua opera:
“Il Papa ci aiuta a capire che le persecuzioni, le difficoltà, le critiche sono normali per la vita cristiana e per la vita della Chiesa (…) Mette un punto finale su questa mentalità di potere mondano col quale si può annunciare il Vangelo. Il Vangelo si annuncia col potere della Croce”.
Alla conferenza è intervenuto anche il direttore della Libreria Editrice Vaticana, don Giuseppe Costa, che ha sottolineato come siano già stati firmati 20 contratti editoriali per altrettante lingue. Ha inoltre spiegato che la parte di introiti riservata all’autore, verrà destinata dal Papa per metà alla Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, impegnata nella promozione della teologia e per l’altra metà in opere di carità. Don Costa si è infine detto certo che questo libro supererà il numero di copie vendute dal primo volume su Gesù di Nazaret.
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1 commento:
Cara Raffaella,poteva mettere una foto più decente..ma forse è un segno di stupore,Magris osserva le lenti,Oullet a bocca aperta!
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