mercoledì 9 marzo 2011

Mons. Dal Toso (Cor Unum) replica alla Knight: La Caritas necessita di una riforma che si focalizzi sulla sua identità cattolica

Clicca qui per leggere la notizia segnalataci da Alberto. Qui una traduzione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sfido una persona "normale" a capirci qualche cosa di questa "diatriba". Io ho letta in inglese e dalla traduzione ma devo candidamente ammettere che non ho capito molto delle "ragioni del contendere". Se la ragione della dismissione della signora Knight fosse quella di determinare un orientamento della Caritas più finalizzato al proselitismo ed alla pastorale rigidamente cattolica e verso le etnie non avverse pregiudizialmente al cattolicesimo-cristianesimo, e meno interessato all'indifferenziato "buonismo interventista" worldwide, anche verso i nemici della Chiesa, senza ritorno evangelico, tanto valeva dirlo chiaramente, senza contorsionismi lessicali e senza ipocrisie linguistiche.
Certi linguaggi ecclesiastici, per me povero mortale ignorante, risultano "indecifrabili" sul piano della comune logica dialettica. Quest'ambiguità linguistica secolare non fa onore alla Chiesa e, contrariamente a quanto essa pensi, non serve ad accrescere il numero dei fedeli.
Cherokee

Anonimo ha detto...

credo che il Vaticano voglia che la Caritas pur aiutando tutti di tutte le religioni, rimanga una istituzione cattolica che ad esempio sostiene progetti sanitari che rispettano il magistero, che educa ai valori cattolici (il che non significa imporre la fede).
Inoltre non deve schierarsi politicamente ma difendere solo i principi cattolici.