Il diavolo non è un «simbolo» ma una «persona»
Nina Fabrizio
ROMA
Il diavolo non è un «simbolo» ma una «persona», che genera il male nella società e negli individui perché «è l'omicida fin dal principio». Per questo la Chiesa ha deciso di rilanciare, anche con una certa «dignità di studi», la figura del prete esorcista e va archiviando la stagione del demonio come «metafora». Riscuotendo, tra l'altro, «grande interesse e attenzione» da parte dei giovani sacerdoti.
È quanto spiega all'Ansa, don Gabriele Nanni, che sarà uno dei principali relatori al corso «Esorcismo e preghiera di liberazione» promosso dall'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e giunto alla sesta edizione.
Una settimana di studi approfonditi e di carattere multidisciplinare, a partire da lunedì prossimo, che affronteranno il tema di Satana sotto molteplici profili, da quello teologico, a quello psichico, a quello giuridico, a quello canonico. Oggi come ieri, premette don Nanni, con alle spalle una lunga esperienza di esorcista, è necessario combattere il demonio. «La lotta contro il maligno – afferma – va di pari passo con l'evangelizzazione visto che, come dice l'evangelista Giovanni, Gesù è venuto per distruggere l'opera del demonio soprattutto attraverso il suo sacrificio eucaristico volto a introdurre l'uomo nella salvezza. Questo è sempre stato e dovrebbe essere ripreso in modo un po' più coerente nella Chiesa». In effetti, nel mondo ecclesiastico, osserva l'esorcista e docente, «c'è una ripresa dell'attività degli esorcisti, anche come cultura», mentre, aggiunge, «noto maggiore interesse e apertura in tanti sacerdoti giovani: è come se fosse passata una stagione culturale che vedeva il demonio come una metafora».
Don Nanni torna indietro agli anni 70 quando alcune affermazioni di Paolo VI – peraltro ripubblicate nei giorni scorsi dall'Osservatore Romano in coincidenza con l'uscita sugli schermi del film «Il rito» – ricordarono la presenza e il pericolo del diavolo come ente personale «perverso e pervertitore». Papa Montini, rileva, ne parlò «proprio in quegli anni in cui ci fu tutta una frangia di teologi che non seguivano attentamente il magistero della Chiesa e che cominciavano a negare l'esistenza del demonio come persona ma lo riducevano a un simbolo».
© Copyright Gazzetta del sud, 23 marzo 2011
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4 commenti:
Don Nanni tiene la rubrica "Gocce di Spirito" (5 minuti sul Vangelo del giorno) su Telepace: luce pura !
Ho partecipato a una sua conferenza alcuni anni fa, intitolato "Gesù ha vinto il maligno". ha raccontato cose terribili. Non so se sia bene parlarne tanto e. vi assicuro che non ci capisco più nulla. Si parlava di malefici, sortilegi,maledizioni,infestazioni...
preferisco sentir parlare di Gesù
Cara Laura, ho postato il mio commento proprio perché chiunque possa vedere con i propri occhi (Telepace, ore 23, tutti i giorni) che più ci si scontra con il Diavolo più si ama e si conosce Cristo come realmente è (e viceversa!).
caro Andrea, accetto il tuo consiglio e ci provo anche se ho visto la trasmissione di cui mi parli. Grazie e buona giornata
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