Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 23 mar.
"Oggi il mondo ha bisogno di pace, i cristiani debbono essere pacifici e pacificatori. Tutti coloro che credono debbono essere uomini di pace". Lo ha detto il Papa ai 20mila fedeli presenti in piazza San Pietro per l'Udienza Generale. Papa Ratzinger ha pronunciato il suo appello interrompendo per un attimo il filo della catechesi dedicata questa mattina alla figura di San Lorenzo da Brindisi, un frate cappuccino vissuto nel 16 secolo. "Oggi come ai tempi di san Lorenzo - ha detto testualmente - il mondo ha tanto bisogno di pace, ha bisogno di uomini e donne pacifici e pacificatori. Tutti coloro che credono in Dio devono essere sempre sorgenti e operatori di pace". Di San Lorenzo da Brindisi, "insigne dottore della Chiesa", il Pontefice ha ricordato la sua "azione della pace", svolta attraverso "importanti missioni diplomatiche" per "dirimere controversie e favorire la concordia tra gli Stati europei, minacciati a quel tempo dall'impero ottomano". "L'autorevolezza morale di cui godeva - ha sottolineato - lo rendeva consigliere ricercato e ascoltato". Fu proprio durante una delle sue missioni diplomatiche, ha ricordato il Papa, che san Lorenzo mori', nel 1919, a Lisbona, dove si era recato presso il re di Spagna, Filippo III, per "perorare la causa dei sudditi napoletani vessati dalle autorita' locali".
Al termine dell'Udienza Generale, salutando con i diversi gruppi italiani anche gli uomini della Polizia Stradale delle Marche e i rappresentanti dell'Associazione "Penelope" che raccoglie le famiglie di persone scomparse, il Pontefice ha pronunciato altre significative parole su quanto richiede l'etica cristiana agli uomini di oggi: "a tutti - ha detto - chiedo sempre di porre al centro di ogni attivita' la persona umana, secondo l'insegnamento della Chiesa e incoraggio tutti nel servizio del bene".
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WOJTYLA: CARD. AMATO, CONTINUE SEGNALAZIONI NUOVI MIRACOLI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 23 mar.
La Congregazione vaticana per le cause dei santi continua "a ricevere da tutto il mondo segnalazioni di grandi grazie attribuite a Giovanni Paolo II". Lo rende noto il capo dicastero, card. Angelo Amato, in una dichiarazione diffusa oggi dal Servizio Informazione Religiosa. Il porporato, che ha ottenuto l'approvazione di Benedetto XVI al decreto per la beatificazione di Papa Wojtyla, tiene a precisare che la causa, "posta in una 'corsia preferenziale' e' stata seguita con grande attenzione e accurato scrutinio procedurale, anche perche' la pressione mediatica faceva si' che essa non potesse essere condotta in modo superficiale, bensi' in maniera adeguata alla personalita' del futuro Beato". Oltretutto, sottolinea mons. Amato, interpellato dai giornalisti sull'imminente beatificazione di papa Wojtyla (il primo maggio), "la procedura da noi seguita e' proprio quella da lui prevista in un suo documento del 1983". "Per la canonizzazione basterebbe un ulteriore miracolo. Spetta alla Postulazione - conclude il porporato - operare un discernimento e vedere, con l'aiuto di medici e scienziati, quale miracolo potrebbe essere scelto per far si' che si possa procedere all'esame giuridico dello stesso".
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2 commenti:
OT ma che è una buona notizia: cresce il numero dei luterani che tornano a casa , nella nostra Chiesa
http://www.ncregister.com/blog/the-lutheran-landslide?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+NCRegisterDailyBlog+%2540National+Catholic+Register%2541&utm_content=Google+Reader#When:13:18:25Z
ogni tanto regaliamoci un sorriso con una buona notizia
Hai ragione mariateresa................. per quanto riguarda il resto, si sta sfiorando il ridicolo! Amato che parla come fosse il Papa e che dire dei miracoli che si susseguono quasi a catena di montaggio???????????????????????
Mah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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