mercoledì 9 marzo 2011

Il Papa all'Aventino per la processione e la Messa delle Ceneri. Benedetto XVI: la Quaresima non sia sinonimo di afflizione (Izzo)

PAPA: ALL'AVENTINO PER PROCESSIONE E CENERI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 9 feb.

Benedetto XVI e' giunto all'Aventino, per presiedere la processione penitenziale d'inizio Quaresima, dall'Abbazia benedettina di Sant'Anselmo alla Basilica di Santa Sabina, retta dai padri domenicani, dove ogni anno riceve le ceneri sul capo come un semplice fedele.
Ad accogliere il Pontefice all'arrivo sono stati il card. l'abate Wolf, primate dei benedettini, e il card. Vallini, vicario di Roma. Alla processione prendono parte i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi e i rappresentanti di comunita' religiose e monastiche della Capitale che seguono con i propri abiti i benedettini e i domenicani che sono in maggior numero.
Alcune centinaia di fedeli hanno potuto partecipare alla processione guidata da Benedetto XVI, mentre molti di piu' hanno assistito al passaggio del Pontefice e dei cardonali e vescovi dalle transenne che limitavano il percorso. Dopo l'ingresso del Papa in piazza Sabina, le transenne sono state aperte per permettere alla folla di seguire il rito delle ceneri in un settore di piazza Pietro d'Illiria, il Centro Televisivo Vaticano ha posizionato un maxi schermo e i domenicani hanno messo per l'occasione alcune centinaia di sedie.
Il bellissimo Giardino degli aranci, il cui ingresso e' accanto alla Basilica di Santa Sabina, e' stato chiuso per ragioni di sicurezza.
Ad imporre le ceneri a Benedetto XVI, nel corso della messa celebrata al termine della processione, e' stato il card. Jozef Tomko, titolare della Basilica di Santa Sabina. Tolta la mitra e la papalina, il Pontefice aveva i capelli scompigliati ed un'espressione assorta. Subito dopo e' toccato al Papa di imporre le ceneri ai cardinali e vescovi della Curia Romana, ed ha iniziato dallo stesso card. Tomko.

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PAPA: QUARESIMA NON SIA SINONIMO DI AFFLIZIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 9 mar.

Per i cristiani la parola Quaresima non puo' essere sinonimo di afflizione.
"Nell'opinione comune, questo tempo - ha detto il Papa nella celebrazione del mercoledi' delle ceneri presieduta all'Aventino - rischia di essere connotato dalla tristezza, dal grigiore della vita. Invece essa e' dono prezioso di Dio, e' tempo forte e denso di significati nel cammino della Chiesa, e' l'itinerario verso la Pasqua del Signore".
"Il profeta Gioele - ha ricordato Benedetto XVI citando le letture di oggi - ordina, a nome del Signore, che si crei un propizio ambiente penitenziale: bisogna suonare la tromba, convocare l'adunanza, risvegliare le coscienze. Il periodo quaresimale ci propone questo ambito liturgico e penitenziale: un cammino di quaranta giorni dove sperimentare in modo efficace l'amore misericordioso di Dio".
"Oggi - ha scandito Ratzinger - risuona per noi l'appello 'Ritornate a me con tutto il cuore'; oggi siamo noi ad essere chiamati a convertire il nostro cuore a Dio,
consapevoli sempre di non poter realizzare la nostra conversione da soli, con le nostre sole forze, perche' e' Dio che ci converte. Egli ci offre ancora il suo perdono, invitandoci a tornare a Lui per donarci un cuore nuovo, purificato dal male che lo opprime, per farci prendere parte alla sua gioia".
Nell'omeila, il Papa si e' soffermato sui tre elementi che caratterizzano la Quaresima: l'elemosina, la preghiera e il digiuno.
"Nel corso del tempo - ha ricordato citando il popolo ebraico - queste prescrizioni erano state intaccate dalla ruggine del formalismo esteriore, o addirittura si erano mutate in un segno di superiorita'". "Nel riproporre queste prescrizioni, il Signore Gesu' - ha spiegato Ratzinger - non chiede un rispetto formale ad una legge estranea all'uomo, imposta da un legislatore severo come fardello pesante, ma invita a riscoprire queste tre opere di pieta' vivendole in modo piu' profondo, non per amore proprio, ma per amore di Dio, come mezzi nel cammino di conversione a lui".

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