martedì 29 marzo 2011

Usa: abusi in un collegio di monaci ultraliberali in materia sessuale e liturgica

Clicca qui per leggere la notizia segnalataci da Alberto. Qui una traduzione sommaria. Anche qui (traduzione).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi auguro che quanto letto non sia vero e si tratti soprattutto di propaganda anticattolica. Tuttavia, man mano emergono fatti negativi, troppo a lungo nascosti, mi viene da ripensare alle presunte profezie di La Salette, dove, secondo i presunti veggenti, la Madonna aveva pesantemente stigmatizzato il comportamento di parecchi religiosi di quell'epoca; forse quel rimprovero aveva un'estensione temporale molto dilatata, fino ai nostri giorni, dove persistono non poche immoralità religiose. La Chiesa ha sempre guardato con un certo sospetto le affermazioni dei veggenti di La Salette, un po' perché "singolari" sul piano teologico-dottrinale; un po' perché "parlavano male" della categoria dei chierici (ovviamente di quelli che deviavano, non di tutti)che disonoravano la veste, e che quindi disonoravano la Chiesa; ragione per la quale la Chiesa, riguardo alle profezie, preferiva "andare con i piedi di piombo" prima di accogliere e divulgare pubblicamente quei supposti, controproducenti, messaggi mariani.
Va aggiunto, peraltro, e per dovere di cristiana chiarezza, che prima del Concilio di Trento e per un bel po' di tempo anche dopo, non pochi conventi, maschili e femminili, non erano esempi esaltanti di moralità sessuale. Storicamente famosa è la vicenda della monaca di Monza nel cui convento successe di tutto, con suore e preti che avevano mandato alle ortiche i voti di castità e vivevano lussuriosamente, congiungendosi promiscuamente.
I vertici ecclesiastici del passato, talvolta, per evitare gli scandali, avevano steso di opportuno silenzio su quei fatti.
Oggi, nella civiltà mediatica, il silenzio non è più possibile.
I fedeli ne soffrono e la Chiesa ne soffre. Soprattutto ne soffre il Papa, ma la rimoralizzazione non sarà facile.
Cherokee.