Schönborn: nella Chiesa «una nuova primavera»
I vescovi austriaci riuniti a Bressanone per la loro plenaria «Sulle orme di Cristo, che ci guida al servizio dei fratelli»
DA BRESSANONE (BOLZANO)
DIEGO ANDREATTA
Il sole generoso, che in questi giorni si porta via l’ultima neve dalle piste della Plose, ha suggerito l’altro ieri una metafora primaverile al presidente della Conferenza episcopale austriaca, cardinal Christoph Schönborn: «Siamo grati di poter vivere qui in Alto Adige i primi giorni della nuova stagione. Vogliamo sperare che nella Chiesa possa cominciare una nuova primavera».
L’arcivescovo di Vienna, rivolgendosi al vescovo di Bolzano-Bressanone Karl Golser e a numerosi fedeli raccolti nel Duomo di Bressanone per l’unico momento pubblico dell’assemblea plenaria dei vescovi austriaci – apertasi lunedì in Seminario della città altoatesina –, si riferiva alla Chiesa universale ma anche a quella austriaca, segnata da clamorose vicende di abusi sessuali da parte di alcuni esponenti del clero e da un preoccupante abbandono di fedeli, quantificato attraverso il sistema di partecipazione economica vigente in Austria. Schönborn non ha avuto timore di usare la parola «crisi» nella sua omelia, improntata comunque alla speranza di rinnovamento.
Ai sedici confratelli vescovi, il presidente della Conferenza episcopale austriaca ha osservato che il Vangelo del giorno («Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno…») sembrava scritto apposta anche per loro. «Anche noi vescovi – spiegava – ci facciamo chiamare 'maestro', 'eccellenza', 'eminenza'. Ma il messaggio di Gesù è chiaro: egli vuole ricordarci che, malgrado tutto, l’unico maestro che davvero non delude è lui stesso: in lui parole e azioni coincidono». Di qui una responsabilità che non dipende certo dal ruolo che si rappresenta, ma da Chi si rappresenta e che impegna i pastori e i singoli fedeli a «mettersi sulle orme di Gesù che ci guida verso la direzione giusta, quella del servizio ai fratelli ».
Riferendosi al turbamento provocato dagli abusi, Schönborn ha ribadito che anche nei momenti di crisi bisogna ricordare che «la salvezza viene da Dio, che perdona e usa misericordia » e «bisogna quindi guardare al futuro con fiducia alla luce della fede».
Alcuni «segnali di speranza » li aveva indicati anche in un incontro con i giornalisti: «Il cristianesimo – aveva detto l’arcivescovo di Vienna – diventa sempre più una questione di scelta. Noi vogliamo essere una Chiesa libera in una società libera».
Su questo sfondo è importante imparare a riconoscere i segni della «buona notizia» nella società, come l’impegno dei giovani, e «tener desta la domanda di fede e la domanda di Dio», ha affermato.
L’episcopato austriaco a Bressanone in questi giorni si è occupato dell’attuazione delle linee guide contro gli abusi sessuali: «Nei mesi passati sono cresciuti il senso di responsabilità e la consapevolezza di dover stare dalla parte delle vittime». Si punta a intensificare l’impegno a fare chiarezza e a prevenire per il futuro simili scandali: «Già ora oso affermare che la Chiesa ha intrapreso una strada esemplare», ha detto il cardinale arcivescovo di Vienna, alludendo alle positive conseguenze già prodotte dalle misure ecclesiali già adottate.
© Copyright Avvenire, 24 marzo 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
bene. fino a quando però non si cacceranno via a pedate anche i preti concubinari la primavera non si farà viva. fino a quando non si ritornerà a professare l'integrità della Fede senza annacquamenti, la primavera non arriverà.
Fino a quando il cardinale di Vienna non la smetteraà di dire messa coi palloncini e le luci psichedeliche, non ci sarà èrimavera. Fino a quando..
Insomma, in Austria (come altrove) bisognerà aspettare ancora prima di vedere questa primavera.
...e poi!
Ma non si diceva che la primavera era iniziata già 40 anni fa con le riforme???? Io son cresciuto sentendpo preti e vescovi non parlare d'altro che della meravigliosa primavera conciliare.................
Mahhhh!.............
mamma mia com'è piccolo vicino al cardinale austriaco!!!
il cardinale vuole abolire il celibato!
Non vuole abolire il celibato, ma ha chiesto una discussione aperta.
In fondo anche il Papa convoco' i cardinali per discutere del celibato in occasione della "vicenda" Milingo.
Vale comunque quanto detto dal card. Piacenza sul celibato come dono.
R.
sbaglio o ti sta molto simpatico il cardinale di vienna?
martina
Non sbagli, cara Martina.
Non dimentico che, nella bufera dello scorso anno, il card. Schönborn e' stato uno dei pochi cardinali (l'unico?) a prendere pubblicamente e vigorosamente le difese del Santo Padre.
Grazie a lui si e' prodotto un foro nel muro di gomma costruito intorno al Papa.
Gliene sono molto grata anche perche' apprezzo chi e' disposto a "mettere la faccia" in cio' che fa.
Ci fu poi un chiarimento fra cardinali in Vaticano ma, al contrario di cio' che pensano in molti, il card. Schönborn non fu costretto a ritrattare nessuna delle sue affermazioni.
R.
Piccolo, ma grandissimo il nostro Benedetto, Laura :-))
E il cardinale di Vienna si è dimostrato nel momento del bisogno degno allievo di tanto maestro.
Alessia
Lo so, cara Alessia, era solo una battuta affettuosa! è più Grande DI TUTTI!!!!
Posta un commento