mercoledì 13 aprile 2011

Otto per mille, firme in aumento per Chiesa e Stato. Mons. Pompili: dovere di trasparenza. Mons. Fasani: l'aumento del gettito andrà tutto in opere di carità (Izzo)

OTTO PER MILLE: FIRME IN AUMENTO PER LA CHIESA E PER LO STATO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 apr.

Aumenta il numero dei cittadini che firmano per l'otto per mille all'atto della dichiarazione dei redditi, fino a raggiungere nel 2008 il 50 per cento dei contribuenti. La larghissima maggioranza (l'86 per cento secondo dati non ufficiali relativi all'anno precedente) firma per la Chiesa Cattolica ma sono in aumento anche le firme di chi decide di destinare la quota Irpef allo Stato (11,6 per cento secondo gli stessi dati). Entrambe le voci sono in considerevole aumento in cifra assoluta, mentre l'aumento in percentuale delle firme per lo Stato e' maggiore di quello per la Chiesa e cio' ha fatto scendere di un poco la percentuale delle firme (sembra di circa il 3 per cento). La Cei conferma questa variazione ma non da' ancora il dato esatto ed esprime soddisfazione per l'aumento in generale delle firme e per quello in cifra assoluta delle scelte per la Chiesa Cattolica. "La variazione - spiega mons. Giampiero Fasani, economo generale - non porta a una diminuzione del gettito perche' le firme per la Chiesa Cattolica sono aumentate, ed e' vista come un fatto positivo dalla Chiesa perche' l'aumento dei cittadini che firmano, quale che sia la loro scelta, consolida il sistema". Resta pero' ancora un neo: i cittadini che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi, ad esempio molti anziani pensionati, incontrano difficolta' nell'esercitare questo diritto. "Su questo - sottolinea l'economo della Cei - ci aspettiamo un maggiore impegno dello Stato". La Campagna per sensibilizzare i contribuenti in vista delle prossime scadenze fiscali pare il 17 aprile con spot su tutte le maggiori emittenti ed e' finalizzata in particolare a sottolineare la trasparenza nell'uso del gettito Irpef destinato dai cittadini alla Chiesa Cattolica. La campagna prevede tre spot, con tre storie raccontate, oltre che dai veri protagonisti, anche da otto "bloggers" selezionati dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica, che hanno visitato le opere italiane raccontate negli spot. Dalle scuole per gli ex bambini soldato ugandesi alle cucine popolari di Padova, dal centro per gli anziani soli a Pantelleria alla casa per le bambine abbandonate di Calcutta: queste le storie proposte, sotto forma di pubblicita', sulle principali emittenti italiane. Dallo stesso giorno in cui i tre nuovi spot andranno in onda, inoltre, si potra' approfondire su internet, al sito "www.chiediloaloro.it", la conoscenza delle realta' coinvolte nei progetti e raccontate dai diretti interessati, oltre che dagli otto 'bloggers' selezionati dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica, che hanno visitato, con tanto di foto e diario di viaggio, le opere raccontate negli spot. Nel sito sara' anche disponibile il "Libro Bianco" per conoscere le migliaia di interventi portati avanti sul territorio grazie ai fondi dell'8 per mille. Il dottor Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Cei per il sostegno economico, ha spiegato che la novita' degli spot di quest'anno e' la possibilita' di "andare oltre lo spot di trenta secondi", approfondendone i contenuti tramite il sito Internet chiedialoro.it. "Ogni storia e' cliccabile per dare un volto concreto" alla destinazione dei fondi: dalle scuole per gli ex bambini soldato ugandesi alle cucine popolari di Padova, dal centro per anziani soli a Pantelleria alla casa per le bambine abbandonate di Calcutta. Fino alla Cooperativa "Campo di fragole" di Bari, dove nel quartiere S. Paolo, all'estrema periferia della citta', e' nato un doposcuola per "dare un'alternativa" ai molti ragazzi che abbandonano la scuola, e che rischiano di essere arruolati nella criminalita' organizzata. Nel sito e' presente inoltre il Libro bianco sull'8xmille: una mappa dell'Italia "navigabile", con 8.138 opere rappresentate, scelte tra quelle finanziate con i fondi arrivati dall'Irpef.

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OTTO PER MILLE: PORTAVOCE CEI, IL DOVERE DELLA TRASPARENZA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 apr.

"Nessun quadro idilliaco o sdolcinato, nessuna retorica buonista ma problemi veri" nei nuovi spot che la Cei mandera' in onda dal 17 aprile sulle principali emittenti italiane. Lo sottolinea il sottosegretario e portavoce, mons. Domenico Pompili, per il quale l'unico scopo della nuova campagna e' "raccontare cosa viene fatto con il contributo dell'8 per mille, ed e' questo che deve rendere la comunicazione credibile". Si tenta di farlo, aggiunge, con "uno stile comunicativo nuovo", consapevole cioe' del "nuovo contesto ipermediale" attuale, in cui "i contenuti migrano da una piattaforma all'altra" e in cui "la dimensione dell'interattivita' e' qualificante". I tre spot, continua monsignor Pompili presentando oggi la nuova campagna ai giornalisti, "rimandano a un sito che a sua volta rimanda, in modo interattivo, a territori, realta', segnalazioni, storie, azioni concrete realizzate grazie all'8xmille". "Non immagini-shock, ne' quadretti edificanti", commenta il sottosegretario della Cei, ma "una realta' mostrata da vicino, per renderla vicina a chi la guarda": da qui "i luoghi e le storie, i nomi e i volti di persone concrete", alcune delle quali erano presenti in sala durante la conferenza stampa di oggi. Non si tratta di una "retorica della pieta' a distanza", ma, tiene a precisare il prelato, di "un invito alla consapevolezza prima di tutto, e poi all'azione, che non e' solo devolvere l'8xmille, ma anche sentirsi parte di questo movimento", come recita il nome stesso del sito Internet da "cliccare" per approfondire lo spot di 30 secondi: www.chiedialoro.it. Quanto allo stile degli spot, "ha il sapore del reportage, con una funzione informativa militante".

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OTTO PER MILLE: CEI, AUMENTO GETTITO ANDRA'TUTTO IN OPERE CARITA'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 apr.

L'aumento del gettito Irpef destinato alla Chiesa Cattolica (che segue all'aumento della firme dei cittadini) andra' tutto in opere di carita'. Lo promette l'economo della Cei, monsignor Giampiero Fasani, che ha illustrato in una conferenza stampa la distribuzione dell'importo totale di circa un miliardo di euro ottenuto dalal Chiesa Cattolica in base alle dichiarazioni del 2007: 381 milioni sono andati ai 37 mila sacerdoti che ricevono l'integrazione del reddito; altri 381 milioni sono andati alle esigenze di culto, riguardanti anche gli interventi sulle chiese; circa 205 milioni sono stati destinati invece alla carita', distribuiti sia alle diocesi italiane sia, per circa 85 milioni, ai Paesi del terzo mondo. Per la gestione di quest'anno, ha concluso, "per quanto sara' possibile fare, e nonostante i tempi di crisi, sara' aumentata la parte relativa alla carita'".

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