venerdì 25 marzo 2011

Mons. Dolan, presidente dell'episcopato statunitense, e la lotta agli abusi su minori. Conferma di una priorità (O.R.)

L'arcivescovo presidente dell'episcopato statunitense e la lotta agli abusi su minori

Conferma di una priorità

WASHINGTON, 25. I bambini e i giovani devono avere la certezza di essere amati e protetti dalla Chiesa. Anche per questo, ogni sacerdote riconosciuto responsabile di abusi nei confronti di minori verrà rimosso in modo "permanente" dal proprio ministero.
È quanto ha assicurato l'arcivescovo di New York, Timothy Michael Dolan, presidente della Conferenza episcopale statunitense, che ha anche sottolineato gli sforzi compiuti dall'episcopato, dal clero e dal laicato cattolici per applicare e migliorare la Charter for the Protection of Children and Young People redatta dai vescovi nel 2002.
Il presule è intervenuto, mercoledì 22, all'incontro dell'Administrative Committee dell'episcopato statunitense. E, assecondando anche le richieste di alcuni vescovi, ha incentrato il suo intervento sul delicato tema degli abusi compiuti su minori da membri del clero, "questione dolorosa che continua a ricevere la nostra attenzione". Ribadendo "il fermo impegno di rimuovere in modo permanente dal ministero pubblico ogni sacerdote responsabile di tali intollerabili reati". Poiché la tutela dei bambini e dei giovani è per la Chiesa cattolica un tema di "massima priorità".
Dolan ha poi ricordato l'importanza della Charter for the Protection of Children and Young People, sottolineando anche gli sforzi compiuti per una sua rigorosa e sempre più efficace applicazione. Anzi, sulla scorta dei suggerimenti arrivati negli ultimi tempi, e fatti giungere anche dai parenti delle vittime di abusi, l'episcopato provvederà, in una sua prossima riunione in programma a giugno, a un aggiornamento di tale Carta.
L'impegno della Chiesa, viene sottolineato, non è isolato. Ad aprile, infatti, in tutti gli Stati Uniti tradizionalmente si tiene il National Child Abuse Prevention Month. E tale iniziativa "offre la provvidenziale opportunità di unirci a tutti gli americani in una rinnovata risolutezza per fermare nella nostra società la piaga degli abusi sessuali compiuti sui giovani". Confortati in questo anche dal magistero di Benedetto XVI.

(©L'Osservatore Romano 26 marzo 2011)

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