PAPA: AUSTERO RITO CENERI DICE CHE NELL'OGGI DECIDIAMO IL FUTURO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 9 mar.
Commentando il gesto liturgico che i cattolici compiono all'inizio della Quaresima ricevendo "l'austero simbolo delle ceneri", il Papa ha spiegato che esso "ci ricorda la nostra condizione di creature, ci invita alla penitenza e ad intensificare il nostro impegno di conversione". "Nelle azioni liturgiche - ha rilevato - Cristo si rende presente e attraverso l'azione dello Spirito Santo quegli avvenimenti salvifici diventano attuali". Ed infatti "c'e' una parola-chiave che ricorre spesso nella Liturgia per indicare questo: la parola oggi; ed essa va intesa in senso originario e concreto, non metaforico. Oggi Dio rivela la sua legge e a noi e' dato di scegliere oggi tra il bene e il male, tra la vita e la morte; oggi il Regno di Dio e' vicino. Convertitevi e credete al Vangelo; oggi il Cristo e' morto sul Calvario ed e' risuscitato dai morti; e' salito al cielo e siede alla destra del Padre; oggi ci e' dato lo Spirito Santo; oggi e' il tempo favorevole". "Partecipare alla Liturgia -ha continuato Benedetto XVI rivolgendosi agli oltre 8 mila fedeli presenti nell'Aula Nervi (ed anche nel suo foyer) per l'Udienza Generale- significa allora immergere la propria vita nel mistero di Cristo, la sua permanente presenza, percorrere un cammino in cui entriamo nella sua morte e risurrezione per avere la vita".
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PAPA: VITA CRISTIANA E' UN CAMMINO PIU' CHE UNA LEGGE MORALE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 9 mar.
"La vita cristiana e' una 'via' da percorrere, consistente non tanto in una legge da osservare, ma nella persona stessa di Cristo, da incontrare, da accogliere, da seguire". "La cenere benedetta imposta sul nostro capo e' un segno che ci ricorda la nostra condizione di creature, ci invita alla penitenza e ad intensificare l'impegno di conversione per seguire sempre di piu' il Signore".
Per Benedetto XVI, dunque, durante la Quaresima che inizia oggi con il mesto rito delle ceneri, e' importante "metterci alla scuola di Gesu', ripercorrere gli eventi che ci hanno portato la salvezza, ma non come una semplice commemorazione, un ricordo di fatti passati".
Infatti, ha precisato il Papa, "c'e' una parola-chiave che ricorre spesso nella Liturgia per indicare questo: la parola 'oggi'; ed essa va intesa in senso originario e concreto, non metaforico". Nelle domeniche di Quaresima, infatti, "siamo introdotti a vivere un itinerario battesimale, quasi a ripercorrere il cammino dei catecumeni, di coloro che si preparano a ricevere il Battesimo, per ravvivare in noi questo dono e per far in modo che la nostra vita recuperi le esigenze e gli impegni di questo Sacramento, che e' alla base della nostra vita cristiana".
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