venerdì 4 marzo 2011

Il Papa: Il corpo della Chiesa spesso non ci piace, ma è molto bello essere in una grande compagnia, avere amici in cielo e in terra. Il battesimo non produce automaticamente una vita coerente (Izzo)

PAPA: IL CORPO DELLA CHIESA SPESSO NON CI PIACE

(AGI) - CdV, 4 mar.

"Il corpo della Chiesa spesso non ci piace, ma e' molto bello essere in una grande compagnia, avere amici in cielo e in terra, in tempi diversi e in tutte le parti del mondo".
Lo ha detto il Papa ai seminaristi della diocesi di Roma, per i quali ha tenuto questa sera una "lectio divina' al Laterano.
"San Paolo - ha ricordato - ci dice che per conservare unita' dello Spirito servono umilta', dolcezza e magnanimita'. E l'umilta' non e' parola che indica una qualche modestia: la Scrittura ci dice che Dio ha umiliato se stesso fino a farsi uomo e a morire sulla croce. Essere sacerdoti implica questo".
Per Benedetto XVI, poi, anche la dolcezza e' una caratteristica del Signore. Il Vangelo, ha spiegato, "dice beati i miti perche' possiederanno la terra. Mite e' dunque una parola cristologica: nel battesimo siamo conformati a Cristo, dobbiamo vincere senza violenza. E la magnanimita' ci esorta a essere grandi: non siamo minimalisti, diamo tutto quello che possiamo. Quando sarete in parrocchia, dovrete accettare, sopportare e animare - ha scandito il Papa teologo rivolto ai seminaristi - tutte le persone, quelle simpatiche e non simpatiche". "L'unicita' di Dio - ha poi aggiunto - si esprime nella nostra comunione. Un vincolo, ma non una catena che ferisce, o da' i crampi alle mani.
L'amore cristiano e' un vincolo che libera. Legatevi ai vostri fratelli. Dio vuole che siamo legati gli uni gli altri non solo per essere amici. C'e' in questo una dimensione personale, ma nello stesso tempo spirituale: la chiamata di Dio e' chiamata ecclesiale, ci chiama in una comunita'. Io sono in catene ma dietro c'e' la grande catena dell'amore. Siamo dunque - ha concluso il Papa - in questo grande vincolo della pace che e' la Chiesa".

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PAPA: BATTESIMO NON PRODUCE AUTOMATICAMENTE UNA VITA COERENTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 mag.

"Il battesimo non produce automaticamente una vita coerente.
Per questo San Paolo dice 'comportatevi in modo degno della chiamata che avete ricevuto'. E' un impegno che costa: il comportamento dei cristiani e' la conseguenza del dono, ma non si tratta di un effetto automatico perche' la realizzazione del dono e' nella liberta'". Lo ha detto il Papa nella "lectio divina" tenuta questa sera nella Cappella del Seminario Maggiore di Roma, al Laterano. "Seguire Cristo - ha ricordato ai futuri sacerdoti della diocesi di Roma - significa partecipare alla sua Passione".
"La vita cristiana - ha aggiunto Benedetto XVI - comincia come una chiamata e rimane come una risposta fino alla fine. Maria Santissima e' la chiamata per eccellenza. L'icona dell'annunciazione rappresenta molto di piu' di quell'episodio pure importantissimo della storia della salvezza. Dio e' cosi' grande che ha tempo per ciascuno di noi.
Ci conosce individualmente, chiama me, mi conosce, aspetta una mia risposta. Questo fatto dovrebbe farci attenti alla chiamata di Dio".

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1 commento:

laura ha detto...

"Io sono in catene ma dietro c'e' la grande catena dell'amore". Chi potrebbe dire tali parole se non un santo come Papa Benedetto!??? Meditazione stupenda, celestiale