Ipotesi Bagnasco arcivescovo Milano, perplessità a Genova - focus
Ieri il cardinal Tettamanzi ha compiuto l'età della pensione
A Genova la definiscono una "notizia estemporanea, infondata".
L'idea che il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, venga nominato arcivescovo di Milano al posto del cardinale Dionigi Tettamanzi, come ipotizzato da alcuni organi di stampa, non viene commentata ufficialmente, né nel capoluogo ligure, né tantomeno in Cei.
Ma la perplessità, a Genova, è palpabile.
"Gli imprevisti ci sono sempre, ma è molto, molto improbabile", commentano nella Curia genovese. Il capoluogo ligure ha già visto andar via proprio Tettamanzi, che nel 1998 fu nominato all'arcidiocesi ambrosiana, e, nel 2006, Tarcisio Bertone, chiamato dal Papa a ricoprire la carica di Segretario di Stato vaticano. "Non sono dei precedenti - commentano ora a Genova - ma episodi che confermano il fatto che un trasferimento di Bagnasco in città verrebbe mal digerito". Ieri il cardinale Tettamanzi ha compiuto 77 anni. E' così scaduta la proroga di due anni che il Papa gli aveva concesso quando, nel 2009, varcò l'età standard per il pensionamento di un vescovo. Da ieri, dunque, si è aperta la corsa alla successione dell'arcivescovo di Milano. In Vaticano, tuttavia, non filtrano informazioni circa il momento in cui il Papa deciderà. Difficile che Benedetto XVI prenda la decisione questa settimana, mentre in Curia sono in corso gli esercizi spirituali. La scelta potrebbe slittare a dopo Pasqua. I due candidati favoriti sono il patriarca di Venezia Angelo Scola, teologo vicino a Comunione e liberazione e impegnato da anni nel dialogo con il mondo musulmano per mezzo della rivista 'Oasis', e il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la Cultura, in realtà molto impegnato, in questi mesi, nel lancio dell'iniziativa di dialogo con i non credenti 'Il cortile dei gentili' che presenterà venerdì in Vaticano e avvierà a fine mese a Parigi. Terzo nome accreditato per la successione a Tettamanzi, quello del vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio. L'arcivescovo uscente di Milano, che ieri ha presieduto la via crucis quaresimale, si prepara ad ogni modo a guidare le celebrazioni pasquali.
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8 commenti:
Ho letto con attenzione e sorpresa l'articolo del Secolo XIX, storico quotidiano genovese, che addirittura attribuisce con certezza a Benedetto XVI l'intenzione di nominare Bagnasco a milano. Non mi sono limitato a leggere: se il collega avesse avuto ragione, si sarebbe trattato di una notizia bomba, sulla quale bisognava tornare. Ho fatto qualche verifica: si tratta - da quanto ho potuto ricostruire - di una notizia assolutamente priva di fondamento (tra l'altro sarebbe la terza volta in 9 anni che un arcivescovo di Genova già cardinale se ne va per un'altra diocesi o per la Segreteria di Stato: alla sede episcopale di Genova dovrebbero cambiare il nome di Genova-Brignole, dato che più che una diocesi diventerebbe una stazione di transito, dove si rimane il minimo indispensabile per prendere il cappello rosso, avendo già la valigia pronta per approdare ad altri lidi). Non è vero nemmeno - sempre da ciò che risulta a me - che sia stata già fatta la terna per Milano, dato che non sono ancora arrivate al nunzio tutte le risposte alle lettere di sondaggio inviate nelle scorse settimane.
Grazie per il chiarimento :-)
R.
Una cosa salta agli occhi in questo diluvio di articoli sulla nomina del nuovo arcivescovo di Milano: il dispiacere!
Se venisse nominato card. Scola, dispiacerebbe a qualcuno; se venisse nominato card. Ravasi, se ne avrebbe a male qualcun altro; se venisse nominato mons. Negri, altri ancora; se card. Bagnasco, si offenderebbero a Genova.
Che hanno da lamentarsi a Milano, a Genova ecc. se il Signore dovesse mai chiamare questo o quello? E´la loro vigna o del Signore? La Chiesa è un partito con correnti e fronde?
Andassero in Africa a fare del bene!
Jacu
Secondo me il Secolo xix, giornale schieratissimo a favore della Chiesa dei don Gallo e dei don Farinella, e contro quella del S.Padre e del Card.Bagnasco, fa "gioco sporco" e cattiva informazione, nella speranza di ottenere un Vescovo progressista. Genova è stufa di queste manovrine e ci tiene al suo Vescovo. Vittorio
A parte che ormai è diventato un totoscommesse, secondo me alla fine verrà fuori un nome a sorpresa.
Sinceramente, quella del card Bagnasco mi sembra una buona scelta!
Se venisse nominato card. Scola, dispiacerebbe a qualcuno;
A me ad esempio, ... sono di Venezia
Se fosse vero sarei dispiaciutissimo, perchè il Card. Bagnasco è davvero un ottimo Arcivescovo di Genova. Certo esulterebbero i "don" Bagnasco e Farinella, ed i cattocomunisti che lo vedono come il fumo negli occhi. Spero sia solo, come sostiene qualcuno, una "speranza" della sinistra genovese.
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